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Champions League: molto bene per le squadre italiane
Grandissima serata per le due italiane impegnate in Champions League questa sera.
La Juventus ha battuto il Maccabi per 1-0 al Delle Alpi, grazie alla rete realizzata da Chiellini al 47'.
Con questo successo i bianconeri Scavalcano il Bayern Monaco e si portano al secondo posto del girone.
La vera grande impresa della serata è però opera del Milan, che ha battuto il Real Madrid per 3-2 al Santiago Bernabeu.
Primo tempo soporifero, che prelude ad uno scialbo 0-0, ravvivato dalla paperaccia di Dida che regala l'1-0 a Raul al 19'.
Nella ripresa le squadre si allungano e fioccano le occasioni da ambo le parti.
Il Milan trova il pareggio con una folgore di Pirlo da 35 metri, bissata dal 2-1 di Pato, abile a mantenere la freddezza sotto porta e depositare in rete, su regalo dei blancos.
Su entrambi i gol evidente la responsabilità di Casillas. Decisamente non è stata la serata dei due portieri.
Il Real si riversa in avanti, Dida si riscatta compiendo diverse parate, su tutte una decisiva su Kakà, ma alla fine il fortino rossonero deve cedere al tiro dal limite di Drenthe. Siamo al 31' del secondo tempo, 2-2 dunque.
La partita rimane vibrante e potrebbe essere vinta da entrambe le squadre. Il Milan segna il 3-2 all'85esimo, ma la rete di testa di Thiago Silva viene inspiegabilmente annullata.
Al minuto 88 il popolo rossonero può finalmente esplodere, in un misto tra gioia e rabbia covata in tutte queste settimane inquiete: Ronaldinho illumina per Pato, che al volo insacca il 3-2.
Si compie l'impresa dei rossoneri, che espugnano il Bernabeu e si portano in testa al girone.
Si è chiusa la terza giornata di Champions League, e per l’Italia le risposte sono state confortanti. Tre le vittorie ed un pareggio, l’unico è stato quello dell’Inter contro la Dinamo Kiev.
Abbastanza scontate ma sofferte quelle di Fiorentina (3-4 in Ungheria contro il Debrecen) mentre invece la Juvenus ha regolato di misura il Maccabi, ma con un Buffon strepitoso che ha salvato per ben tre volte il risultato.
Tutti i pronostici però sono saltati da Madrid, dove il Milan è riuscito nell’impresa di sbancare il Bernabeu grazie a Pato, che da quando è tornato al gol con la Roma non sembra volersi fermare, e ieri nel Tempio del calcio e contro il suo amico Kakà, oltre a vincere il duello con il brasiliano, ha firmato una bella doppietta. Vale la pena ricordare ai fenomeni che prenotano le quote, che il campionato è una cosa e la Champions un’altra, infatti ci è sembrato davvero esagerato pagare la vittoria della squadra di Leonardo a 7,00.
E’ stata comunque una giornata diversa da quella pazzesca del giorno precedente, l’unica vera sorpresa se vogliamo è arrivata da Bordeuax, dove i francesi pur sbagliando due calci di rigore, hanno avuto ragione di un Bayern nervoso e senza idee che ora rischia gosso. Per il resto prevedibili le vittorie del Chelsea (4-0 all’Ateltico Madrid,) del Porto 2-1 all’Apoel. Il Manchester sbanca nel finale il gelo di Mosca, mentre il Marsiglia fa tornare piccolo lo Zurigo, e finisce senza gol Wolsfburg e Besiktas.
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CARO..TELEFONINO
L'Italia, si sa, è il "Paese dei telefonini": da noi ci sono 1,5 abbonamenti telefonici per ogni abitante. Ma è anche il Paese europeo dove fare una telefonata da un cellulare in abbonamento costa più che in quasi tutti gli altri Paesi della Ue. A realizzare il confronto tra i prezzi è stata l'autorità finlandese per le telecomunicazioni, la Ficora, che ha analizzato le tariffe con contratti in abbonamento (escluse le pre-pagate) dei tre principali operatori di 19 Paesi europei: i maniaci italiani del cellulare, quelli che - in base ai tre profili presi in considerazione dai finnici - stanno sempre al telefono, spendono in media 201,68 euro al mese, quasi il doppio rispetto alla media dei Paesi presi in esame nello studio (106,71 euro).Un primato di cui non sentivamo certo il bisogno, per uscire dal quale - secondo il Consiglio nazionale degli utenti (organismo dell'Agcom) - bisogna puntare sempre più sulle tariffe flat e abolire quelle a consumo. "I dati emersi dallo studio della Ficora erano in parte già noti", affermano dal Cnu. "Così come il fatto che le compagnie hanno tutto l'interesse a mantenere la tariffazione a consumo per conseguire guadagni sempre maggiori". Dunque l'auspicio dal presidente Remigio Del Grosso è che "il recente intervento di Mr Prezzi sui costi degli sms sortisca qualche effetto, speriamo a breve perché le spese telefoniche sono di frequente incomprimibili per le famiglie italiane".
Tornando alla ricerca finlandese, ecco le interessanti comparazioni tra Paesi basate su tre tipologie di consumatori. Ilprimo profilo è quello di un utilizzatore prudente, che in un mese fa 50 chiamate da 3 minuti ciascuna (per un totale di 150 minuti di conversazione) e invia 25 sms: la bolletta media mensile in Europa è in questo caso di 24,98 euro e in Italia sale a 32,09 euro. Si tratta del quarto prezzo più alto in una classifica guidata dalla Svizzera, dove i costi sono pari a 38,83 euro, cui seguono Francia (36,56 euro) e Irlanda (34,64 euro). Nel confronto con l'anno scorso il prezzo italiano è lievemente cresciuto: nel 2008, infatti, per lo stesso paniere di consumi si pagavano 31,93 euro, mentre rispetto a quattro anni fa si registra una flessione del 12,8%. L'unico altro Paese dove i costi sono aumentati rispetto al 2008 è proprio la Finlandia (da 12,74 a 13,08 euro), mentre al polo opposto della classifica brilla l'Islanda, dove si spendono appena 10,81 euro, contro i 24,19 dello scorso anno.
Il ranking dell'Italia, nel caso del secondo profilo (100 chiamate da 3 minuti e 100 sms) è ancora peggiore: il costo mensile (62,83 euro) è infatti il secondo più alto dopo la carissima Svizzera (69,76) e pari a 20 euro in più rispetto alla media (42,10 euro). In questo caso il Paese più economico risulta il Regno Unito, dove si spendono appena 17,17 euro. A parziale consolazione, è da notare che rispetto allo scorso anno il prezzo è diminuito del 13,6%: in altri Paesi, però, la flessione sul 2008 è stata molto maggiore, con l'Islanda che sfoggia un -56,5% e la Spagna un -48,5%.
Gli utenti italiani più sfortunati, tuttavia, sono appunto i veri e propri maniaci, quelli che stanno sempre con il
telefonino - o l'auricolare, rigorosamente bluetooth - all'orecchio. Nel terzo profilo scelto dall'Autorità finlandese (100 chiamate da 10 minuti l'una, 200 sms e 50 Mb di dati scaricati), infatti, l'Italia conquista la palma di Paese più caro di tutti: la bolletta per l'utilizzatore "intensivo" è infatti pari a 201,68 euro, circa il doppio dei 106,71 euro della media europea e sei volte quello che si paga nel Paese, in questo caso, più virtuoso, vale a dire il Lussemburgo (34,65 euro). Molto staccato, tra l'altro, è il secondo Paese più caro, la Grecia, dove si sborsano 155,46 euro. Anche per il terzo profilo la Ficora segnala un deciso calo dei prezzi in Italia rispetto allo scorso anno (-14%), ma in molti degli altri Paesi la flessione è molto più consistente: basti pensare al -62% dell'Islanda o al -57% del Regno Unito.
L'Autorità finlandese, infine, prende in esame ancheun paniere di consumi di telefonia mobile a banda larga: in questo caso l'Italia recupera molte posizioni e si piazza sotto la media europea (34,95), con 29,61 euro al mese. La maglia nera stavolta spetta alla Francia, dove si spendono ben 66,80 euro, mentre quella rosa va alla Finlandia (9,84 euro al mese).
Tra gli operatori nazionali, immediata la reazione diTelecom. "La nostra realtà è che con una spesa mensile di 80 euro, che può salire al massimo a 95 con glisSms e la trasmissione dati, diamo anche il telefono". E' così che il responsabile del mercato consumer di Telecom Italia, Fabrizio Bona, interpellato dall'Ansa, commenta lo studio dell'Autorità finlandese. "Quindi - osserva Bona - ci troviamo ben al di sotto dei dati forniti dall'Autorità finlandese e anche ben al di sotto della media europea".
"Per ogni profilo di utente offriamo abbonamenti con costi più bassi che forniscono più minuti di telefonate, più sms e più traffico internet". E' cosi che Maximo Ibarra, direttore del settore mobile di Wind, commenta invece lo studio dell'Autorità finlandese. «I dati sugli abbonamenti ribaltano lo studio», afferma. "I nostri abbonamenti "All inclusive", che rappresentano l'83-85% delle linee, rispetto a quanto afferma lo studio offrono due volte e mezzo i minuti per le chiamate (2.500), tre volte il numero di sms (600), e una quantità di traffico su Internet molto maggiore, compreso il roaming". Mentre sul pre-pagato le tariffe italiane, assicura Ibarra, "sono le più basse in Europa e Wind si posiziona meglio degli altri concorrenti". Secondo Ibarra, infine, anche "gli abbonamenti al consumo, circa il 10% sul totale degli abbonamenti, sono convenienti: il "senza scatto", ad esempio, dà la possibilità di telefonare a 17 centesimi di euro al minuto".
Con Vodafone la spesa è il 70% in meno rispetto a quanto afferma lo studio finlandese. È invece la replica di Silvia Candiani, direttore marketing di Vodafone Italia. "I recenti studi internazionali che abbiamo letto sulla stampa non rispecchiano la realtà - afferma - perché basati su panieri non rappresentativi di come i clienti utilizzano il telefonino e dell'ampiezza dell'offerta degli operatori, tra tariffe, opzioni e promozioni". Per esempio, nel caso dello studio finlandese, aggiunge Candiani, "un cliente Vodafone può spendere ben il 70% in meno per i panieri adottati. E infatti secondo il rapporto sulle comunicazioni elettroniche della Commissione Europea l'Italia rimane uno dei Paesi più competitivi e convenienti. La telefonia mobile da anni è un elemento deflattivo dell'indice dei prezzi - aggiunge la manager -. Il ricavo medio unitario nel settore, secondo i dati Agcom, è sceso dell'11% lo scorso anno, e di ben il 25% se guardiamo solo agli sms. Infine ogni anno 4 milioni di clienti cambiano compagnia, aumentando ancora di più - conclude - la spinta al ribasso delle tariffe".
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Scuola digitale: eBook, lavagne iTech, sms e pagelle online per Cl@ssi 2.0
Forse non a breve, ma gli eBook potrebbero sbarcare nelle scuole italiane. Intervenendo alla presentazione dei risultati del progetto “La scuola digitale”, il Ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha infatti spiegato che "l'eBook non è sostitutivo del libro di testo, ma per alcune tipologie come i libri di esercizi i volumi si prestano benissimo a essere digitali".
La Gelmini, presentando con il Ministro della Pa Renato Brunetta lo stato di avanzamento dei progetti per la digitalizzazione del mondo dell'insegnamento, ha informato che entro il prossimo giugno arriveranno quasi 30.000 lavagne interattive multimendiali installate in altrettante classi con 100.000 insegnanti in formazione.
E ancora: didattica digitale al posto dei tradizionali metodi di apprendimento in nuove 156 scuole delle primarie e secondarie superiori; servizi scuola-famiglia via web, con pagelle e certificati on-line, registro elettronico di classe, notifica tramite sms alle famiglie delle assenze degli studenti.
“E' una responsabilità di tutti – ha detto la Gelmini - offrire ai nostri ragazzi una scuola sempre più aperta e moderna”.
Con il piano eGov 2012 ed il protocollo d'intesa dell'ottobre 2008, il Miur e il Ministero della Pa hanno avviato una serie di interventi coordinati per l'innovazione digitale della scuola.
Il Miur ha messo a punto il piano 'La scuola digitale', che si articola in due fasi: la prima (operativa dallo scorso gennaio) prevede l'introduzione in classe delle lavagne interattive multimediali (Lim), l'altra chiamata Cl@ssi 2.0 ha come obiettivo l'utilizzo delle ICT nelle scuole.
Secondo i dati di viale Trastevere, ad oggi sono state già installate 7.697 Lim, che si aggiungono alle 3.300 fornite dal Ministero per la P.A.. Sono inoltre iniziati i corsi di formazione per 30.000 docenti. Parte ora una seconda fase, che ha come obiettivo l'installazione entro giugno di altre 20.000 Lim con complessivamente 100.000 insegnanti in formazione.
Le ICT e la didattica digitale
Il progetto Cl@ssi 2.0, invece, mira a trasformare l'ambiente di apprendimento tradizionale attraverso le ICT e la didattica digitale: nei prossimi mesi anche le scuole primarie e secondarie superiori (dopo quelle secondarie di I grado) sperimenteranno il progetto, con nuove 156 scuole e 1.404 insegnanti in formazione.
Le nuove tecnologie modificheranno anche la vita scolastica e i rapporti scuola-famiglia: con il progetto 'Servizi scuola-famiglia via web', coordinato tra i due ministeri, in molti istituti le pagelle saranno online, il registro di classe diventa elettronico, le prenotazioni dei colloqui con i docenti e le richieste di certificati si faranno sulla Rete e le scuole notificheranno alle famiglie via sms le assenze dei figli. Sempre più difficile, quindi, marinare la scuola: "E' finita un'era", ha scherzato Brunetta mentre per Gelmini "così si vuole ripristinare l'alleanza scuola-famiglia: sono tutti aiuti che consentiranno ai genitori di tornare protagonisti dell'educazione, senza rinunciare al loro lavoro".
Gelmini e Brunetta hanno anche annunciato alcune intese con Microsoft, Ibm, Intel e Telecom Italia, che si presteranno a diffondere e promuovere l'utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica, sviluppando il piano di innovazione digitale.
Stamani infatti le quattro società hanno firmato a Palazzo Chigi una serie di Protocolli d'intesa per la diffusione delle tecnologie digitali nella scuole.
Con la firma del presidente Umberto Paolucci, Microsoft Italia si impegna, tra l'altro, a ridurre il digital divide nelle scuole anche fornendo gratuitamente software operativo e/o applicativo finalizzato all'innovazione della didattica.
Il gruppo tlc metterà pertanto
Il superamento dei fenomeni di esclusione causati dal digital divide è anche l'obiettivo indicato dall'amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè. Il gruppo tlc metterà pertanto a disposizione degli studenti offerte agevolate per parlare, video-chiamare, inviare messaggi e navigare su internet, oltre a specifici piani di ricerca e sperimentazione orientati ai processi di insegnamento e apprendimento.
Luciano Martucci, presidente di Ibm Italia, ha annunciato la collaborazione di un Centro di competenza internazionale mentre la collaborazione con Intel Italia, ha anticipato l'amministratore delegato, Dario Bucci, si concentrerà sull'adozione della piattaforma di formazione Intel Teach Advanced Online per l'aggiornamento professionale dei docenti.
Proseguono intanto, ha assicurato la Gelmini, altre iniziative. In arrivo mini pc portatili per gli studenti delle scuole medie. Il governo metterà, infatti, a disposizione 150 euro a pc e sta cercando sponsor che ci mettano il resto.
“Il nostro obiettivo - ha spiegato Brunetta - è dotare 1.000 classi al mese per i prossimi 4 anni e arrivare entro la fine della legislatura a dotare tutti gli studenti di un pc”.
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Bufera 'Striscia la notizia' sul sindaco di Palermo
La procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sul sindaco del capoluogo siciliano, Diego Cammarata, e sulla Gesip, la società del Comune. L'inchiesta riguarda i fatti denunciati il 21 settembre da Striscia la notizia: un dipendente della Gesip non si sarebbe mai presentato al lavoro, prestando invece servizio come marinaio sulla barca del sindaco.
Secondo Striscia la notizia il dipendente della Gesip si sarebbe occupato anche di noleggiare la barca incassando le somme in nero. La procura ha acquisito copia del servizio.
Sul caso Italia dei Valori aveva preannunciato un esposto alla procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.
"Il servizio andato in onda ieri sera su Striscia la Notizia ha devastato l'immagine della città agli occhi di tutta Italia", denuncia in una nota il capogruppo del Pd al Comune di Palermo, Davide Faraone, sollecitando le dimissioni del sindaco Diego Cammarata.
"Abbiamo scoperto fra l'altro - aggiunge - che il figlio del mozzo di Cammarata, risulta fra gli assunti senza concorso nelle Spa comunali e precisamente in Sispi. Siamo passati dallo scandalo Ztl a quello Amia, da quello sulla vicenda Irpef a quello visto negli ultimi giorni di una città sott'acqua per sette centimetri di pioggia: la città e sotto scacco e il suo scandalo più grande è il suo sindaco". "Il sindaco Cammarata - afferma Faraone - aveva portato in Consiglio comunale la delibera sull'aumento della Tarsu con la motivazione che serviva ad adeguare il contratto di servizio di Amia e poi di fatto abbiamo scoperto che chi era stato posto dal sindaco al governo dell'azienda sprecava i soldi dei contribuenti facendo su e giù da Dubai per operazioni ancora tutte da chiarire. Il sindaco ci dica allora a cosa serve il raddoppio dell'addizionale Irpef, se a salvare la Gesip o a pagargli il mozzo della barca?".
La procura già da tempo ha avviato indagini su presunti abusi d'ufficio che riguardano la Gesip; adesso il procuratore aggiunto, Leonardo Agueci, ha disposto una delega di indagine su questa vicenda.
Pronta la risposta del sindaco: "La barca è di proprietà dei miei figli"
La barca oggetto del servizio di "Striscia La Notizia" di ieri "e' di proprietà dei miei figli che l'hanno acquistata anni fa. Come e' ovvio ne ho piena disponibilità. Purtroppo questo avviene solo raramente". Lo afferma in una nota il sindaco di Palermo, Diego Cammarata, che aggiunge: "Questa estate ne ho usufruito solo per un paio di fine settimana. Dall'estate scorsa la barca e' in vendita, perché neanche i miei figli hanno il tempo di usarla e quest'estate la barca e' rimasta praticamente ferma". Cammarata dice poi di conoscosce il dipendente della società comunale Gesip, Franco Alioto, accusato da 'Stricia di assentarsi dal lavoro per fare il marinaio sulla barca, "da molto tempo e si e' occupato occasionalmente e fino a ieri, di verificare che la barca sia in ordine. Lo faceva –sostiene Cammarata- in piena autonomia e fuori dall'orario di lavoro, come e' naturale che avvenga. Al riguardo ho già disposto che la Gesip proceda ad una indagine interna sulla presenza nel posto di lavoro del signor Alioto".
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L'influenza A. Cosa fare, cosa sapere. VIDEO
I consigli del prof. Zuccotti (Direttore della Clinica Pediatrica Ospedale L. Sacco di Milano) per sapere tutto sull'influenza A.
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Scuola e tagli: Manifestazione Docenti Precari a Venezia – 25/09/09
Manifestazione nazionale del 25 Settembre.
Siete pronti per una nuova grande manifestazione nazionale contro i tagli della “riforma Gelmini”?
Quando?
L’appuntamento è per venerdì 25 alle ore 17.00, sotto la sede Rai della propria regione o, in alternativa, sotto gli uffici di sindaco, presidente di provincia o di regione. Ciascun comitato provinciale e regionale potrà scegliere autonomamente la sede in cui manifestare.
Come?
La proposta è presentarsi vestiti a lutto, indossando però, al posto dei calzoni, un paio di mutandoni. Si suggerisce di portare con sé anche una bara di cartone, con affisso il cartello “Scuola italiana”, e qualche pianta di crisantemi da donare al direttore della redazione regionale della Rai, al sindaco o al presidente di provincia o regione. A docenti e studenti, ridotti in mutande dai tagli del governo, non resta altro, infatti, che celebrare assieme il funerale della scuola italiana. Si tratta senza dubbio di una protesta ad effetto, capace di attrarre l’attenzione di stampa ed opinione pubblica.
Perchè?
Le nostre richieste al governo sono semplici ma decise:
1) bloccare immediatamente la “riforma Gelmini”, che colpisce i lavoratori precari e riduce i servizi agli studenti;
2) aprire finalmente una discussione con docenti e studenti, per costruire assieme una vera riforma della scuola in grado di valorizzare le competenze dei docenti e garantire alle future generazioni una formazione di qualità.
Organizzazione
Ogni gruppo che vorrà promuovere sul suo territorio questa forma di protesta dovrà:
1) comunicare la propria adesione scrivendo a docentiprecari@gmail.com ed indicando ora, sede e modalità stabilite per la manifestazione, assieme ad un riferimento (numero di telefono o email)
2) avvisare quanto prima, o comunque entro il 23 settembre, la questura della città in cui intende manifestare, trasmettendo tutte le informazioni necessarie alle forze dell’ordine per autorizzare l’iniziativa (luogo di ritrovo, percorso dei manifestanti, etc.)
3) informare con qualche giorno di anticipo tutti i giornali e le emittenti locali, in modo che possano mandare un loro inviato
4) entrare in contatto con le associazioni degli studenti, dei genitori, degli insegnanti e del personale scolastico presenti nel territorio, chiedendo loro di partecipare alla protesta
5) documentare attraverso foto e riprese video la manifestazione, in modo da pubblicare poi tutto il materiale su internet (all’interno di siti personali, su youtube o anche direttamente nel nostro blog, inviandole a docentiprecari@gmail.com )
Più numerosi saremo e più riusciremo ad attrarre l’attenzione dei mass media, più sarà la nostra forza e dunque la capacità di fare pressione sulle scelte del governo.
http://docentiprecari.blogspot.com
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I nostri ragazzi sono tornati a casa
E’ atterrato all’aeroporto romano di Ciampino il C-130 dell’Aeronautica militare con a bordo le salme dei sei paracadutisti della Folgore uccisi nell’attentato di giovedì scorso a Kabul. L’aereo che ha trasportato in Italia i feretri dei militari – il capitano Antonio Fortunato, il sergente maggiore Roberto Valente, il caporal maggiore capo Massimiliano Randino e i caporal maggiori scelti Davide Ricchiuto, Giandomenico Pistonani e Matteo Mureddu – era decollato ieri pomeriggio dalla capitale afgana.
Ad attendere le bare avvolte nel tricolore ci sono le massime autorità istituzionali e i familiari delle vittime, oltre a quelli degli altri soldati rimasti feriti e tornati anch’essi in Italia.
Palazzo Chigi ha proclamato due giorni di lutto nazionale, oggi e domani, giorno dei funerali solenni – saranno trasmessi dalle 11 – nella basilica di San Paolo fuori le mura per i sei caduti della Folgore.
Dalla caserma Bandini di Siena, sede del 186/o reggimento che nell’attentato ha perso quattro uomini (Fortunato, Mureddu, Ricchiuto e Pistonami), sono partiti per Roma i parà che hanno fatto il picchetto d’onore ai commilitoni e ne hanno sollevato feretri all’arrivo a Ciampino.
Nel pomeriggio di oggi, dopo lo svolgimento delle autopsie, sarà allestita, all’ospedale militare del ‘Celio’, la camera ardente aperta all’omaggio di tutti. Il sindaco della capitale Gianni Alemanno ha invitato i romani ad esporre il tricolore alle finestre nel giorno dei funerali. Il percorso che dal Celio conduce a San Paolo (lo stesso dei caduti di Nassirya) – ha deciso il Campidoglio – sarà punteggiato da 2.500 bandiere.
Dopo le esequie di Roma, i feretri partiranno per i paesi d’origine dove, dopo una funzione più privata e raccolta, saranno tumulati.
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Muore a Messina la seconda vittima dell'influenza
Messina, 20-09-2009
Dopo 20 giorni in ospedale e undici in coma farmacologico e' morta ieri a Messina una donna di 46 anni, affetta dal virus dell'influenza A-H1N1. La paziente soffriva di una polmonite virale con problemi respiratori. La Procura disporra' l'autopsia.
Intanto, potrebbero essere a Messina gia' lunedi' gli ispetto inviati dall'assessore regionale alla Sanita', Massimo Russo. Dovranno valutare come il caso sia stato trattato dai medici che per quasi 20 giorni hanno avuto la donna in cura.
E' la seconda vittima dell'influenza A in Italia: il 4 settembre era deceduto a Napoli
un uomo di 51 anni.
Secondo le previsioni degli esperti, in Italia si potrebbero avere fino a 12 milioni di casi e circa 12 mila decessi.
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Cellulari, vincono i consumatori "Cambio operatore in tre giorni"
SARA' possibile cambiare operatore cellulare in tre giorni, conservando il proprio numero: le associazioni dei consumatori e l'Authority tlc hanno vinto una lunga battaglia legale, culminata oggi con una sentenza del Consiglio di Stato. Annulla una sentenza del Tar del Lazio che a sua volta, a giugno, aveva bloccato la delibera Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) sulla portabilità in tre giorni, su ricorso di Tim e Vodafone.
Davanti al Consiglio e al fianco di Agcom, si erano costituite le associazioni Altroconsumo e Codacons, per difendere una delibera che considerano utile agli interessi dei consumatori.
È una sentenza che mette fine un periodo di caos sulla portabilità del numero di cellulare, durato tre mesi. La sentenza del Tar non si era limitata infatti a bloccare la delibera. Aveva anche aggiunto una clausola secondo cui gli operatori avrebbero diritto dall'utente a 30 giorni di preavviso. Una cosa mai applicata però nella storia della telefonia mobile. Risultato, Telecom ha mandato una lettera ad Agcom agli altri operatori, dove in sostanza scrive questo concetto: anche se la sentenza autorizzerebbe Telecom a chiedere un preavviso, per ora si limita a ricontattare l'utente per avere conferma della disdetta. Se non lo trova o se l'utente non dà conferma, Telecom blocca il passaggio. Se ottiene conferma, sbriga la portabilità in tre giorni. Il pomo della discordia è la chiamata di conferma all'utente: a quanto risulta, questa nuova procedura sta causando migliaia di blocchi della portabilità, tanto che 3 Italia, Poste Mobile e Wind hanno scritto ad Agcom per protestare. Se ne lamentano anche gli utenti nei forum.
La sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe aver annullato anche la novità del preavviso introdotta dal Tar, ma la certezza si avrà solo nei prossimi giorni, quando saranno pubblicate anche le valutazioni di merito. Gli effetti della sentenza del Tar sono però immediatamente sospesi e quindi ora dovrebbe essere solo questione di giorni perché gli operatori si adeguino alla delibera e adottino la portabilità veloce. Il tutto si aggiunge a una buona notizia di qualche settimana fa: gli operatori, su pressioni di Agcom si sono accordati sulla portabilità del credito residuo sulla sim. Quando l'utente cambia operatore con portabilità del numero, quindi, può ora spostare da una sim all'altra anche il credito che aveva. Dal credito residuo viene sottratta una quota (da 1 euro a 1,6 euro) per i costi di gestione del passaggio, ma già Agcom e le associazioni premono per ridurli.
Due buone notizie ravvicinate, quindi, anche se bisogna ancora valutarne gli effetti nella pratica. Uno studio della Commissione europea, infatti, evidenzia che i tempi reali di portabilità cellulare in Italia sono di 15 giorni, anche se già per legge dovevano essere di cinque. E l'Europa spinge per ridurre i tempi ancora di più: il nuovo pacchetto di norme comunitarie per le tlc, in via di approvazione, porta la portabilità a massimo un giorno.
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Lega Calcio: ecco il nuovo organigramma
Ecco il nuovo organigramma della Lega calcio, deciso dalle assemblee di categoria e generale, in carica fino alla realizzazione della scissione fra serie A e B il 30 giugno 2010.
Presidente: Maurizio Beretta.
Vice presidente vicario: Rosella Sensi (Roma).
Presidenti di categoria: Adriano Galliani (Milan) per la serie A; Stefano Fantinel (Triestina) per la serie B.
Consiglieri di Lega per la serie A: Massimo Cellino (Cagliari), Giovanni Cobolli Gigli (Juventus), Aurelio De Laurentiis (Napoli), Riccardo Garrone (Sampdoria), Tommaso Ghirardi (Parma), Pietro Lo Monaco (Catania), Ernesto Paolillo (Inter) e Gino Pozzo (Udinese). Consiglieri di Lega per la serie B: Piero Camilli (Grosseto), Sergio Cassingena (Vicenza), Pasquale Foti (Reggina), Maurizio Riccardi (Piacenza) e Maurizio Stirpe (Frosinone).
Consiglieri federali in rappresentanza della LNP: Gianfranco Andreoletti (Albinoleffe), Claudio Lotito (Lazio) e Maurizio Zamparini (Palermo).
Consiglio dei revisori: Ezio Maria Simonelli presidente, Enzo Guerra e Giacinto Gaetano Sarubbi componenti effettivi, Jean Paul Baroni e Carlo Polito supplenti.
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«La sanatoria è un flop Badanti sempre in nero»
Vicenza. Questa sanatoria è un flop. Un fallimento. L'ennesimo errore strategico nei confronti di persone che sono indispensabili al nostro stato sociale.
Sono alcuni dei commenti che i tre segretari provinciali sindacali Marina Bergamin (Cgil); Gigi Copiello (Cisl) e Riccardo Dal Lago (Uil) hanno rilasciato in merito alla regolarizzazione voluta dal Governo per badanti e colf.
Dalle prime statistiche del ministero sembrava che Vicenza dovesse essere la terza città in Italia seguita da Milano e Bologna nella corsa per avere un posto di lavoro regolare. Ma tutto questo non si è avverato. Né a livello locale né tantomeno nazionale. Se all'inizio le cifre rese note da patronati e da altre associazioni stimavano l'arrivo di circa 30 mila domande solo dal Vicentino, siamo ben lontani. E, soprattutto, siamo distantissimi dalle stime del ministero dell'Interno che, fin dall'inizio, pensava a 500 mila irregolari da sanare. I dati nazionali, al riguardo, parlano chiaro: fino a ieri le domande inviate per via telematica sono state 94.112, i moduli richiesti 131.017 e le ricevute consegnate 93.625.
Un ultimo dato riguarda la provenienza di connessione alla procedura, dove i patronati fanno la parte del leone con oltre 45 mila domande e, infine, l'origine di chi chiede la regolarizzazione. In cima alla classifica ci sono moldave, ucraine. Seguite da Marocco, Bangladesh e Perù. «È vero - esordisce Riccardo Dal Lago, Uil - finora avremo provveduto a 400-500 domande a livello provinciale. Possiamo ipotizzare che ci possa essere un incremento alla fine del mese, quando scadono i termini, ma non sarà così consistente da raggiungere le cifre che si ipotizzavano. I nostri centralini continuano a squillare - prosegue il segretario- ma solo per dare informazioni che poi non si concretizzano. Eppure, sappiamo che le lavoratrici ci sono, anche perché le famiglie non hanno alternative, l'assistenza si paga e quella pubblica spesso è inavvicinabile».
C'è un aspetto da segnalare: a Campo Marzo, soprattutto in queste ultime domeniche, il numero delle badanti che occupavano panchine e prati si è letteralmente dimezzato.
Il decreto sicurezza fa paura? La clandestinità resta un reato, anche se la giustizia ha tempi lunghi, in particolare in città. «È vero molte preferiscono rimanere in casa o frequentare alloggi di amiche che hanno un lavoro regolare, dove i controlli non arrivano - dice Marina Bergamin segretaria della Cgil -. Quell'esercito di invisibili di cui si parlava all'inizio sta ingrossando le proprie fila anche alla luce di una normativa che sicuramente le penalizza. I 500 euro richiesti alle famiglie non sono altro che una tassa sul lavoro, un tributo scandaloso. Inoltre, non è che si regolarizzi il lavoro per un anno, i contributi si dovranno versare sempre e non tutte le famiglie sono in grado di farlo. Alla fine emergerà solamente una piccola parte, molte donne continueranno a lavorare in nero con la paura di essere scoperte, ma con la certezza di avere qualche soldo in tasca. Noi siamo sempre stati contrari ad una sanatoria che riguardasse solo colf e badanti: se all'interno ci fossero state anche altre categorie, le cose sarebbero andate in maniera diversa». E allora che cosa fare, correggere il tiro in corsa, apportare correttivi?
«Non servirebbe a nulla - conclude Gigi Copiello della Cisl - magari allungare di qualche settimana i termini, ma la sostanza resta la stessa. La legge Bossi-Fini in questi anni ha prodotto solo sanatorie, forse è arrivato il momento di ripensare alla normativa, ma lo diciamo da anni. Non siamo a favore dei clandestini, ma nemmeno del lavoro in nero... Alla fine queste donne non avranno molte scelte: le famiglie non ce la fanno ad arrivare a fine mese, figuriamoci a pagare contributi, per quanto poco onerosi possano essere, per una badante. Siamo rimasti stupiti anche noi dalla scarsità di richieste e non credo che ci possa essere un boom nei prossimi giorni. La crisi pesa, e nelle tasche di tutti».
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’’Mi hanno detto “fra poco veniamo a riprendervi”. Poi sono saltati in aria”
La testimonianza choc di Cristina Balotelli l’inviata di Radio24-IlSole24Ore arrivata questa mattina nella capitale afgana proprio sul velivolo che accompagnava alcuni dei militari italiani poi coinvolti nell’attentato kamikaze di questa mattina a Kabul.
"Stavamo caricando i bagagli in un container, quando abbiamo sentito il rumore sordo di un’esplosione in lontananza, fuori dall’aeroporto, e abbiamo visto alzarsi una colonna di fumo verso il cieo".
Lo ha raccontato Cristina Balotelli, giornalista di Radio24-IlSole24Ore, arrivata questa mattina nella capitale afgana proprio sul velivolo che accompagnava in Afghanistan alcuni dei militari italiani poi coinvolti nell’attentato. "I militari sono saliti sui loro Lince e si sono diretti verso il quartier generale Isaf di Kabul. ’Fra poco torniamo indietro e veniamo a riprendervi’ ci hanno detto, e noi giornalisti siamo rimasti qui all’aeroporto di Kabul".
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Marocchina uccisa: la madre dà la colpa alla figlia e perdona il marito
La madre della ragazza marocchina uccisa dal padre ha dichiarato di voler perdonare il marito dando la colpa alla figlia di quello che è successo
''Sono disposta a perdonare mio marito, si', si', si', tante volte si'. E' mio marito, e' il padre dei miei bambini. Forse ha sbagliato Sanaa". Queste parole scioccanti le ha pronunciate Fatna Dafani, la madre di Sanaa, la diciottenne marocchina uccisa a coltellate dal padre per il suo modo di vivere troppo occidentale.
L’autopsia ha confermato che Sanaa è morta dissanguata in pochi minuti per le numerose ferite da arma da taglio al collo. Per l’omicidio della ragazza è stato arrestato suo padre El Ketawi Dafani, che si trova ora chiuso nel carcere di Pordenone con l’accusa di omicidio aggravato da premeditazione e dai rapporti di parentela oltre che di tentato omicidio nei confronti di Massimo De Biasio, il fidanzato di Sanaa feritosi nel tentativo di salvarle la vita, il quale ha dichiarato in un’intervista al Tg2 che il motivo della furia omicida del padre di Sanaa è stata la religione. “L'età non c'entra assolutamente niente. Lui non mi conosceva. Lui mi ha conosciuto solo l'ultimo giorno. Non aveva neanche idea di chi ero o cosa […] Ho cercato di fare di tutto per difendere Sanaa, ma l'ira del padre era talmente cruenta che non ce l'ho fatta a difenderla più di così. Avevamo dei progetti di vita e pensavamo di dire ai genitori che ci saremmo sposati. Sanaa era una ragazza stupenda, sempre col sorriso, sempre molto tenera".
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PALERMO MONDELLO: Dopo il temporale il mare è mosso ma le strade no.....
D'altronde, quale altra città al mondo consente di fare Wakeboarding per le sue strade?
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I film del Festival di Venezia non entusiasmano gli spettatori
Si sta rivelando molto basso l’interesse degli spettato per i film vincitori al Festival del cinema di Venezia. Il risultato migliore, soltanto il terzo posto considerando anche le 450 sale in cui è in visione, è stato registrato da “Il grande sogno” del regista-attore Michele Placido.
Veramente deludenti i dati provenienti dalle sale cinematografiche, “Il grande sogno” considerando il cast d’eccezione (Michele Placido, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, giudicata al festival come migliore esordiente), le 450 sale in cui viene proiettato ha fatto segnare 1.004.920 euro d’incasso posizionandosi al terzo posto nella classifica dei film più visti.
Incassi inferiori per gli altri film in concorso: ottavo posto per “Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans”, nono posto per “Cosmonauta” (ottimo risultato considerando che attualmente è proiettato in solo 50 sale in tutta Italia), dodicesimo posto per “Questione di punti di vista” e quattordicesimo posto per “Una soluzione razionale”.
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Influenza A, ricoverato un uomo, è grave
Un commercialista di 41 anni è ricoverato in gravi condizioni per complicazioni legate una polmonite da virus dell'influenza A. Le sue condizioni vengono definite gravi ma «stazionarie» dalla Direzione sanitaria dell'ospedale San Camillo di Roma. In un comunicato l'ospedale afferma che «la prognosi è riservata». Attualmente, si legge nel comunicato, c'è una «sostanziale tenuta dei parametri funzionali relativi all'attività respiratoria, cardiocircolatoria, renale, metabolica».
VIRUS POTENZIATO - L'uomo, che lavora come commercialista, è ricoverato dal 5 settembre in alto isolamento nel reparto di Rianimazione dopo che aveva perso i sensi al Pronto soccorso. I primi test effettuati dai medici per accertare la presenza del virus H1N1 avevano dato esito negativo ma dopo ulteriori accertamenti è stato individuato il virus ed è stata riscontrata anche una grave patologia ematica. Il paziente «è malato di leucemia», ha confermato Luigi Macchitella, direttore generale del San Camillo, e la immunodepressione dovuta alla malattia del sangue di cui è affetto, «ha potenziato, naturalmente, le conseguenze del virus sul suo organismo». Il caso, che sarebbe il primo grave a Roma, è seguito anche dai medici dell'istituto per le malattie infettive Spallanzani.
LA SCOPERTA DELL'ALTRA MALATTIA - La situazione dell'uomo è particolarmente grave a causa della leucemia da cui è affetto. Secondo quanto si è appreso, «quando lo scorso 5 settembre il paziente è stato ricoverato in ospedale non sapeva di avere la leucemia» e «l'influenza si è impiantata in una situazione di immunodepressione precaria preesistente».
TEST NEGATIVO - In un primo tempo l’uomo era stato sottoposto al test ’rapido’ della nuova influenza, che aveva dato esito negativo. Il problema, spiega il presidente della commissione sulla nuova influenza del Comune di Roma, Fernando Aiuti, è che i test «rapidi» sulla nuova influenza sono affidabili soltanto se effettuati nelle prime ore di malattia. Dopo è sostanzialmente inutile eseguirli. «Dipende tutto - spiega Aiuti - dal momento in cui i test vengono fatti: nelle prime 24-48 ore l’affidabilità del risultato è tra l’80% e il 90%. Dopo il virus scompare dalle mucose», e quindi i test non lo rilevano. Insomma, «non è colpa del test», ma di come il loro risultato viene interpretato. Spesso, sottolinea Aiuti, il paziente non si presenta dal medico ai primi sintomi, ma aspetta che si aggravino. E quindi il controllo diventa inaffidabile. A quel punto l’altro modo di rilevare la malattia è quello di fare un’analisi degli anticorpi, ma si può fare solo dopo il settimo giorno di malattia.
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PORTA A PORTA SPECIALE TERREMOTO IN ABRUZZO alle 21.10
Questa sera su Raiuno andrà in onda lo Speciale Porta a porta dedicato alla consegna delle prime case ai terremotati d’Abruzzo (più precisamente a quelli di Onna). Nella tanto contestata trasmissione in prima serata parteciperà anche il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Bruno Vespa, a tal proposito, dice:
-Berlusconi lo abbiamo invitato noi da otto-dieci giorni e il premier aveva già accettato di venire a Porta a Porta in seconda serata. Del resto non c’è stata una sola volta in cui Berlusconi abbia chiesto di venire ospite in trasmissione. Lo abbiamo sempre invitato noi. Anche quando venne a parlare del rapporto con la moglie Veronica, avrebbe dovuto partecipare a Porta a porta il giorno dopo, a un mese esatto dal terremoto: fui io a chiamarlo e, alla luce dell’attualità, convincerlo ad anticipare.
Bruno Vespa dopo aver detto di non sentirsi, come collocazione, “abusivo” (“E’ Raiuno che tira il carretto”), replica anche ai malumori di Giovanni Floris che si è visto rimandare l’esordio di Ballarò per non creare sovrapposizione:
-Capisco benissimo il suo malumore, anch’io al posto suo mi sarei seccato. Ma mi risulta che Ballarò possa andare in onda giovedì sera ed eventualmente parlare del terremoto in Abruzzo, come ha fatto ieri sera molto bene su Raitre anche Riccardo Iacona con Presadiretta. Non mi pare che si tratti di una mostruosa violazione della libertà. Abbiamo raccolto quattro milioni di euro e un milione e mezzo è servito a costruire un asilo di Onna che si inaugura proprio domani, sulla base del progetto di Giulia Carnevale, morta sotto le macerie della sua casa. E volete che io non sia lì a seguire l’evento?
A chi domanda perché solo all’ultimo minuto è stato pensato di mandare in onda uno Speciale porta a porta, il direttore di Raiuno Mauro Mazza risponde::
-Forse c’è stato qualche ritardo nella giusta valutazione dell’eccezionalità dell’evento.
Se volete assistere all’evento, programmato da mesi, non perdetevi Porta a porta questa sera alle 21.10 su Raiuno.
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Aggiornato l’elenco dei cinema 3D in Italia
Volete guardare un film in 3D ma non conoscete sale cinematografiche attrezzate per la visione tridimensionale delle nuove pellicole? Nessun problema, basta consultare l’elenco aggiornato dei cinema 3D per trovare la sala più vicina a voi.
Epoca d’oro per il cinema stereoscopico. La prossima stagione cinematografica promette davvero bene per tutti gli amanti del 3D, diverse pellicole di spicco sono previste (una su tutte: Avatar) o addirittura di prossima uscita nelle sale. Tutti film che possono essere visionati in una tradizionale modalità 2D oppure sfruttando la spettacolarità e l’immersività di una visione 3D.
E’ stata una faticaccia ma finalmente la lista è stata aggiornata e allo stato attuale può ritenersi corretta e completa (salvo i soliti probabili errori e omissioni). Consultando diverse risorse (cartacee, online, tv) e i siti web dei singoli cinema ho cercato di redigere una lista che spero possa rivelarsi utile per quanti desiderino guardare in 3D il loro prossimo film al cinema.
L’elenco è diviso per regione e fornisce anche i links ai siti web ufficiali dei singoli cinema (quando presenti), utili per reperire diverse informazioni quali la programmazione, indirizzo, numero di telefono e così via. In alcuni casi è indicato anche il sistema 3D utilizzato: RealD, Dolby 3D o Xpand 3D.
Trovate il suddetto elenco QUI. Se siete a conoscenza di informazioni utili per completare, correggere o modificare la lista, siete caldamente invitati a fare le vostre segnalazioni nei commenti. Ogni contributo è vivamente apprezzato. Lo scopo è quello di fornire un punto di riferimento a tutti gli appassionati del cinema tridimensionale.
In un altro articolo di questo blog potete invece trovare un elenco dei principali film 3D del passato e previsti nei prossimi anni.
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Maria Grazia Cucinotta saluta la mostra del Cinema di Venezia: che scollatura!
Maria Grazia Cucinotta, alla cerimonia di chiusura della Mostra del Cinema di Venezia del 12 settembre, si presenta con uno scollatissimo vestito che lascia ben poco all’immaginazione, aveva aperto la mostra con delle foto da mozzar il fiato e la chiude in modo altrettanto splendido.
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Mondiali di Pugilato: Milano si accende con Cammarelle e Valentino
Si sono chiusi con il botto i Campionati Mondiali di Pugilato. Il campione olimpico Roberto Cammarelle ha superato l'ucraino Roman Kapitonenko e trionfato così tra le mura di casa.
Roberto Cammarelle conferma il titolo mondiale conquistato a Chicago nel 2007 ed entra nella storia del Pugilato con la tripletta Mondiale - Olimpiadi - Mondiali nella categoria dei Supermassimi. Per la cronaca l'incontro si è chiuso sul 10-5 per l'azzurro. Per saperne di più andate sul blog Olimpiadi.
Splendido successo anche per Domenico Valentino. l pugile di Marcianise al terzo tentativo mondiale, dopo il Bronzo del 2005 e l'Argento del 2007, è salito sul gradino più alto del podio dei pesi leggeri dei Campionati Mondiali di Pugilato con una autorevole vittoria sul portoricano Pedraza. Tutte le news sulla manifestazione milanese su Olimpiadi.
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