LONDRA - Una vera e propria ossessione per il sesso. E' quella che aveva Paul Gascoigne, ex stella del calcio inglese, insaziabile quasi oltre ogni limite, secondo quanto rivelato dall'ex moglie Sheryl in una lunga intervista al domenicale 'News of the World'. "Era solito imporsi, fosse stato per me avrei detto no ma non si sarebbe fermato - racconta la donna, oggi 44enne, al giornale britannico -. Fare sesso dieci volte al giorno era abbastanza normale per lui. Quando arrivava a casa sapevo che la prima cosa che aveva in testa sarebbe stata fare sesso ma per me era meglio che essere picchiata".

MI SENTO VIOLENTATA - Nel suo libro-autobiografia 'My Life Surviving Gazza', che sta per lanciare e ripercorre i 12 tormentati anni trascorsi con l'ex centrocampista della Lazio e della Nazionale inglese, Sheryl ammette che per lungo tempo ha avuto una forte attrazione sessuale per Gascoigne e che spesso era consenziente. Ma guardandosi alle spalle ora tutto le sembra diverso. "Se un'amica venisse da me e mi descrivesse una situazione del genere, io le direi: 'Questa persona ti ha violentata'. Solo ora me ne rendo conto", spiega Sheryl, attualmente attivista dell'organizzazione 'Refuge' che protegge le vittime di abusi domestici. ''Durante la nostra relazione non credo di avere mai avuto una conversazione con Paul che non riguardasse la sua vita o il sesso''.

IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA - La donna chiarisce che non c'è mai stato da parte dell'ex marito uno stupro "ma se mi rifiutavo di avere rapporti andava su tutte le furie. Non aveva importanza se lo avevamo fatto già sette volte in un giorno. Se dicevo di no, un'ora dopo cominciava ad inveire verbalmente contro di me. Non posso dire che non mi è mai piaciuto - aggiunge -. La nostra vita sessuale è stata bella, ma poi nel momento più buio ho visto il rovescio della medaglia. Ho cercato di non dire di no ma molte volte nella mia testa ho detto no".

ALTRI PARTICOLARI - Che Gascoigne avesse quasi un'ossessione lo si evince anche da altri particolari che Sheryl rivela. Per esempio le chiese di fare sesso anche mentre si trovava in ospedale dopo l'intervento al legamento crociato che si era rotto nella finale di FA Cup del 1991 ma non solo. Vivere accanto a Gascoigne ha significato anche avere a che fare con la droga. Quando venne a sapere che il marito nel '98, ai tempi dell'esperienza col Middlesbrough, era solito fare uso di cocaina, rimase più che sorpresa, anche per l'influenza che poteva avere sui figli. A inizio anno, tra l'altro, si è ritrovata a buttare fuori di casa il figlio Mason, 20 anni, dopo averlo "beccato" a consumare coca. E proprio Mason ("Ama suo padre con tutto il cuore. Cacciare di casa Paul è stata la cosa più difficile da fare", racconta Sheryl) è stato protagonista di un altro episodio choc nella sua vita con Gazza. "Nel 2001, quando andò a vivere col padre in un albergo di Liverpool (Gascoigne giocava allora nell'Everton, ndr), Mason mi chiamò piangendo, dicendomi 'papà sta diventando matto, è ubriaco e vuole guidare". La donna contattò allora quelli dell'hotel perché non permettessero al giocatore di mettersi alla guida, ma poco dopo arrivò una nuova telefonata del figlio. "Mason era in auto, urlava, piangeva, 'Papà ci farà ammazzare, sta guidando in mezzo alla strada' e sentivo urlare anche Paul - continua - Ho chiamato la polizia". E l'intervento degli agenti fu davvero provvidenziale per evitare che il fatto si trasformasse in una tragedia.

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