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Nella fabbrica dei pulcini o degli orrori?
Un gruppo di animalisti è riuscito a realizzare un filmato all’interno di una stazione per la covatura artificiale, a Spencer. Con una telecamera nascosta, gli attivisti di “Mercy For Animals” hanno ripreso il trattamento che i pulcini ricevono nella sede di “Hy-Line International“, la più grande al mondo. Nel video si vedono, tra le altre cose, i pulcini mentre vengono tritati. Ad alcuni viene strappato il becco. Ma l’azienda si difende: rispettiamo gli standard.
Thrown, dropped, mutilated, and ground-up alive. This is the disturbing reality faced by hundreds of thousands of chicks each day at the world's largest egg-laying breed hatchery Hy-Line International in Spencer, Iowa.
New hidden camera footage obtained at this facility during a http://www.MercyForAnimals.org undercover investigation gives a disturbing glimpse into the cruel and industrialized reality of modern hatcheries.
The warm, comforting, and protective wings of these newly hatched chicks' mothers have been replaced with massive machines, quickly moving conveyor belts, harsh handling, and distressing noise. These young animals are sorted, discarded, and handled like mere cogs in a machine.
For the nearly 150,000 male chicks who hatch every 24 hours at this Hy-Line facility, their lives begin and end the same day. Grabbed by their fragile wings by workers known as "sexers," who separate males from females, these young animals are callously thrown into chutes and hauled away to their deaths. They are destined to die on day one because they cannot produce eggs and do not grow large or fast enough to be raised profitably for meat. Their lives are cut short when they are dropped into a grinding machine tossed around by a spinning auger before being torn to pieces by a high-pressure macerator.
Over 21 million male chicks meet their fate this way each year at this facility.
For the surviving females, this is the beginning of a life of cruelty and confinement at the hands of the egg industry. Before even leaving the hatchery they will be snapped by their heads into a spinning debeaker a portion of their sensitive beaks removed by a laser. Workers toss and rummage through them before they are placed 100 per crowded box and shipped across the country.
The callous disregard for animal welfare at this facility is not isolated. In fact, the conditions documented during this investigation are completely standard and acceptable within the commercial egg industry. Referred to by Hy-Line corporate leaders as mere "genetic products," these chicks are treated just as they are viewed as inanimate objects, rather than the sentient creatures they are.
Driven by consumer demand, the egg industry will continue to exploit, abuse, and kill day-old animals as long as doing so remains profitable. Empowered consumers can put their ethics on the table by choosing kindness over cruelty at each meal by adopting an animal-friendly vegan diet.
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Centinaia nuove specie animali scoperte nell’Himalaya
Dieci anni di ricerca in un dossier Wwf. Un patrimonio di diversità biologica molto vulnerabile. Nell’Himalaya orientale sono state individuate più di 300 nuove specie. 244 piante, 166 anfibi, 16 rettili, 14 pesci, 2 uccelli, 22 mammiferi e 60 invertebrati vanno a incrementare la ricchezza biologica della regione che ospita la maggior parte della biodiversità della Terra. Tra il 1998 e il 2008, scienziati ed esperti di varie organizzazioni internazionali hanno analizzato un’area che si estende dal Buthan al nordest dell’India fino all’estremo nord del Myanmar, al Nepal e al sud del Tibet. Una zona aspra e inaccessibile che storicamente ha impedito il lavoro dei ricercatori. Ancora oggi, infatti, vi sono ampi territori biologicamente inesplorati. I risultati di questi dieci anni di ricerca sono pubblicati nel dossier del Wwf: “The eastern Himalayas, where worlds collide”.Tra le specie sconosciute la più importante, dal punto di vista scientifico, è un geco vissuto cento milioni di anni fa, ritrovato in una miniera nella valle di Hukawng, tra i monti Kumon e Patkai, a nord del Myanmar. Si tratta del fossile più antico appartenente a questa specie di rettili. Un’altra identificazione spettacolare è stata quella della piccola rana volante (Rhacophorus suffry), di un verde brillante, che utilizza le membrane dei suoi larghi piedi palmati per librarsi in aria. Nella zona è presente anche il cervo foglia (Muntiacus putaoensis) conosciuto anche come Muntjak, uno dei più piccoli tra i cervidi. Queste specie inedite, però, sono seriamente minacciate dal global warming e rischiano l’estinzione. Come spiega Gianfranco Bologna, direttore scientifico del Wwf: «Siamo di fronte a un patrimonio estremamente vulnerabile e fragile che rischiamo di perdere per sempre, a meno di non agire sin da subito contro i cambiamenti del clima. Un impareggiabile mosaico di diversità biologica, senza dubbio tra i più ricchi di tutto l’Oriente ». E in vista del vertice che si terrà a dicembre a Copenaghen, dove i leader mondiali si riuniranno per fissare un nuovo accordo sul clima, Mariagrazia Midulla, responsabile del programma clima ed energia del Wwf, sottolinea: «L’Himalaya potrà essere salvata da un trattato equo e coraggioso, fondato sull’alleanza tra Paesi ricchi e poveri contro la devastazione dei cambiamenti climatici alimentati, in questa parte del mondo, anche da un’incontrollata deforestazione». Salvaguardare l’Himalaya orientale significa, infatti, tutelare una diversità biologica impressionante che include 10mila specie di flora, 300 mammiferi, 977 uccelli, 176 rettili, 105 anfibi e 269 tipi di pesce d’acqua dolce. In questa regione, inoltre, si concentra il maggior numero delle tigri del Bengala (Panthera tigris tigris) e l’ultimo bastione del rinoceronte indiano.
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GABBIANO SARDO
Ho trovato un piccolo di gabbiano stremato e in grande difficoltà. L'ho preso, ho chiamato la forestale e mi hanno detto che non è loro pertinenza salvare gli animali. Mi hanno consigliato dove portarlo. Forse avrei dovuto far finta di nulla? Non ci riuscirò mai.
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CANI e ANIMALI ABBANDONATI
La dimostrazione più lampante della cattiveria degli uomini si ha quando, all'approssimarsi dell'estate, migliaia di mascalzoni decidono di abbandonare il compagno fedele di tante giornate passate allegramente sul bordo di una strada o in un triste canile. Prima di partire per le vacanze, lo spietato padrone fa salire in macchina il cane e parte senza indugi. Fido scodinzola felice ed è certo che vuoi ricambiare le tante attenzioni dimostrate, dal proteggere il tuo incerto territorio alle tante manifestazioni di amicizia, affetto e lealtà. Invece tu lo stai abbandonando: fermi la macchina, ti accosti un attimo, lo fai scendere e poi sgommi via. Come il peggiore degli uomini, ma possiamo chiamarti così, certo non sei una bestia come il tuo cane sei molto peggio. Ci sono poi dei figuri dalla faccia tosta più della pietra, che si presentano ingenuamente ai canili e raccontano le bugie più strampalate. Tornando a casa pensano di aver risolto alla grande il problema, rammaricati solo di non poter sistemare così facilmente il nonno o la suocera prima di partire: l'ospizio non li ha voluti e ad abbandonarli per strada non se la sentono proprio.