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ANNOZERO CON LA D'ADDARIO
23,25 - Finale con Vauro. “Il Pdl ritira tutti i suoi esponenti da Anno Zero”. “La famosa escort strategy”. Puntata non esattamente esplosiva come ci si attendeva, sembra davvero incredibile che queste storie siano state raccontate in Rai soltanto oggi, a tre quattro mesi da quando sono state scritte sui giornali. Ora la parola passa alle autorità di vigilanza, alla Rai e alla politica. Di sicuro, non finisce qui.
23,22 - “Io sono l’unica che ha detto la verità. Gli altri hanno raccontato un sacco di menzogne”, dice la D’Addario. Adesso come campa, chiede Belpietro, che lavoro fa? “Sto cercando di seguire il mio progetto e girando per il mondo”, risponde Patrizia. Chi le dà i soldi, dice ancora Belpietro. Vuole ricordare che ora la D’Addario guadagna soldi grazie al mondo dello spettacolo, in seguito all’inchiesta. “C’è più dignità a fare la escort che a millantare di fare l’attrice”, dice ancora Patrizia.
23,17 - Emiliano: “Ma quando è che un presidente dovrebbe dimettersi”, chiede Emiliano alla Montaruli. La Montaruli dice che lui il partito nemmeno ce l’ha. Il dibattito si fa concitato nel finale. “La brutta politica c’è”, dice Porro.
23,12 – La parola alla dirigente giovanile del PdL Augusta Montaruli. “La ribellione la fanno i ragazzi che accettano di stare le notti a lavorare invece di prostituirsi”.
23,07 - Belpietro: “Oggi la D’Addario dice cose diverse da quello che ha sempre detto, il cerchio è completo”. Il direttore di Libero cerca di far capire che la D’Addario non aveva soldi per costruire il residence di cui si parlava. “A me risulta una storia di denunce e controdenunce con un signore che aveva tentato di buttare fuori strada. Ci sono delle cose che non tornano, in questa faccenda”.
23,05 – La D’Addario approfitta della situazione per chiedere “la risposta al suo cantiere” persino al sindaco. Tutto questo casino è scoppiato per un permesso edilizio. “Lei ha detto al cavaliere che era una escort?”, chiede Porro. Santoro ripete la domanda, e D’Addario: “Ma se lo hanno detto anche le altre ragazze che io stasera dovevo rimanere lì… ho passato tutta la notte col presidente. Lo sapevano tutti che ero una escort, mi fate sempre le stesse domande”.
23,01 - Mannarini chiede di essere pagato per l’intervista. “C’ho fatture su fatture di avvocati da pagare”. Poi fa sapere che s’è cambiato la camicia. Vi divertivate alle feste? “No, gli altri si divertivano, noi ci facevamo un culo così. Si sa come vanno queste cose in Sardegna”. Poi la domandona di Santoro: “Il presdelcons sapeva che lei era una escort?”. “Sì che lo sapeva, anche la Montereale lo sapeva”. Poi racconta della sua candidatura. “Per il comune a Bari, Tato Greco mi ha fatto chiamare dal suo ufficio, io ho parlato con lui e mi ha detto che gli faceva molto piacere che mi candidassi. Loro hanno insistito, e io avevo questo progetto e pensavo che questo avrebbe aiutato”.
22,57 – Montereale: “Sì, ho conosciuto Fede per fare la Meteorina. Ho avuto una proposta ma non ho potuto accettarla. Quanto sono signora io?”, dice ridendo. Sembra intendere che ne sa di più di quello che dice. Subito dopo la parola va ad Alessandro Mannarini.
22,52 – Emiliano: “Il presidente del consiglio s’è fatto prendere in giro, nella migliore delle ipotesi, da Tarantini e dalla D’Addario, senza che ci sia nessuno che fermi questo scempio”. Belpietro: “Non abbiamo parlato della corruzione intorno alla giunta pugliese per le vicende della sanità”. Litigano tra di loro, Emiliano dice che Belpietro lo offende: “Tarantini ha smentito le circostanze di cui lei parla”. Più che altro, è poco logico che Giampi non andasse a chiedere aiuto a chi l’aveva fatto inquisire.
22,48 – E’ un mondo che fa schifo, dice Santoro. Ed è pure noioso, potrebbe dirsi ad occhio.
22,38 - “Ci fotografamo a vicenda”, dice ancora la Montereale. Tarantini non ti ha detto che potevi guadagnare di più andandoci a letto? “Sì, sì, mi diceva: stacci che ti farà il regalo”. Non si capisce se parlano di Berlusconi o degli altri invitati, però. Poi ancora Tarantini che si scusa con il presidente. Bernstein sulla libertà di stampa. “Da come la raccontante, è una situazione stalinista e assurda quella della stampa italiana”.
22,35 - Santoro chiama in causa la Latella, ricordando che è quello che diceva Veronica. Latella: “Ma la Montereale si diverte a vedere mezz’ora di filmino su Berlusconi? Tutta la mia solidarietà!”.
22,32 - Rangeri avvelenatissima. “Questo mondo della tv che fa andare le ragazze a casa di Belrusconi per acquisire visibilità”. SAntoro: “Ci descrive l’harem?”. D’Addario: “Venti ragazze che cantavano e ballavano, tutto molto allegro”. Poi, i soliti racconti già sentiti sui giornali.
22,30 – Porro: “Come può essere credibile una persona pagata per venire a casa tua, e che registra le conversazioni e le filma? Per me non è normale la sua credivbilità”. Il sistema si scalda. “Questa signorina non è l’oracolo”, ripete Porro.
22,25 – Belpietro: “La d’Addario ha deciso di sputtanare il presidente del consiglio, anche con il Corriere. Perché si doveva difendere, perché registrava?”. A suo parere, la escort aveva in mente il ricatto dal primo momento, dice Belpietro. Che, quando Santoro gli ricorda che oggi ha incontrato Berlusconi, dice di aver incontrato anche D’Alema. “C’era ricatto?”, dice Michele. “Sì”, – scappa alla D’Addario, che poi spiega: la Montereale ai magistrati ha detto altro. Le due si odiano, noi immaginiamo una lotta nel fango in bikini.
22,22 - “E’ stato molto gentile”, conferma la D’Addario. “Ho registrato per paura, mi hanno impedito di entrare alla conferenza stampa del presidente, io ero candidata e ne avevo diritto”.
22,18 – Parla del suo progetto imprenditoriale, per il quale il padre si era suicidato. Nella seconda serata qualcosa cambia: la Montereale diceva di sapere che doveva rimanere. “Non ero l’unica escort”, precisa Patrizia. E si capisce che ce l’ha con qualcuna delle ragazze che ha parlato con i giornalisti. Che evidentemente ha negato di esercitare quel mestiere. Domanda di Santoro: “Quando lei torna in albergo la marttina dopo e incontra Barbara, era entusiasta davvero dell’incontro con il presidente? “Ero felice solo perché aver colpito il presidente mi avrebbe aiutato nel mio progetto. Lui mi ha detto che mandava due persone a Bari per il mio cantiere. Un aiuto per velocizzare la pratica che Berlusconi voleva darmi”.
22,14 – “Non ero l’unica ragazza che andava a casa del presidente. Quella serata eravamo in tre”. Perché ti hanno portato? “Io quando ho parlato con Giampaolo ci eravamo messi d’accordo per una cena come escort: 2000 euro di cachet, solo per la cena. Non è vero che dovevo rimanere lì per la cena”. Lei non è rimasta e le hanno dimezzato il cachet. Ci tiene a precisarlo: non è una escort facile.
22,13 - Ecco la D’Addario, in collegamento da Bari. Confermi di essere stata ospite invitata e retribuita da Tarantini, e hai passato la notte con Berlusconi? “Sì, confermo tutto”, dice lei, e sono le sue prime parole con le ‘e’ molto aperte.
22, 12 - Su Facebook commentano: “Vai a puttane in Puglia, puglia, puglia”, dice Sprecata nei commenti.
22,06 - Travaglio: “Il mestiere del giornalista è diventato usurante, viste tutte le authority che ci sorvegliano, oltre al governo. E’ giusto che chi scrive il falso su qualcuno paghi. Quel che non è giusto è che si usino le querele come forma di censura. Né Bush né Clinton hanno mai denunciato un giornalista”. Elenca danni e risarcimenti a cui può andare contro un giornalista. In America si rischia condanna solo se si scrive con malizia o con noncuranza spericolata nei confronti della realtà. “In Italia è una pacchia”.
22.05 - swampthing: è come seguire le partite di calcio sul sito della gazzetta
me: io sono più bravo di quelli della gazzetta!1!
22,04 – Tra poco c’è la D’Addario, non sto più nella pelle!1!uno!1undici.
22,01 – Belpietro: “Io più che a D’Avanzo credo al procuratore capo di Bari, che ha detto che non ci sono risvolti penali”. Porro è sulla stessa linea: “L’assessore alla sanità ha due aziende che forniscono protesi inesistenti, e parliamo di escort?”. Pubblicità, poi arriveranno Travaglio e la D’Addario.
21,55 – Bernstein spiega che per la storia c’è, e va raccontata. Non dà un giudizio definitivo perché non conosce le carte, ma le maggiori restrizioni sul buon giornalismo tendono ad essere autoimposte. “Non facciamo un lavoro responsabili a causa delle autorestrizioni. Non so abbastanza della situazione italiana, ma so che Berlusconi e il suo entourage hanno cercato di sopprimere l’informazione”.
21,50 – C’è Maria Latella. E’ ufficiale. Lamenta la censura per il suo libro “Tendenza Veronica”, che è stato a suo dire citato mai dal servizio pubblico. “Mi ha colpito la cifra: 500 euro, lo stipendio di uno stagista di un mese”. La Latella dice di saperlo per esperienza diretta. ‘Nnamo bene. “Le stagiste sono carine come quella lì”, dice la Latella. Arriva Carl Bernstein, premio pulitzer per il giornalismo. E’ il cronista del Watergate.
21,47 – Norma Rangeri del Manifesto. Cita Bertolaso. Belpietro: “Queste ragazze lo facevano – prostituirsi – precedentemente”. Rangeri: “Con i politici locali”. Belpietro: “E con tanti altri”.
21,42 - C’è anche Nicola Porro, ottimo vicedirettore del Giornale. Santoro dice che a livello nazionale era un po’ “Protezione civile”, dice metaforicamente. Ma mica tanto.
21,37 – Montereale libera!
21,35 - Il sindaco Emiliano, al suo primo intervento. Parla dei permessi a costruire, del sistema di corruzione nella sanità e così via. Il suo intervento è severo ma compito. Tutti però pensano: dove sta la D’Addario? Mi sa che c’è Conchita. Travaglio se la ride. Emiliani conferma di aver provato a portare via D’Alema nella famosa cena con Tarantini. Travaglio muore dal ridere. D’Alema a casa un po’ meno. Belpietro: “Quando lei si è imbattuto in Tarantini, lo fece condannare?”. Emiliano: “No, perché l’aggravante di mafia non c’era, il numero di intercettazioni in 18 mesi non è stato nemmeno tutto sbobinato. Ho separato il processo e rimesso il fascicolo alla magistratura ordinaria”.
21, 30 – Belpietro: “Si vedono delle cose abbastanza incredibili. Ascoltare queste testimonianze suscita disgusto, così come immaginare quello che è accaduto. Ad esempio, la sanità, con quelle protesi impiantate. Nelle intercettazioni si racconta del tentativo di convincere medici a recarsi al Policlinico di Bari per farsi visitare e farsi mettere protesi che non servivano. Di fronte a queste vicende, la questione sessuale mi sembra un dettaglio”.
21,29 – La Montereale comunque è da applausi, qualunque cosa abbia fatto.
21,19 - Il servizio prosegue descrivendo il “sistema Tarantini”. Molto ben fatto. Technohospital e Global System, le due aziende di Tarantini, con le protesi in bella mostra e l’adesivo dell’assistenza sanitaria. “Vorrei dedicarmi altre cose”, dice Tarantini alla giornalista. Torna Terry, che racconta la festa col Presidente: “C’erano lui, Gianpaolo e altri 4-5 uomini. C’era qualche persona riconoscibile, persone note a tutti. Si canta, si balla con Apicella. Abbiamo anche visto dei video con lo slogan ‘Meno male che Silvio c’è”, abbiamo parlato del caso Alitalia, ascoltato barzellette”. Tocca a Barbara Montereale: “Ero abituata a stare con ospiti importanti, ho semplicemente fatto la serata: 1000 euro per una cena a casa di Berlusconi. La festa era all’Hotel de Lussy”.
21,15 - E adesso Annozero può cominciare, dice Michele come se ci desse il benvenuto nella fossa dei leoni. Tarantini “non rilascia dichiarazioni, oggi”, dice al giornalista di Santoro che comincia a raccontare la sua storia. Terry De Nicolò: “Tante belle ragazze. A chi non piace circondarsene? Era molto gentile e generoso, quando gli ho parlato dei miei problemi mi ha aiutato presentandomi un politico che poteva aiutarmi. Era Frisullo (PD), all’epoca vice presidente della Regione Puglia. Abbiamo parlato del più e del meno, siamo rimasti da soli e abbiamo appunto…”. Tarantini ti aveva detto di andarci a letto? “Lo aveva fatto intuire, mi ha pagato 500 euro”.
21, 12 – “Le reti Rai non possono criticare il governo perché sarebbe disdicevole per il servizio pubblico. La7 non la critica perché c’è il problema dei telefoni. Mediaset è sua. A questo punto la faccio io una domanda all’Agcom: come si garantisce il contraddittorio in questo paese?”, chiude Santoro. Pubblicità
21, 08 - Santoro parla già da due minuti. “Se non invito la D’Addario, come posso parlare di mafia o di disoccupazione? E poi, Travaglio, che faccio? Lo scarico o devo insistere per il suo contratto? “. Poi fa sentire il mitico Minzolini che nel suo editoriale del tg1 in cui spiegava perché non parlava dello scandalo escort di Bari. “Il privato di un politico è pubblico”, scriveva il Minzo nel 1994, dicendo che se ci si fosse occupati di più del privato dei politici, Tangentopoli sarebbe scoppiata prima.
21,06 – “Non rumoreggiate”, chiede Santoro al pubblico. Rivelando poi di aver ricevuto un parere dell’ufficio legale della Rai che diceva che la D’Addario non dovrebbe partecipare. “Non ho ricevuto indicazioni in merito”, dice l’ufficio legale
21,05 – Si comincia! La sigla è sempre la solita. “You can leave your hat on” di Joe Cocker era stata proposta, ma Travaglio l’ha bocciata.
20,59 – Demenziale il tentativo dei legali di Tarantini di mandare all’aria la trasmissione. A testimoniare le malafede di Santoro, secondo i due legulei, sarebbe il fatto che Travaglio ha letto “ampi stralci” del verbale di Tarantini. Peccato che quegli ampi stralci fossero stati pubblicati qualche giorno prima dal Corriere. Nell’occasione, i due avvocati non si lamentarono però. Dite la verità, voi due: avete preso l’abilitazione in Calabria come la Gelmini, vero?
20,50 – Su Sky, Rai2 si vede. E se proprio stasera oscurassero il serale, come per le partite di Champion’s League?
20,43 - Dicono dalla regia che persino negli uffici oggi si diceva che si sarebbe scelta RaiDue invece di vedere il Dottor House. Se la Rai non decide entro 10 minuti di mandare tutto sul digitale terrestre e contemporaneamente, resettare le macchine, stasera si ride.
20,39 - La tensione è già palpabile. La D’Addario ci sarà: dall’Ansa: Il contratto a titolo gratuito per la presenza di Patrizia D’Addario stasera ad Annozero ha avuto il via libera delle strutture competenti quindi, salvo altri imprevisti, per l’azienda sarà ospite di Michele Santoro. Però al conduttore del programma sarebbe anche stato recapitato un parere dell’ufficio legale di Viale Mazzini chiesto dalla direzione di Raidue. Il parere non puo, ovviamente, in alcun modo bloccare preventivamente la messa in onda della puntata di stasera. Nel documento, che avrebbe creato grande agitazione nella redazione, si spiegherebbero le eventuali conseguenze legali a cui potrebbe andare incontro il programma per aver ospitata la D’Addario in quanto protagonista di una vicenda giudiziaria ancora in corso. Pende infatti tra l’altro sul programma la diffida chiesta all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da parte di Giampaolo Tarantini, che avrebbe voluto bloccare la puntata.
La liberatoria per la presenza a titolo gratuito di Patrizia D’Addario stasera ad Annozero ha avuto il via libera delle strutture competenti quindi, salvo altri imprevisti, per l’azienda sarà ospite di Michele Santoro. Però al conduttore del programma sarebbe anche stato recapitato un parere dell’ufficio legale di Viale Mazzini chiesto dalla direzione di Raidue. Il parere non può, ovviamente, in alcun modo bloccare preventivamente la messa in onda della puntata di stasera. Nel documento, che avrebbe creato grande agitazione nella redazione, si spiegherebbero le eventuali conseguenze legali a cui potrebbe andare incontro il programma per aver ospitata la D’Addario in quanto protagonista di una vicenda giudiziaria ancora in corso. Pende infatti tra l’altro sul programma la diffida chiesta all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni da parte di Giampaolo Tarantini, che avrebbe voluto bloccare la puntata.
20,21 – Inviato alle 18.39 di giovedì – denis: SE LA DADDARIO NO NVIENE SARA’ COSTRETTA A TOCCARSI
20,19 – Il titolo della puntata è “No Giampy, no party”. Difficile dargli torto.
20,18 – Si comincia col giallo: Roma, 1 ott. (Adnkronos) – E’ in forse la presenza di Patrizia D’Addario nella puntata di stasera di ‘Annozero’. A quanto apprende l’ADNKRONOS ci sarebbe un parere dell’ufficio legale della Rai contrario alla presenza della donna barese in collegamento in diretta col programma di Santoro. Non e’ chiaro a questo punto se sia a rischia anche la messa in onda del programma, sulla quale fino a qualche minuto fa non c’era alcun dubbio.
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Anno Zero, Silvio ordina: “C’è la D’Addario, non andate”
Berlusconi è tranquillissimo. L’ha detto baldanzosamente a SkyTg24 ieri mattina, dichiarando cheMichele Santoro ed Anno Zero, oltre a Serena Dandini, “portano voti al centrodestra”. L’ha ribadito nei fatti,ordinando ai suoi parlamentari e ai rappresentanti della maggioranza di non accettare invita alla puntata di oggi, alla quale sembra che presenzierà nientepopodimenoché Patrizia D’Addario, la escort barese che ha raccontato – e dimostrato con contributi video e audio – di essere andata a letto con il premier, convinto però, a quanto dice lui, che la signora fosse rimasta abbagliata dal suo fascino.
Si sa, Silvio è fatto così. E’ democratico dentro. A dare il via ai forfait era stata Flavia Perina, deputata PdL, nel pomeriggio: “Avevo dato la mia disponibilità di massima a partecipare alla puntata di domani di Annozero, che mi era stata presentata - diceva la parlamentare, direttore del Secolo d’Italia – come dedicata al sistema Tarantini e al rapporto tra il potere e le donne. L’annuncio della presenza in studio della signora D’Addario mi ha costretto a declinare l’invito, con la convinzione che una trasmissione così congegnata rischi di risolversi nella ricerca di facili effetti scandalistici. Ho troppo rispetto per la politica, e per il tema della dignità della donna, per affidarla a un confronto di questo tipo“. La Perina, in poche parole, ha detto che non le va di sedersi nello stesso studio con una prostituta, evidentemente. Ha troppo rispetto per il ruolo delle donne, dice, per stare nella stessa stanza con una che vende il suo corpo. Chissà se con quello che lo acquista ha la stessa sensibilità. In serata, La Russa ha smentito: “Non c’è nessun ordine di scuderia, ognuno si confronta con la propria coscienza. Anche se apprezzo la scelta della Perina. Non ci sarei andato – ha sottolineato il ministro della difesa – per il tema, che non mi interessa, a prescindere dalle presenze» in studio“. E anche perché in questo periodo, Ignazio si sta giocando un ruolo nel futuro Popolo delle Libertà, e sul suo nome proprio Fini è diventato piuttosto freddino. Quindi, meglio stare allineati e coperti.
Il sottosegretario alle Tlc Paolo Romani dice invece di dare “giudizi complessivi e non conosco il programma di domani sera. Leggo dalle agenzie di stampa che Patrizia D’Addario sarà ospite di Santoro: ci sarà il solito problema di verificare se un programma di questo tipo, con questo tipo di presenze e di interventi, sia compatibile con il servizio pubblico“. Non a caso la butta sul rispetto del regolamento, Romani: è una motivazione per la quale Annozero è già finito sotto la lente del governo, in particolare per quel “disvalore delle istituzioni” percepito dal pubblico, spiega Romani inVigilanza, già costato alla Rai una diffida dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni dopo i casi di Grillo e Travaglio (e le rispettive critiche al Capo dello Stato Napolitano e al presidente delSenato Schifani). L’8 ottobre avrà luogo il famoso incontro con i vertici Rai al ministero delloSviluppo, dove Scajola affila le armi. Intanto, oggi ci sarà il consiglio di amministrazione si saprà cosa ha risposto l’AgCom a Masi sul caso Travaglio: un documento nel quale, ha detto ieriRomani in Vigilanza, l’organismo di garanzia chiarisce che le regole richiamate nella diffida – e la conseguente possibile sanzione fino al 3% del fatturato in caso di reiterata violazione degli obblighi di servizio pubblico – “vincolano l’intera programmazione Rai“. Quindi: boicottaggio dei rappresentanti del governo alla trasmissione; richiami alla sacralità del servizio pubblico (di solito li fanno quelli “di sinistra”, ma si vede che stavolta fa gioco); lo spauracchio dell’AgCom come extrema ratio, con tanto di supermulta minacciata. Tutto questo per una trasmissione televisiva che ospita una ex prostituta. E se Santoro organizzasse un’orgia, che succederebbe allora?
(vignetta di Bucchi)
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Berlusconi: 1.000 euro a notte: tutti i nomi di Tarantini e il metodo Carfagna
Giordano Bruno Guerri sul Giornale di oggi scrive: da Gesù in poi la storia insegna che andare controcorrente fa progredire la civiltà. Vero, verissimo. Il contrario di conformismo, indifferenza, dormiveglia - habitat in cui gli italiani sono cresciuti nelle ultime decadi (la prova provata dell'esistenza di questo humus è trasversale, dal cinema alla politica).
Politica. Da maggio Repubblica ed Espresso hanno tentato invano di destabilizzare la maggioranza con lo scandalo escort. Tutto iniziò a Casoria e seguì nel registratore di Patrizia D'Addario, meretrice ad hoc a Palazzo Grazioli e dintorni. I giornali attovagliano le guerre di carta (dei tribunali) che in edicola tirano: Il Giornale lascia Boffo e strozza Antonio Di Pietro mentre Il Corriere non molla la presa sullo scandalo dell'estate. Ovvero:
Due pagine piene di dichiarazioni in cui rientra anche Sandro Frisullo, ex vicepresidente della Regione Puglia, allietato dalle ragazze portate dall'abile Giampaolo Tarantini. Ma siamo chiari: conta di più la morale privata (che è pubblica) di un Presidente del Consiglio o di un ex vicepresidente di una Regione italiana? Suvvia, è chiaro.
**La morale privata diviene pubblica perché il sesso comprato del Presidente è istigazione alla prostituzione, il viatico per concludere affari, un criterio di selezione dei volti da presentare nelle liste elettorali, una manifestazione di potere assoluto come ha ben spiegato Stefania Ariosto.
Ebbene, i nomi che compaiono nell'inchiesta sono tanti. Vi riportiamo alcuni stralci salienti del pezzo a pagina 10 del Corriere firmato da Angela Balenzano e Fiorenza Sarzanini basato sulle testimonianze di Tarantini messe a verbale:
Per oltre cinque mesi, da settembre 2008 alla fine di gennaio scorso, l'imprenditore pugliese ha reclutato italiane e straniere per allietare cene e incontri nelle residenze del Presidente del Consiglio.
Alcuni nomi delle convenute: oltre a Patrizia D'Addario, compaiono Terry De Nicolò (retribuita anticipatamente per prestazione sessuale di cui non si ha conferma); Vanessa Di Meglio (prestazioni sessuali con Berlusconi il 5 settembre e l'8 ottobre 2008); Sonia Carpendone e Roberta Nigro (Tarantini non ricorda se si siano fermate a Palazzo Grazioli); Barbara Guerra e Ioana Visan (alle due fu corrisposta una somma di denaro per l'eventualità che potessero avere un rapporto sessuale col premier. Di certo si fermarono a casa sua); Manuela Arcuri (non retribuita. Tarantini esclude svolgesse attività di prostituzione come Luciana Francioli, Francesca Lana, Stella Maria Novarino); Karen e Niang Kardiatou (preventivamente retribuite con 1.000 euro per eventuale prestazione sessuale); Camilla Coerdiro Charao (valletta di Scorie retribuita per prestazione sessuale).
Giampaolo Tarantini poi specifica candido: "Voglio infine precisare che il ricorso alle prostitute e alla cocaina si inserisce in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della Pubblica Amministrazione perché ho pensato in questi anni che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella società".
La situazione è chiara insomma, cristallina. Ma il tentativo di sparigliare le carte è sempre in agguato. Un esempio recente: ieri Mara Carfagna, ministro delle Pari Opportunità che per uno strano scherzo del destino (o meglio dei consolidati ma taciti criteri di selezione del sistema italiaco) passa da Magalli al Consiglio dei Ministri ha osservato:
La violenza contro le donne «è un problema in Italia»; gli abusi sul sesso femminile dovranno essere equiparati alla violazione dei diritti umani; allo studio un piano per migliorare e aiutare la conciliazione dei tempi di lavoro per le donne. La «cultura machista in Italia c'è ma va combattuta» (a Radio Anch'io)
Fumo negli occhi. Grandi temi, sensibilità di facciata per proteggere l'immagine mentre continuano i festini con le prostitute del Presidente che ha deciso di chiamarla dal tubo catodico al foro politico. La situazione è ridicola.
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PATRIZIA D'ADDARIO AL FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA 2009 VIDEO
La protagonista del sexy-scandalo di Palazzo Grazioli è approdata alla Mostra. Una volta sbarcata, si è diretta verso la terrazza dell'Excelsior, seguita da un codazzo di media e curiosi, concedendosi poi una passeggiata sulla spiaggia del noto albergo del Lido non trascurando la discesa da diva dalla scalinata che dalla terrazza scende sul mare. "Sono felicissima di essere qui a Venezia", ha ripetuto più volte la D'Addario. Secondo indiscrezioni, la D'Addario sarebbe al Lido per un'intervista.
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La D'Addario sbarca a Venezia
Penso che un titolo di post o di articolo come questo sarà incomprensibile ailla maggior parte di coloro che vivono al di fuori del Paese più pazzao del mondo... più del Brasile.
Le cause della promozione della D'Addario al jet set culturale, dopo altre culture e altri jet, sono forse da ricercarsi in un clima di ringraziamento (un Thanksgiving Venise Day) da parte di certa sinistra che vuole continuare a vincere e fare soldi, anche se non vince più nella società, ma solo nei media mainstream. La D'Addario in effetti ha fornito un atout mica da ridere, che forse fu preparato a tavolino non solo da lei. Se così fosse, se lei fosse davvero una "escort", allora sarebbe stato normale premiarla con una sfilata a Venezia in pompa magna. Si sottolinei questo: se la D'Addario non fosse stata gradita al "popolo" della sinistra (cioé all'aristocrazia rossa), avremmo assistito a una tremenda persecuzione della medesima, con fischi e monetine. Metti che, invece di lei, fosse capitata a Venezia una Letizia Moratti...
Metti che l'Italia ricordasse la vicenda del portavoce del precedente presidente del Consiglio, beccato da un collaboratore di Fabrizio Corona a "chiedere informazioni" a un viado. Metti che l'Italia possa ricordare le mille perquisizioni , denunce, arresti e gli anatemi lanciati dopo quel fatale momento contro lo stesso Corona, e capire che dentro lo Stivale non ci sono santi né navigatori, ma solo puzze e mezze calzette.
Vedi allora se non ho ragione nel sostenere che il Vaticano culturalmediatico italiano ha molti papi e cardinali, ma tutti rigorosamente vestiti di rosso appena stinto...
Ma la dà Dario o la dà la D'Addario?
Così recita un nuovo tipo di scioglilingua, di moda dalle mie parti a inizio estate.
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PATRIZIA D'ADDARIO PASSEGGIA A BARI
Ormai è una star a tutti gli effetti, fotografata, seguita, intervistata, invitata a party organizzati in suo onore… Lei è Patrizia D’Addario, la escort più famosa del pianeta in questa calda estate, resa ancor più rovente
dalle registrazioni telefoniche a luci rosse con l’amico importante. E’ appena tornata da Parigi, dove ha raccolto parecchi consensi nella discoteca Il Globo che ha organizzato solo per lei la serata a tema dal titolo ‘I Love Silvio’. Come ha detto lei stessa, in Italia è difficile lavorare, ma ciò non significa che la sua popolarità sia destinata a scemare. Il suo nome fa pur sempre notizia ed anche una passeggiata nella sua Bari può diventare motivo di interesse per i paparazzi che ne seguono ogni mossa.
E allora gustatevi la sua sfilata sul lungomare barese, sorridente come non mai e felice per aver raggiunto il proprio scopo. Voleva un quarto d’ora di celebrità...
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BERLUSCONI D'ADDARIO story
Il problema Berlusconi - D'Addario non è solo il fatto di andare a letto
con donne a pagamento (questo dimostra come il premier valuta le donne), ma il continuo mentire da parte sua e da tutti i suoi che stanno al governo. Ricordatevi che la signora Veronica Lario l'ha mollato, avrà scoperto che uomo di pochi principi è Berlusconi.
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