Guadagna con Be Ruby ..... NON è un VIRUS è 100%SICURO BeRuby
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  • ANTICIPO SERIE A NAPOLI - UDINESE 0-0

    NAPOLI, 19 settembre 2009 - Gran ritmo, tante occasioni, ma anche molta confusione. Finisce 0-0 fra Napoli e Udinese il primo anticipo della quarta giornata di campionato, con la squadra di Donadoni più pericolosa, soprattutto nella prima parte del match, ma quella di Marino che può recriminare per un gol di Di Natale, apparso regolare ma annullato per fuorigioco.

    in campo — Rispetto alle formazioni annunciate, Donadoni schiera Rinaudo al centro della difesa al posto di Fabio Cannavaro, mentre sulla fascia destra c'è Zuniga per Maggio. Marino conferma l'undici annunciato: in difesa Zapata a destra, con Domizzi centrale al posto di Felipe; a centrocampo confermato Isla sulla destra, con Inler dalla parte opposta e D'Agostino in regia.

    napoli aggressivo — Se il calcio fosse il pugilato, nel primo tempo il Napoli meriterebbe la vittoria ai punti: più aggressivo, veloce e pericoloso, anche se poco preciso in fase conclusiva. La squadra di Donadoni va vicina al gol già all'8': Zuniga di tacco smarca Lavezzi sulla destra, l'argentino scappa via a Lukovic, va sul fondo e mette al centro, Hamsik è ben piazzato per la deviazione vincente sottoporta ma con una zampata Coda devia la palla in calcio d'angolo. Il Napoli ha un piglio diverso, Lavezzi svaria su tutto il fronte offensivo diventando imprendibile per la difesa friulana, anche se Donadoni lo vorrebbe più vicino alla porta. In mezzo Isla, D'Agostino e Inler faticano a frenare le iniziative del centrocampo napoletano, mentre il tridente bianconero è completamente isolato. Ottima fino alla tre quarti, la squadra di Donadoni però cerca poco gli inserimenti in profondità degli attaccanti, insistendo nella soluzione dalla lunga distanza, quasi mai precisa. Al 23' calcio d'angolo corto, palla a Cigarini che mette al centro, Rinaudo si inserisce bene e, lasciato solo, colpisce di testa, mandando però fuori sulla destra di Handanovic. Un minuto dopo l'Udinese si affaccia per la prima volta dalle parti di De Sanctis: Di Natale pesca in profondità Pepe, gran destro dal limite a incrociare dell'attaccante esterno, con il portiere bravo a deviare in calcio d'angolo. Al 28' grande occasione per il Napoli: Zapata cerca l'anticipo su Lavezzi ma sbaglia i tempi e l'argentino se ne va sulla sinistra, arrivato sul fondo mette al centro per un solissimo Zuniga che calcia di destro a botta sicura, Lukovic salva la porta dell'Udinese deviando con il corpo in angolo. E' sempre Napoli: al 29' calcio di punizione da posizione centrale, pochi metri fuori dall'area, Datolo con il suo sinistro aggira bene la barriera ma la traiettoria è troppo centrale e Handanovic blocca in due tempi. Gli attaccanti dell'Udinese ricevono poca assistenza e allora cercano di fare tutto da soli: al 35' Floro Flores riceve palla sulla tra quarti, si gira velocemente e ci prova di prima intenzione, ma De Sanctis non si fa sorprendere. L'Udinese fatica e allora solo i calci piazzati creano i brividi alla difesa napoletana. Su uno di questi, al 39', i friulani si porterebbero anche in vantaggio, se l'arbitro non annullasse per un dubbio fuorigioco: calcio d'angolo, Floro Flores spizza di testa verso il centro dell'area, Santacroce nel tentativo di spazzare svirgola verso Di Natale, che da due passi mette dentro. Saccani annulla su una segnalazione di fuorigioco del guardalinee che, probabilmente coperto, non ha visto che l'attaccante dell'Udinese è stato "servito" da Santacroce e non da un giocatore della squadra friulana.

    concitato finale — In avvio di ripresa sembra un'altra Udinese: dopo pochi secondi D'Agostino su calcio di punizione da sinistra pesca Floro Flores nel lato opposto dell'area, l'attaccante si allunga e tocca di destro, ma il pallone è alto. Ma la confusione si impossessa presto delle due squadre, che si allungano troppo, complice anche il caldo, diventano imprecise in fase di impostazione e al momento dell'ultimo passaggio. Imprecise anche nel liberare in fase difensiva: come al 18', quando Lukovic sbaglia un facile rinvio, la palla finisce a Zuniga che tocca a centro area per Quagliarella, bravo ad evitare Handanovic ma pessimo al tiro, altissimo, da posizione invitante. Al 20' Marino è costretto a mischiare le carte: Zapata si fa male (contrattura), al suo posto entra Lodi, che si piazza a centrocampo, con Isla che retrocede sulla destra della difesa. Fra il 23' e il 24' il Napoli ci prova due volte: prima con una punizione di Cigarini, che scalda le mani ad Handanovic, poi con una palla in profondità di Datolo per Lavezzi, che si ferma pensando di essere in fuorigioco, con il portiere che gli piomba addosso strappandogli la palla dai piedi. Donadoni le prova tutte: fuori un difensore, Santacroce, e dentro la terza punta, Hoffer. Al 33' un altro erroraccio difensivo per poco non manda in gol l'Udinese: Datolo sbaglia un disimpegno nella propria area e si fa rubare la palla da Sanchez, che tocca al centro per Di Natale, ma la conclusione di quest'ultimo è deviata da De Sanctis. Salta tutto: schemi e marcature non contano più nel concitato finale. Al 38' Lavezzi fugge velocissimo sulla sinistra, entra in area e calcia addosso ad Handanovic, sulla ribattuta Hamsik è solo ma da buona posizione calcia altissimo. Nel finale tanta confusione e rapidi cambi di fronte, ma anche pochissima lucidità sotto porta per sbloccare il risultato.

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  • Napoli, per paura dell'influenza A bloccati centinaia di bus: caos e proteste
    Gli autisti dell' Anm (Azienda napoletana trasporti) del deposito di via Nazionale delle Puglie hanno bloccato stamattina l'uscita degli autobus per chiedere la pulizia dei mezzi contro i rischi di contagio da virus N1H1. La protesta è stata indetta dal sindacato Faisa-Cisal. La direzione dell' Anm ha convocato il sindacato ad horas per affrontare il problema.
    Il deposito di via Nazionale delle Puglie è il più grande della città e ospita 250 autobus, che coprono 40 linee.
    Pesanti le ripercussioni della protesta. Piazza Garibaldi, uno dei capolinea principale dell'Anm, è deserta. Un cartello scritto a mano, appeso ad uno dei gabbiotti del personale Anm, avverte che a causa di una agitazione interna ci saranno disservizi.

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  • INFLUENZA A: primo decesso in Italia: è morto il 51enne ricoverato a Napoli
    Si è fermato a mezzanotte il cuore di D.G., l'uomo di 51 anni, colpito dal virus dell'influenza A, da alcuni giorni ricoverato in gravissime condizioni nell'ospedale Cotugno di Napoli. Si tratta della prima vittima in Italia, anche se, rassicurano i medici, il virus è responsabile solo in parte del decesso che è stato determinato, principalmente, dalle malattie che da diverso tempo affliggevano il paziente.

    L'uomo, che abitava con l'anziana madre nel quartiere Secondigliano, era un soggetto oligofrenico, soffriva infatti da tempo di miocardiopatia dilatativa e di una forma molto grave di diabete. Patologie gravi alle quali si era aggiunta una insufficienza renale e di una sepsi da stafilococco aureo, oltre al virus delll'influenza A.

    Le condizioni sono precipitate verso le ore 23 della scorsa serata. In breve tempo i medici hanno preso atto di un rallentamento del battito del cuore, finchè non è subentrata la fibrillazione e, infine, l'arresto del battito. Resta da chiarire ora come l'uomo abbia contratto la malattia dato che, a causa delle tante patologie da cui è affetto, non è mai stato all'estero ma solo trasferito da un ospedale all'altro.

    Nel frattempo migliorano le condizioni del 24 enne di Parma ricoverato al San Gerardo di Monza che ha sconfitto il virus dell'influenza A. Il giovane rimane però sotto stretta osservazione e le sua condizioni gravi, a causa di un'infezione polmonare causata da un batterio.

    In Italia la diffusione del virus, che avrà il picco fra il 18 dicembre e il 18 gennaio, resta non preoccupante. Per i ricercatori delle multinazionali intanto, è una lotta contro il tempo per mettere a punto il vaccino prima del picco di contagio. A battere tutti sul tempo è la cinese Sinovac, che ha dato il via libera al primo vaccino monodose.

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  • LA LINGUA NAPOLETANA
    Un lingua è un mezzo di comunicazione storicamente determinato da un lessico, un sistema fonetico, grammatica, sintassi e stile letterario. La lingua ufficiale di Napoli era il greco fino al Medioevo. Nel Seicento fiorì una della stagioni maggiori della letteratura napoletana, a livello europeo, con Lo cunto dei li cunti e Lo trattenimiento de li peccerille, di Gianbattista Basile.

    da Isabella, Napoli

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  • La Terra dei Fuochi - 17 Gennaio 2009 - Ecco cosa finisce sulle nostre tavole, non solo pesticidi !!

    Qui siamo in località Ponte Riccio, via Cupa Vecchia trav. SP1 Circumvallazione Esterna di Napoli Giugliano in Campania (NA) | 17 Gennaio 2009 | ore 12 - SIAMO ORAMAI ESAUSTI E VISTO CHE NESSUNO SI SCANDALIZZA, NON CI RESTA ALTRO CHE FARE UMORISMO DI QUESTO SCEMPIO CHE STIAMO VIVENDO.

    Vi presentiamo una CONCIMAZIONE a DIOSSINA di campi coltivati a Broccoletti di produzione nostrana. Un sapore inconfondibile e una qualità che di sicuro stimolerà il vostro sistema immunitario.

    E' MAI POSSIBILE CHE LA MAGISTRATURA NON INTERVIENE ???

    La risposta datela voi ...

    I luoghi son sempre gli stessi. Quì siamo tra Auchan Giugliano, la Zona ASI e il comune di Qualiano.

    Mentre a Napoli si inaugura l'Anno Giudiziario e si sentono sempre i soliti proclami ... Quì, la Giustizia resta un puro MIRAGGIO !!!

    COSA STA ACCADENDO IN QUESTO TERRENO??

    A molti mesi di tempo dalle numerose denunce fatte, la domanda di giustizia dei cittadini resta inevasa. W la Repubblica, W lo Stato di Diritto, W La Costituzione e W l'Italia ... dove i processi e la giustizia sono più lenti che in AFRICA !!! (a dirlo è il Primo presidente della Corte di Cassazione - Carbone)

    Come mai a Napoli ci sono sempre troppe polveri sottili??

    A cosa serve bloccare il traffico (ZTL) e lasciare che accada tutto ciò ?!?!

    Da anni sentiamo parlare "maggiormente" di Discariche e Inceneritori. Come se fossero gli unici problemi di quest'emergenza rifiuti scellerata e voluta.
    Dopo numerosi mesi d'impegno in prima linea, alla luce dei fatti, riteniamo che nessuno abbia "la reale percezione" dei danni che stiamo subendo. E già da molti anni.
    Danni che vanno oltre i confini di cave e discariche, o di inceneritori che verranno. Danni che si sommano nei "piccoli" gesti criminali che quotidianamente si consumano nel silenzio e sotto gli occhi di tutti. Ovunque nella nostra Regione. Non basta guardare ai grandi scempi ambientali, perchè - paradossalmente - la somma di quelli piccoli risulta essere, secondo un nostro modesto parere, di gran lunga più grave.
    Questo video ne è l'ennesima prova.
    Ora proviamo a immaginare e collegare ciò che accade e pensiamo a quello che mangiamo e respiriamo da almeno 15 anni. Vengono i brividi !
    Ecco perchè il motivo del nostro slogan provocatorio: altroché inceneritori !!!
    In questi mesi di movimenti civili e democratici d'opposizione a queste scelte si sono ottenute molte vittorie. Ma soprattutto tantissime sconfitte, e prese per i fondelli.
    E' nostro compito fare autocritica e cambiare sia il modo di organizzarsi e di agire. Non possiamo permetterci ulteriori passi falsi. L'opinione pubblica si sta allontanando da tutto ciò.
    E' tutto merito della politica ? Che responsabilità abbiamo riguardo a questo fenomeno ?
    Facciamo autocritica e contribuiamo insieme a informare tutti nel miglior modo possibile.
    Altrimenti, quello che ci diciamo sia di persona e nelle piazze, resta solo pura e semplice ipocrisia.

    GIA DA ANNI STIAMO SEGNALANDO QUESTA SITUAZIONE A TUTTA ITALIA ma IN POCHI CI ASCOLTANO.

    AIUTATECI ANCHE VOI ... SEGNALATE QUESTI VIDEO A
    CHI RITENETE PIU' OPPORTUNO.

    DI SEGUITO RIPORTO LE INFO DI "STRISCIA LA NOTIZIA" PIU' VOLTE SOLLECITATA:

    Numero verde SOS Gabibbo : 800 055 077
    Fax: 02 21023666

    Indirizzi E-mail: gabibbo@mediaset.it
    Indirizzo: Striscia la notizia - Palazzo dei Cigni - 20090 Milano Due - Segrate - Mi

    DENUNCIAMO CONTINUI INCENDI DI RIFIUTI SPECIALI.

    RIFIUTI CHE ANDREBBERO SMALTITI CON ALTI COSTI INVECE VENGONO BRUCIATI DA UNA MANOVALANZA CRIMINALE.

    ECCO DOVE FINISCE LA PRODUZIONE A NERO DELLA NOSTRA SOCIETA' !!!

    PERCHE' VIENE SMALTITO COSI' ?

    VERGOGNA !

    MEGLIO MORIRSI DI FAME CHE VIVERE AMMALATI.

    CI STANNO AVVELENANDO !!

    Non lasciarci soli. Aiutaci a diffondere quanto accade, indisturbato, proprio sotto i nostri occhi.

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  • SPAZZATURA

    Per il problema dei rifiuti in Campania la battuta di Totti era stata: "eh basta con sti rifiuti! Li pijate e li buttate via no?" Berlusconi lo ha fatto davvero. Buttandoli da un'altra parte.


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BeRuby
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