Visualizzazione post con etichetta moore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta moore. Mostra tutti i post
-
Festival di Venezia 2009 lunedì 7: ieri applausi per Moore e Leone d’oro a Lasseter, oggi Stone e Soderbergh
Ieri due grandi avvenimenti hanno segnato la quinta giornata della Mostra di Venezia, il primo era l’attesa proiezione del documentario di Michael Moore Capitalism: a love story, accolto con grande entusiasmo dalla stampa, ha lasciato un segno indelebile negli spettatori del Lido con la sua lucida e e spietata cronaca della crisi economica americana.
Cinque anni fa-spiega il regista- il mio modo i vedere il mondo era una minoranza negli USA, ora con Obama è tutto cambiato e c’è tanta speranza.
Altro grande momento ieri per il cinema americano, e per il sodalizio Disney/Pixar, quando il regista George Lucas ha premiato John Lasseter e il suo team creativo con un Leone d’oro alla carriera per lo strabiliante lavoro svolto negli ultimi anni.
Durante la cerimonia di premiazione proiettati dieci minuti del nuovo film Disney La prinvipessa e il ranocchio, un ritorno all’animazione tradizionale e quarantanovesima sfida per lo studio americano.
La tecnologia-afferma Lasseter-non crea i film, le persone lo fanno. Non sei un animatore solo perchè sai spostare un ogeattto da un punto A ad un punto B. Sei qualcuno che da vita ad un personaggio: una cosa che i software e la tecnologia non possono fare.
Il nuovo cinema italiano da ancora grandi soddisfazioni, ieri la proiezione di Good morning Aman, opera prima del regista romano Claudio Noce è stata accolta con un lungo e caloroso applauso, Noce racconta una Roma multietnica e l’amicizia tra un sofferto Mastrandrea e l’esordiente italo-somalo Said Sabrie.
Oggi due pezzi da novanta al Lido, entrambi fuori concorso, si tratta del regista Oliver Stone che porta al lido il suo documentario sul leader Hugo Chavez, South of the border, oggi nel pomeriggio per la proiezione previsto l’arrivo del presidente venezuelano, e l’attesa anteprima dell’ultimo lavoro di Soderbergh, The informant.
-
Festival di Venezia 2009 domenica 6: ieri standing ovation per Cosmonauta, oggi l’atteso Capitalism: a love story
Il Festival di Venezia prosegue, le star si susseguono, mentre i film cominciano a lasciare nel bene e nel male qualche traccia indelebile, ieri grandi apprezzamenti per la seconda pellicola in concorso per Herzog, My son my son, what have ye done? protagonista Michael Shannon che dopo la nomination all’Oscar per Revolutionary Road torna a raccontare una storia di disagio mentale.
Il direttore del festival Mueller non sembra preoccupato per l’anomalia Herzog e spiega:
Comunque nel regolamento non c’e nulla di fatto che lo impedisce.
Gli fa eco il regista bavarese che non si scompone per eventuali polemiche e precisa:
Questo festival non ha mai accettato per quarant’anni una mia opera in concorso, quindi che che di male? e a proposito del suo film aggiunge: la storia del film nasce da un fatto di cronaca avvenuto a San Diego. dove un attore impegnato nella tragedia l’Orestea uccise la madre.
Grande soddisfazione anche per il cinema italiano, Dieci inverni di Valerio Mieli, selezionato al prossimo Festival di Tokio, avrà una distribuzione internazionale, mentre una standing ovation di dieci minuti ha accolto l’opera prima della regista Susanna Nicchiarelli Cosmonauta.
Oggi in previsione della consegna del Leone d’Oro alla carriera a John Lasseter e ai registi della Disney/Pixar, previste una serie di proiezioni tra le quali il recente Up e una versione 3D di Toy Story, mentre tra gli avvenimenti Clou l’atteso documentario di Michael Moore Capitalism: a love story, il regista americano, protagonista ieri di una fuga per dribblare il canonico photocall, presenzierà stasera alla proiezione del film di Luca Guadagnino Io sono l’amore.
Concludiamo con la notizia che un’azione legale ha bloccato le proiezioni del film romeno Francesca, il film conterrebbe insulti verso alcuni politici italiani, alla base dello stop anche una richiesta della casa di distribuzione Fandango.
-
Oggi è il giorno di Michael Moore in concorso alla MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Oggi è il giorno del ciclone Michael Moore e di Claire Denis, che presentano due film in concorso alla 66° Mostra del Cinema di Venezia. Rispettivamente 'Capitalism: a love story' e 'White Material'. Nel cast del film di Claire Denis una grande dame del cinema francese come Isabelle Huppert, Nicolas Duvauchelle, Isaach De Bankolé. Michale Moore ci ha abituato ai suoi documentari-inchiesta che sollevano inevitabilmente una coda di polemiche. Questa volta presenta a Venezia in concorso 'Capitalism: a love story', A vent'anni esatti dal pionieristico "Roger & Me", il nuovo film di Michael Moore Caritorna sulla questione esaminata dal regista nel corso di tutta la sua carriera: gli effetti disastrosi prodotti dal dominio delle grandi aziende sulla vita quotidiana degli abitanti degli Stati Uniti e del mondo intero. Ma stavolta il colpevole è molto più grande della General Motors, e la scena del crimine molto più ampia di Flint, Michigan. Mescolando l'umorismo all'indignazione, Moore esamina la tormentosa questione del prezzo pagato dall'America a causa del suo amore per il capitalismo. Quel che emerge sono i sintomi fin troppo noti delle storie d'amore andate a rotoli: menzogne, violenze, tradimenti... e 14.000 posti di lavoro distrutti ogni giorno. La trama di White material" è inquietante. L'esercito regolare del Camerun si sta preparando a ristabilire l'ordine nel paese, a fare pulizia; a sopprimere l'ufficiale ribelle conosciuto come 'the Boxeur' e liberare la campagna dai bambini soldato che vi si aggirano. Tutti gli espatriati se ne sono tornati a casa levatisi di torno prima che la situazione diventasse pericolosa. Maria, della famiglia Vial che da due generazioni vive lì e possiede una piantagione di caffè, non se ne va: non ha intenzione di arrendersi per dar retta a qualche diceria o abbandonare il suo raccolto al primo rumore di spari. Proprio come suo suocero e come il suo ex-marito, padre di suo figlio e un po troppo lavativo secondo lei, è convinta che Cherif, sindaco della città vicina, li proteggerà. Alle 16 e 30 in Sala Grande ci sarà la cerimonia di premiazione del Leone d'oro alla carriera al regista e produttore John Lasseter, uno dei protagonisti dell'innovazione del cinema d'animazione contemporaneo. Sarà George Lucas a consegnargli il premio, alla presenza dei registi della Disney Pixar Brad Bird, Pete Docter, Andrew Stanton e Lee Unkrich. Oggi verrà proiettato per la stampa anche 'South of the Border'(Fuori Concorso) del regista Oliver Stone.Nel gennaio del 2009 Oliver Stone si è recato in Venezuela per intervistare il Presidente Hugo Chavez e analizzare l'immagine che di lui hanno proposto i mezzi d'informazione statunitensi.
Iscriviti a:
Post (Atom)