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Venezia, il dentista offre un giro in gondola
A Venezia aprirà un mega centro per cure dentistiche low cost che offrirà anche pacchetti vacanza
Senta, lo sa quanto mi costerebbe in Italia “rifarmi” la bocca? Almeno venticinquemila euro. In Russia me la cavo con cinquemila». Marta ha 58 anni e un vecchio impianto dentale eseguito 25 anni fa a Bergamo. Adesso è tutto da rifare ma con lo stipendio da infermiera ausiliaria, poco più di mille euro al mese, è un lusso che non può permettersi. Se ne lamenta con tutti, ed ecco arrivare in soccorso una collega, infermiera, russa. «Mi ha detto - racconta Marta - che nella sua città il dentista costa sì e no tre o quattromila euro, poi c’è il viaggio in aereo, e basta, perché sarebbe lei ad ospitarmi. Così mi faccio le ferie e i “denti nuovi”».
Lo chiamano «turismo dentale» e ci sono anche dei siti Internet con questa dicitura. Se in Italia solo sedersi sulla poltrona odontoiatrica costa cento euro, con la stessa cifra in Croazia (dove offrono anche il soggiorno gratuito), Polonia e qualche altro paese dell’Est ci si paga un «ponte» o qualche altro impianto. E non si immaginino studi medici lerci, arredamenti vecchi e scrostati: si tratta di professionisti capaci e di studi medici all’avanguardia, con strumentazioni moderne che fanno bella mostra di sé dalle foto sul web e dai video girati durante gli interventi.
Devono aver pensato a questo business gli imprenditori che hanno finanziato uno staff di medici e odontoiatri che a metà del prossimo mese apriranno il «Venice Dental Center» a Zelarino (Venezia), vicino alla tangenziale - come dice uno dei rappresentati della società - così è facile da raggiungere. «Ma non li chiami dentisti “low cost” - sostiene il dottor Marafante -, il progetto è nato per dare un servizio globale e di alto livello, abbiamo anche un settore “vip”. Tutto ha preso il via dopo che abbiamo notato questo esodo verso la Croazia, dove per altro non sempre la cura dà poi i risultati sperati...».
Il modello del servizio offerto dal centro «Venice Dental Center» è comunque abbastanza simile a quello oltre confine: cure dentali e pacchetto soggiorno-vacanza. Un po’ come in Spagna per le cliniche della fecondazione assistita, da dove si torna abbronzati e con una vita in grembo. Da Venezia si tornerà con il ricordo di un museo o di una «passeggiata» in gondola e denti scintillanti. La struttura avrebbe dovuto aprire già da settembre. Per ora ha già ha ricevuto aspre critiche, ovviamente da dentisti «tradizionali» e dal presidente della commissione odontoiatri di Venezia. «Noi siamo contro gli ipermercati dell’odontoiatria - dice Cosimo Tomaselli - Anche perché riteniamo che realtà così grandi non possano proporre prezzi inferiori agli altri studi, viste le enormi spese legate alla manutenzione».
Dubbi già espressi all’epoca dell’apertura, a Mestre, dei Servizi di Prevenzione Dentale (Spd), altro centro dentistico. In Veneto e in Friuli, infatti, ci sono altre strutture che promettono cure dentali low-cost, con tanto di sito Internet dove consultare il tariffario. Una pulizia completa, per esempio, costa solo 40 euro a fronte di almeno il doppio su una poltrona di uno studio qualunque. «Non siamo contrari a questo nuovo centro - continua Tomaselli -. Ha tutto il diritto di provare ad abbattere i costi. Resto però scettico sul fatto che si traduca in un vero risparmio per il cliente».
Il «Venice Dental Center» nasce come società mista di capitali ed è stato realizzato grazie alla partecipazione di alcuni medici odontoiatri e di un gruppo di imprenditori. «Il direttore sanitario - spiega Marafante - è un noto professionista in Italia e anche all’estero, che garantisce la serietà della struttura. Un medico che dopo la pensione ha deciso di mettere al servizio dei pazienti la sua professionalità». Il centro dentistico aprirà i battenti entro metà ottobre nei pressi di un supermercato e di un ospedale.
Nella struttura anche una zona vip dove si salta la sala d’attesa. Una volta varcato l’ingresso del centro, sarà subito pronta la poltrona con il trapano. E poi i pacchetti «soggiorno e cura»: per il turista-paziente un programma di tutto rispetto: il ponte di Rialto, il ponte dell’Accademia, il ponte della Costituzione, poi magari un museo o una mostra. Il tutto tra una carie e una detartrasi, una dentiera e un’estrazione.
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The Men who stare at Goats: arriva la locandina
Presentato fuori concorso alla 66° Mostra del Cinema di Venezia, The Men Who Stare at Goats ci regala oggi il primo coloratissimo poster, che potete trovare dopo il salto. Diretto da Grant Heslov, e tratto dal libro Capre di guerra di Jon Ronson, l’esilarante commedia vede protagonisti George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges e Kevin Spacey, per un debutto nelle sale americane previsto per il 6 novembre (che diventa il 4 dicembre per i cinema nostrani). Bob Wilton, giornalista timido e impacciato, viene lasciato dalla moglie e si reca in Medio Oriente affamato di rivalsa e in cerca dello scoop della sua vita. Qui scopre un reparto segreto dell’esercito statunitense che si prefigge di utilizzare facoltà paranormali in campo bellico. L’incontro con Lyn Cassidy, da oltre vent’anni membro del reparto e attualmente impegnato in una misteriosa missione, gli aprirà le porte verso una nuova realtà, scoprendo che l’esercito e il modo di combattere sono cambiati, infatti il bizzarro reparto, fondato nel 1983, si prefigge di utilizzare poteri psichici per poter leggere i pensieri del nemico, passare attraverso solide mura e perfino uccidere una capra semplicemente fissandola.
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I film del Festival di Venezia non entusiasmano gli spettatori
Si sta rivelando molto basso l’interesse degli spettato per i film vincitori al Festival del cinema di Venezia. Il risultato migliore, soltanto il terzo posto considerando anche le 450 sale in cui è in visione, è stato registrato da “Il grande sogno” del regista-attore Michele Placido.
Veramente deludenti i dati provenienti dalle sale cinematografiche, “Il grande sogno” considerando il cast d’eccezione (Michele Placido, Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, giudicata al festival come migliore esordiente), le 450 sale in cui viene proiettato ha fatto segnare 1.004.920 euro d’incasso posizionandosi al terzo posto nella classifica dei film più visti.
Incassi inferiori per gli altri film in concorso: ottavo posto per “Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans”, nono posto per “Cosmonauta” (ottimo risultato considerando che attualmente è proiettato in solo 50 sale in tutta Italia), dodicesimo posto per “Questione di punti di vista” e quattordicesimo posto per “Una soluzione razionale”.
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VENEZIA I LOVE YOU - Cheng Du , I Love you ( 成都﹐我愛你) VIDEO
E’ il film di chiusura della 66° Mostra del Cinema di Venezia, e racconta due storie d’amore entrambe ambientate nella città di Chengdu. La prima ha luogo in un ipotetico 2029, dove si dipananao le ambivalenti emozioni di una ballerina di samba combattuta tra la riconoscenza, la vendetta e l’amore. La seconda, ambientata nel 1976, narra le vicende di un vecchio maestro di tè che si innamora di una giovane e bella cameriera. Siamo in piena rivoluzione maoista e il vecchio maestro si finge pazzo per i sensi di colpa nati dopo aver denunciato un caro amico al regime. Un film dalle bellissime immagini, che riesce addirittura a mettere in discussione il caro regime comunista in maniera intelligente ed ironica. Girato con sapienza, ci mostra delle bellissime e nitidissime immagine della Cina del presente e del futuro. Il regista ci fa scoprire Chengdu non solo attraverso il tragico terremoto del 12 maggio 2008 ma anche attraverso tutti gli elementi culturali di cui la città è pregna, dal cibo piccante al cambio delle maschere. Ma Fruit Chan non è certo una scoperta di questa edizione del Festival, bensì uno dei registi più celebrati del suo paese ed è stato già stato insignito del Pardo d’oro a Locarno. Fruit Chan è anche uno straordinario innovatore nell’ambito della tradizione, come ben si vede quando il film mostra le moltissime affinità che uniscono le arti marziali ed il rock. Insomma nel suo film si respira una ventata di libertà veramente invidiabile, perfetta conclusione di un Festival che non si dimentica mai di guardare verso oriente.
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Tris di donne & abiti nuziali - ecco il trailer del film di Vincenzo Terracciano presentato a Venezia
La commedia drammatica con Sergio Castellitto, Martina Gedeck e Paolo Briguglia, diratta da Vincenzo Terracciano e presentata alla 66esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, debutterà nelle sale venerdì 18 settembre. Noi intanto vi facciamo vedere il trailer. Dopo il salto. Franco Campanella è un ex impiegato delle poste che non arriva ai mille euro al mese di pensione, devoto alla propria famiglia e dedito al vizio del gioco. Alla vigilia delle nozze della figlia maggiore Luisa, giovane insegnante appassionata di poesia, Franco promette alla moglie Josephine di impegnarsi a fare economia per sostenere personalmente le spese del matrimonio. Ma dopo che gli viene rifiutato un fido bancario, Franco ricomincia a scommettere e a frequentare ogni bisca del napoletano, perdendo fino a indebitarsi con strozzini e camorristi per una cifra da decine di migliaia di euro.
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FABRIZIO CORONA NUDO NEL FILM VIDEOCRACY - VIDEO
Il re dei paparazzi sorprende anche in veste di attore. Come mostrano le immagini nella photogallery ha dovuto girare alcune scene per un film completamente nudo.
Fabrizio Corona crea scandalo anche in veste d’attore.
L’ultimo scoop, che ha fatto parlare di lui, riguarda alcune immagini di un film che ha girato. Il docufilm in questione è Videocracy di Eric Gandini, un film che ha già creato più di una polemica a causa delle innumerevoli critiche fatte al Governo.
Adesso sono arrivate anche alcune foto che ritraggono Corona nudo mentre si tocca le parti intime. Ormai con Fabrizio Corona non c’è più da stupirsi, qualsiasi cosa fa crea scandalo. Non è la prima volta che si mostra completamente nudo.
Prima dell’estate, infatti, era stato fotografato mentre faceva sesso all’area aperta con la sua compagna, Belen Rodriguez, a giudicare dalle immagini sembra proprio che ci abbia preso gusto.
VIDEOCRACY:
Un Film Documetario di Erik Gandini.
In una videocrazia la chiave del potere è l'immagine.
In Italia soltanto un uomo ha dominato le immagini per più di tre decenni. Prima magnate della TV, poi Presidente, Silvio Berlusconi ha creato un binomio perfetto caratterizzato da politica e intrattenimento televisivo, influenzando come nessun altro il contenuto della tv commerciale in Italia.
I suoi canali televisivi, noti per l'eccessiva esposizione di ragazze seminude, sono considerati da molti uno specchio dei suoi gusti e della sua personalità.
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FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA: Samuel Maoz parla del suo FILM LEBANON
Vincitore della 66esima Mostra del cinema di Venezia, Lebanon, il film israeliano girato dentro l’ormai arcinoto carro armato ha incuriosito pubblico e critica. Ne abbiamo parlato con il regista Samuel Maoz.
Come è stato fare un lavoro così personale?
Samuel Maoz: L'intero film si svolge all'interno del carro armato mentre la guerra è vista solamente attraverso il mirino ed è stata creata dalla mia mente con l'intenzione di usare le memorie del mio soggetto, questo è stato il filtro attraverso il quale ho voluto raccontare la mia storia. Non voglio che il pubblico comprenda solamente il sentimento, ma voglio che lo provi, perché in questo caso ho avuto bisogno di creare questa situazione in cui metto il pubblico all'interno del carro armato per farlo identificare completamente con il personaggio: vedi quello che vedono, sai quello che sanno, perché l'idea è che si vuole uno spettatore oggettivo che guarda di fronte a sè e che lo provi.
È sicuro che le sue memorie non l'abbiano ingannata?
Samuel Maoz: Parlando degli eventi per esempio, alcune cose sono accadute, altre no. Non c'è un sentimento personale nel contesto documentaristico ma ci si trova nell'esperienza emozionale. Il timone degli eventi è di provvedere o di stabilire attorno alla storia centrale quella dei quattro personaggi principali, si tratta di una memoria emozionale.
Lebanon è un sentimento personale contro la guerra con un orribile dilemma personale sulla volontà di sopravvivere di fronte alla propria morte, una situazione in cui il conflitto tra i propri istinti primari di sopravvivenza dove la morale umana distrugge la tua anima e ti spinge a combattere per la tua vita e non hai tempo per pensare se è giusto o sbagliato.
Avete tradotto nella versione ebraica le parole degli ostaggi?
Samuel Maoz: Si tratta di un grande dilemma e non abbiamo ancora preso una decisione a riguardo perché come ho detto voglio che il pubblico sia dentro il carroarmato e che sappia solamente quello che sa il personaggio, dall'altra parte questa è l'unica volta in cui questa informazione possa essere data al pubblico.
Il nostro dilemma è di tradurre quello che dicono gli ostaggi in ebraico e il film uscirà in Israele questo ottobre, quindi abbiamo ancora tempo per decidere.
È da molto tempo che pensa di fare un film sulla guerra, perché lo ha fatto proprio adesso in questo particolare momento?
Samuel Maoz: Perché avevo bisogno di distanziarmi da questi sentimenti come regista. La selezione degli eventi, l'ordine di apparizione, rifinire la comprensione e sopratutto la combinazione tra l'iperrealismo, la coscienza e l'inconscio, tutti questi elementi sono prodotti della mia dolorosa memoria che ho usato e sono passato attraverso ad un processo molto articolato che è servito per lasciare far fare al pubblico un viaggio nella coscienza in cui l'ignara anima del bambino è riflessa attraverso la sua anima matura.
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I film della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nei Cinema di Roma
Da oggi al 22 settembre arriva nei cinema di Roma, una selezione di titoli della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. In nove giorni di programmazione, 12 cinema romani propongono in anteprima assoluta, in versione originale con sottotitoli italiani, ben 34 film che arrivano dalla Mostra.
La XV edizione della rassegna “I Grandi Festival…da Venezia a Roma”, organizzata da ANEC Lazio con il sostegno del Comune di Roma, si inaugura oggi al Cinema Greenwich con Domain (Dominio) di Patric Chiha (18,00) e Levanon (Lebanon) di Samuel Maoz (20,30 - 22,30).
Al Cinema Intrastevere con Kakraki (Come gli scampi) di Ilya Demichev (18,00) e Good Morning Aman di Claudio Noce con V. Mastandrea, A. Caprioli (20,30 -22,30). Al Cinema Farnese con Francia di Israel Adrián Caetano (18.30), e per “Giornate degli Autori -Venice Days”, Apan – The Ape di Jesper Ganslandt (20,00). Per i prossimi giorni, sul sito di ANEC Lazio trovate il programma della rassegna da scaricare. A conferma del fatto che tutte le Vie portano a Roma, anche quelle del Cinema. Buona Visione!
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Venezia 66: Leone d'Oro a Lebanon e TUTTI I PREMI DELLA MOSTRA 2009 VIDEO
Vincono la voglia di pace e la voglia di convivenza in una democrazia degna di tal nome. E’ questo il verdetto della Giuria Internazionale della 66. Mostra del Cinema di Venezia. Il Leone d’Oro al bellissimo e forte Lebanon guarda alla memoria dei soldati che sono sopravvissuti alla guerra ma continuano a ricordare immagini terribili, traumi mai sorpassati.
Il Leone d’Argento a Shirin Neshat per la sua elegantissima regia di Women Without Men dà l’occasione all’artista di poter ribadire ancora la pace e la convivenza con il suo popolo, l’Iran, con un film di urgente attualità. Anche il Premio della Giuria al folle e divertentissimo Soul Kitchen di Fatih Akin alla fine porta in senso lato un messaggio che si può riportare alla convivenza e alla felicità: solo volendo e credendoci si possono ottenere risultati impensati.
Colin Firth vince meritatamente la Coppa Volpi per la sua misurata e commovente interpretazione nella sorpresa A single man di Tom Ford; faranno discutere invece - possiamo immaginare - la Coppa Volpi a Ksenia Rappoport (in realtà davvero brava) per La doppia ora e il Premio Mastroianni a Jasmine Trinca per Il Grande Sogno, che rivelazione fu forse ancora con La stanza del figlio e La meglio gioventù.
Meritatissima l’Osella alla sceneggiatura per lo splendido Life during wartime, che sarebbe stato bello ipoteticamente poter vedere nel podio, personalmente. Altrettanto meritata l’Osella per la scenografia (finalmente non alla fotografia: un po’ di originalità) del discusso Mr. Nobody.
Commovente il doppio premio (Orizzonti e Leone del futuro come miglior opera prima) a Pepe Diokno per il suo Engkwentro: purtroppo non ho visto il suo film, ma la convinzione dei componenti delle giurie che l’hanno premiato era tanta quanto la sua felicità ed incredulità. Si conclude così la Mostra del Cinema del 2009: tra poco un lungo post riassuntivo con voti e commenti.
Leone d’Oro: Levanon (Lebanon) di Samuel Maoz
Leone d’Argento (regia): Zanan Bedoone Mardan (Women Without Men) di Shirin Neshat
Premio della Giuria: Soul Kitchen di Fatih Akin
Coppa Volpi (femminile): Ksenia Rappoport (La doppia ora)
Coppa Volpi (maschile): Colin Firth (A single man)
Premio Mastroianni (rivelazione): Jasmine Trinca (Il Grande Sogno)
Premio Osella (sceneggiatura): Life During Wartime di Todd Solondz
Premio Osella (scenografia): Mr. Nobody di Jaco Van Dormael
Leone Corto Cortissimo: Eersgeborene (Firstborn) di Etienne Kallos
Leone Corto Cortissimo - Menzione Speciale: Felicità di Salomé Aleksi
Orizzonti: Engkwentro di Pepe Diokno
Orizzonti Doc: 1428 di Du Habin
Orizzonti Doc - Menzione speciale: The Man’s Woman and Other Stories di Amit Dutta
Leone del futuro: Engkwentro di Pepe Diokno
Premio Controcampo italiano: Cosmonauta di Susanna Nicchiarelli
Premio Controcampo italiano - Menzione Speciale: Negli occhi di Francesco Del Grosso e Daniele Anzellotti
Premio Persol 3-D: The Hole di Joe Dante
COMMENTI:
tanto si sa già che il leone d’oro è di lebanon
E regia Solondz, sì, si sa tutto. Ma abbiamone la certezza in diretta, su.
sono contenta per la coppa volpi a colin firth
colin firth è un attore che non mi ha mai intusiasmato molto…sono curioso di vederlo in questo film,,deve avere trovato il ruolo giusto!
tutti premi già previsti, che noia
quanti mesi dovremo aspettare per poter vedere da noi il leone d’oro???
Non è vero. Dei tre premi principali i rumor hanno azzeccato il Leone d’Oro (impresa facilissima: appena visto il film il 90% aveva già previsto che avrebbe vinto il premio) e non gli altri due. Akin è una vera sorpresa.
Grande Colin!
Non condivido la coppa volpi a Ksenia Rappoport avrei preferito a Sylvie Testud e la regia a Jayasundara per Between two Worlds o a Tom Ford per A single man
in effetti non capisco che senso ha dare un premio rivelazione a una che e’ un’attrice piuttosto affermanta da tempo (jasmine trinca)
faranno una finestra su Rai Cinema che lo puoi vedere sul portale di raitv
The Hole batte Up e Colarine non me l’aspettavo
è stata trasmessa su rai 4, provare a verificare sul sito della rai.
Ma infatti The Hole premiato ha una motivazione secondo me abbastanza chiara che non ribadisco perché è facile intuire. Come 3D non ha davvero nulla di speciale.
bah, intanto di questa mostra del cinema di Venezia rimarranno solo i pettegolezzi su Clooney e la Canalis, bella pagliacciata… unica nota positiva è il meritatissimo premio alla carriera per l’indistruttibile Stallone ma per il resto… poi la mia è solo un’opinione personale, non ce l’ho mica con nessuno, sto solo esprimendo un parere
Non dimentichiamoci di SuperJohn Lasseter un premio meritatissimo
Che schifo.
E’ una vergogna!è il peggior palmares da quando seguo Venezia! Il film di Shirin Neshat è mediocre, con una sceneggiatura pessima e un estetismo vomitevole, quello di Akin è una commediola carina senza molte pretese, che poteta essere tranquillamente fuori concorso e nessuno avrebbe protestato! Il film di Solondz meritava almeno il leone d’argento, e ci sono almeno altri 10 film che meritavano qualcosa molto piu di Akin e Neshat: Bad liutenant di Herzog, Moore, Lourdes di Jessica Hausner, A single man, Lola e ancora, Persecution, White material, Romero, Accident ecc.. Sono davvero basito, non ho mai visto una cosa del genere, posso capire che si premino film del genere in un festival di film mediocri e deludenti, ma questo festival è stato tutt’altro, a parte gli italiani e Prine of tears e Mr nobody, qualunque altro film al posto di quei due sarebbe andato benissimo!
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Festival di Venezia 2009: Queer Lion a Single Man di Tom Ford
A Single Man, debutto alla regia dello stilista Tom Ford ha vinto alla mostra del cinema di Venezia il Queer Lion .
Tom Ford, l’ex direttore creativo di Gucci, ha vinto con il suo debutto alla regia A Single Man, alla mostra del cinema di Venezia, il Queer Lion, il premio attribuito, dal 2007, al “Miglior Film con Tematiche Omosessuali & Queer Culture”.
La giuria composta da Gustav Hofer, Luca Ragazzi, Peter Marcias, Roberto Schinardi e Mark Smith ha deciso il riconoscimento all’umanità con la seguente motivazione: “per la perfezione formale con cui viene raccontata la storia di un uomo che vive con dignità la perdita del proprio amore e perché ci ricorda l’urgenza di leggi che garantiscano la parità di diritti, affinché gli omosessuali possano vivere i loro amori alla luce del sole”.
La pellicola, apprezzata anche dalla stmapa, è la storia di George Falconer, interpretato da Colin Firth, un professore inglese di 52 anni che cerca di riprendersi la sua vita dopo la morte del suo compagno Jim. George non riesce più a immaginarsi un futuro, ma una serie di eventi e di incontri lo porteranno a riflettere sulla sua situazione. George ha accanto una cara amica, Charley, una bella donna di 48 anni a sua volta angosciata da dubbi sul futuro. Ma a complicare tutto ci si mette Kenny, un giovane studente di George che si innamora del professore identificandolo come anima gemella.
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Festival di Venezia 2009 sabato 12, ieri comunicati i premi speciali, oggi Mr. Nobody e il premio a Stallone
Impazza il TotoLeone per la giornata di chiusura del Festival di Venezia, e come previsto anche Lola di Brillante Mendoza proiettato ieri, entra tra i favoriti nei pronostici, comunque saldamente in testa Lourdes di Jessica Hausner e Lebanon di Samuel Maoz, anche se l’accoglienza entusiastica per gli outsider Soul Kitchen di Fatih Akin e Capitalism: a love story di Michael Moore potrebbero riservare qualche sorpresa.
Poche le probabilità che il Leone d’oro vada ad uno dei quattro italiani, comunque l’ottimo La doppia ora di Capotondi potrebbe ambire a qualche premio speciale.
Ieri assegnati alcuni premi collaterali, premiato The Hole di Joe Dante con il premio Persol 3D, per il lungometraggio che meglio rappresenta l’esplorazione di questa nuova frontiera del linguaggio cinematografico, premio speciale Leoncino d’oro Agiscuola a Michael Moore e al suo documentario sulla crisi economica americana e premio speciale Regione Veneto per la Settimana Internazionale della Critica alla pellicola iraniana Theroun di Nader Takmil Homayoun.
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VENEZIA 66 MOSTRA DEL CINEMA 2009 - GIURIE E PREMI
LA GIURIA INTERNAZIONALE
Tra tutti i film in concorso, assegna i seguenti premi:
- Leone d'oro per il miglior film
- Gran Premio della Giuria, Leone d'Argento
- Premio speciale per la regia, Leone d'Argento
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
- Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
- Osella per un contributo tecnico di particolare rilievo
- Premio Marcello Mastroianni ad un giovane attore o attrice emergente
Ang Lee (Regista - Presidente della Giuria) - Nato a Pingtung, nell'isola di Taiwan, il 23 ottobre 1954, Ang Lee si è diplomato al National Taiwan College of Arts di Taipei nel 1975, e successivamente si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha studiato regia teatrale all'Università dell'Illinois, e produzione cinematografica alla New York University. Mentre frequentava la NYU, Ang Lee ha collaborato come assistente operatore al film Joe's Bed-Stuy Barbershop...
Sandrine Bonnaire (Attrice) - Sandrine Bonnaire è nata a Gannat, in Alvernia (Francia), il 31 maggio 1967 ed è cresciuta a Grigny, nell'Essonne, all'estremo sud dell'immensa area metropolitana di Parigi, settima dei dieci figli di un operaio e di una donna, testimone di Geova, che terrorizza i bambini con periodici annunci sulla fine del mondo. In casa il televisore è sempre acceso, ma le ragazze preferiscono inventare ogni giorno nuovi giochi...
Luciano Ligabue (Cantautore e regista) - Nato nel 1960 a Correggio, Reggio Emilia, Luciano Ligabue è uno degli artisti più amati del panorama musicale italiano di sempre. Cantante e autore delle proprie canzoni, ha pubblicato 14 album (fra inediti, live, colonne sonore e raccolte), ognuno dei quali consacrato al successo da brani entrati direttamente nel cuore di più di una generazione. Protagonista della scena live con spettacoli presentati in tutta Italia, tra cui nel 2005 lo storico evento al Campovolo di Reggio Emilia...
Liliana Cavani (Regista) - Laureata in lettere e interamente votata ad un cinema politico rivoluzionario nel suo genere, Liliana Cavani nasce a Carpi il 12 gennaio 1933. La sua carriera di regista inizia con la realizzazione di una lunga serie di servizi televisivi di forte impatto, Storia del Terzo Reich, L'età di Stalin, Pétain, Gesù mio fratello, La casa in Italia, tutti diretti tra il 1960 e il 1966. Proprio nel 1966 realizza il suo primo lungometraggio, Francesco d'Assisi...
Joe Dante (Regista) - Regista, produttore, scenografo e anche critico cinematografico, Joe Dante, cresciuto nel New Jersey, studia al Philadelphia College of Art dove dirige una fanzine (giornalino per appassionati) di cinema horror, dal nome "Castle of Frankestein". Nel 1968 realizza il suo primo lungometraggio, una pellicola sperimentale di 420’ ottenuta montando spezzoni di B-movies: The Movie Orgy (Cheeseburger Film Sandwich). Dopo la laurea decide di lavorare nel cinema ...
Anurag Kashiap (Regista) - Nato nel 1972 a Gorakhpur, Uttar Pradesh, Anurag Kashyap è cresciuto in varie città indiane. Fin dall’infanzia ha subito il fascino del grande schermo nei cinema all’aperto. Nel '93 si è laureato in Zoologia all’Università di Delhi, nel frattempo, negli anni di studio, si è avvicinato, prima al teatro di strada e in seguito al cinema, iniziando a conoscere il lavoro di svariati registi non indiani, anche grazie alla frequentazione dell’International Film Festival of India...
Sergei Bodrov (Regista e sceneggiatore) - Figura fra le più importanti del cinema sovietico durante la Perestrojka, affrontando i problemi politici e sociali della Russia contemporanea, si è imposto negli anni come uno dei cineasti russi più influenti a livello internazionale, in particolare negli Usa. Nel 1996 gira il film diventato cult Kavkazskij plennik (Il prigioniero del Caucaso), sulla prigionia di due soldati dell’Armata rossa con allusioni alla Cecenia, candidato all’Oscar e al Golden Globe...
# VENEZIA CORTO CORTISSIMO - Concorso internazionale di cortometraggi in 35 mm. di durata non superiore ai 30 minuti. La giuria internazionale: Stuart Gordon (Usa, regista/produttore/sceneggiatore)
# Alieva Sitora (Russia, Festival Kinotaur)
# Steve Ricci (Usa, Moving Image Archive Studios UCLA)
VENEZIA ORIZZONTI - Una sezione che intende fare il punto sulle nuove linee di tendenza del cinema. Sono presentati film lungometraggi in 35 mm. La giuria internazionale:
# Pere Portabella (Spagna, regista)
# Bady Mink (Lussemburgo, artista)
# Gina Kim (Corea, regista)
# Garin Nugroho (Indonesia, regista)
# Gianfranco Rosi (Italia-Usa, regista)
PREMIO LUIGI DE LAURENTIIS MIGLIORE OPERA PRIMA -
Concorso trasversale tra tutte le opere prime di lungometraggio presenti nelle diverse sezioni della 66ma Mostra. La giuria internazionale:
# Haile Gerima (regista, Etiopia) - Presidente
# Ramin Bahrani (regista e sceneggiatore, Stati Uniti)
# Gianni Di Gregorio (sceneggiatore e regista, Italia)
# Antoine Fuqua (regista, Stati Uniti)
# Sam Taylor Wood (regista, Gran Bretagna)
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Diane Kruger al FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA
Oggi al Festival di Venezia c'era Diane Kruger (Troy, Io e Beethoven).
Un po' defilata e nell'ombra, ci è sembrata quasi intimidita e un po' imbarazzata. Sfilare al Lido dopo artiste italiane del calibro di Patrizia D'Addario, Noemi Letizia, Valeria Marini, Elisabetta Canalis e Alba Parietti non è facile.
Diane si è addirittura presentata con una ragione: un film in concorso.
Lei non voleva, ma l'hanno obbligata a presentarsi a Venezia con un film.
Il film è Mr. Nobody di Jaco Van Dormael. Il regista belga torna 11 anni dopo L'ottavo giorno con questo film che, stando a quello che si legge in rete, dovrebbe piacere a chi ha apprezzato un film come Eternal Sunshine of the Spotless Mind (purtroppo noto in Italia col titolo di "Se mi lasci ti cancello").
Il film è ambientato nel 2092 quando la razza umana sarà immortale grazie ai progressi della scienza. L'unico mortale rimasto, Jared Leto (Requiem for a Dream), rivive sul letto di morte la sua vita, immaginando scelte e scenari diversi, che ovviamente riguarderanno anche le donne (Sarah Polley, Diane Kruger e Linh-Dan Pham).
Nel film ha anche una particina l'italiana Chiara Caselli.
Non ci risulta che abbia ancora una data di uscita italiana. Il trailer...
VENEZIA - Osservandoli - bellissimi, entrambi - si ha la senzazione di guardare in faccia il cinema che verrà. Perché, anche se non sono certo dei principianti, c'è da scommettere che Jared Leto e Diane Kruger di strada ne faranno ancora. E molta. Lui, soprattutto: perché lei, attrice tedesca divisa tra l'Europa e Hollywood, lo status di star planetaria probabilmente se l'è già guadagnato.
A portare al Lido questa coppia d'attori è un film molto molto particolare, che ha conquistato - con alcune eccezioni - la platea di giornalisti: si chiama "Mr. Nobody", ed è diretto da Jaco Van Dormael. Tornato dietro la macchina da presa, a undici anni dal suo "L'ottavo giorno". Ma stavolta il regista affronta una pellicola sicuramente più ambiziosa, complessa, visivamente affascinante, piena di colori e di suggestioni emotive. Per una storia difficile da raccontare, e da interpretare: il protagonista ha il nome profetico di Nemo Nobody, e lo vediamo bambino dilaniato dalla necessità di dover scegliere se vivere con la madre o col padre, che si sono separati. Ma poi, nella vita adolescente e adulta, sembra poter vivere tre vite differenti, con tre donne diverse: una è la Kruger, le altre (anche loro qui al Lido) Sarah Polley, la terza Linh-Dan Pham. Esistenze che lui stesso racconta da ultracentenario, in un futuro fantascientifico in cui lui rappresenta l'unico essere umano mortale...
Una riflessione sulla nascita, sullo spazio e sul tempo, sulla vita e sulla morte, sull'amore e sulle decisioni che siamo costretti a prendere. E che, per la sovrapposizione di piani e il tono onirico, ricorda un po' film come "Se mi lasci ti cancello" di Michael Gondry o "Essere John Malkovich" di Spike Jonze. Come la Kruger - sullo schermo bruna e sempre vestita di rosso, qui al Lido bionda e in abito nero - conferma: "Leggere la sceneggiatura mi ha ricordato moltissimo la pellicola di Gondry: l'ho adorata subito. Tutti possono identificarsi nelle scelte, nei dubbi, nelle paure del futuro che quest'opera esprime. E ho amato tanto il mio personaggio, Anna: i suoi batticuore li ho provati anch'io. E poi è una che non fa mai compromessi, porta le cose fino in fondo. Forse è la donna che io avrei voluto essere. Anche se, alla fine, la mia vita mi va bene così: non bisogna avere rimpianti, ogni esistenza ha un suo significato. Ed è proprio questo che la pellicola insegna".
Per adesso, comunque, l'attrice sembra concentratissima sulla carriera: dopo aver girato un bel po' di film importanti - come "Inglourious basterds" di Quentin Tarantino - la rivedremo anche in "Run for her life" di Baltasar Kormakur e in "Pieds nus sur le liaces" di Fabienne Barthaud.
Ma grande attesa c'è anche per lui, Leto. Classico bello e maledetto del cinema a stelle e strisce: il suo volto inquieto è già comparso in "Panic room", "Alexander" e "Lord of war" e in vari titoli indipendenti. Jared poi è anche leader di una band musicale, "30 seconds to Mars". Ma questo in "Mr. Nobody" è sicuramente il suo ruolo più difficile: "Il mio personaggio è nessuno e chiunque allo stesso tempo - spiega lui, in camicia e occhiali scuri - un'illusione, un prodotto dei suoi stessi sogni: è amore, speranza, paura. E' vita e morte. Non ho scelto questa storia: è la storia che ha scelto me. Il film più fottutamente strano che abbia mai dovuto affrontare".
E di mistero, a proposito del suo film, parla anche il regista: "A me piace un cinema che non offre risposte o consolaazione, ma che si pone delle domande. Non so perché sono arrivato a 'Mr. Nobody'. Mi faccio guidare dalle emozionei e dal lavoro con gli attori". Come Leto e la Kruger, appunto.
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VENEZIA NEI CINEMA DI MILANO
Dal 14 al 21 settembre, nelle sale cinematografiche milanesi saranno proiettate in anteprima 52 pellicole presentate ai Festival di Locarno e Venezia. I film saranno proposti in versione originale, con sottotitoli in italiano. L'iniziativa è promossa dall'Assessorato al Cultura del Comune in collaborazione con Agis Lombardia.
"Milano è una città che può ispirare grandi film, una città in cui lavorano e vivono produttori e talenti che possono essere coinvolti in una strategia di rilancio – ha detto l'assessore Massimiliano Finazzer Flory –. Per questo, a partire da quest'anno ci porremo l'obiettivo di offrire un sostegno alla produzione del cinema a Milano e alla formazione di chi si avvicina a questo mondo".
"Ho intenzione di proporre una delibera che elimini o riduca pressochè del tutto la tassa di occupazione del suolo pubblico – ha annunciato l'assessore – e di istituire un fondo a sostegno sia della produzione dei film di giovani talenti, sia a favore di produttori che scelgano di portare Milano dentro la loro produzione cinematografica".
"Entro fine ottobre – ha concluso – indicheremo venti luoghi di Milano suggestivi per il cinema, per arricchire la fantasia di chi realizza film e organizzeremo un ciclo di incontri per chi vuole avvicinarsi a questa arte. Inviteremo registi e attori che racconteranno cos'è per loro il cinema".
Questa sera, al festival di Venezia, l'assessore Finazzer Flory interverrà all'anteprima del film "A Single Man" di Tom Ford. A seguire parteciperà a un incontro sulla produzione cinematografica a Milano alla presenza del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dei rappresentanti di Film Commission.
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66. Mostra di VENEZIA Calendario delle proiezioni 12 settembre 2009
66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Direttore Marco Müller
2 > 12 settembre 2009
12 settembre
19:00 SALA GRANDE
CERIMONIA DI PREMIAZIONE - INVITI
21:00 SALA GRANDE
FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA
CHENGDU, WO AI NI (CHENGDU, I LOVE YOU) di Fruit Chan, Cui Jian (Cina, 78’, v.o. cinese s/t italiano/inglese) con Tao Guo, Anya Wu, Weiei Tan
23:00 SALA GRANDE
FUORI CONCORSO - EVENTI
RAMBO (DIRECTOR’S CUT) di Sylvester Stallone (Usa, v.o. inglese s/t italiano)
12:45 PALABIENNALE
VENEZIA 66
MR. NOBODY di Jaco van Dormael (Francia,148’, v.o. inglese s/t italiano) con Jared Leto, Diane Kruger, Sarah Polley
15:30 PALABIENNALE
ORIZZONTI
TRIS DI DONNE & ABITI NUZIALI di Vincenzo Terracciano (Italia, 98', v.o. italiano s/t inglese) con Martina Gedeck, Sergio CAstellitto, Flavio Parenti
18:00 PALABIENNALE
ORIZZONTI
1428 di Haibin Du (Cina, 121', v.o. cinese s/t italiano/inglese)
20:30 PALABIENNALE
FUORI CONCORSO
YONAYONA PENGIN di Rintaro (Giappone, 87', v.o. giapponese/francese s/t italiano/inglese)
a seguire
FUORI CONCORSO - FILM DI CHIUSURA
CHENGDU, WO AI NI (CHENGDU, I LOVE YOU) di Fruit Chan, Cui Jian (Cina, 78’, v.o. cinese s/t italiano/inglese) con Tao Guo, Anya Wu, Weiei Tan
9:00 SALA DARSENA
FUORI CONCORSO
DELHI - 6 di Rakeysh Omprakash Mehra (India, 110', v.o. hindi s/t italiano/inglese) con Om Puri, Waheeda Rehman, Abhishek Bachchan, Sonam Kapoor, Rishi Kapoor
11.45 SALA DARSENA
FUORI CONCORSO
DEV. D di Anurag Kashyap (India, 144', v.o. hindi s/t italiano/inglese) con Abhay Deol, Mahie Gill, Kalki Koechlin
15:00 SALA DARSENA
CERIMONIA DI PREMIAZIONE ORIZZONTI
a seguire
ORIZZONTI
AADMI KI AURAT AUR ANYA KAHANIYA (THE MAN’S WOMAN AND OTHER STORIES) di Amit Dutta (India, 78', v.o. hindi s/t in inglese/ italiano) con Ashok Kumar, Nitin Goel, Shubham Vardhan, Pushpendra Singh
17:30 SALA DARSENA
FUORI CONCORSO
YONAYONA PENGIN di Rintaro (Giappone, 87', v.o. giapponese/francese s/t italiano/inglese)
21:00 SALA DARSENA
PROIEZIONE FILM VINCITORE LEONE D’ORO
11:30 SALA PERLA
ORIZZONTI
ENGKWENTRO di Pepe Diokno (Filippine, 61', v.o. filippino/cubano s/t italiano/inglese) con Felix Roco, Zyrus Desamparado, Daniel Medrana
14:45 SALA PERLA
ORIZZONTI EVENTI
THE MARRIAGE di Peter Greenaway (Italia, Spagna, 40', v.o. inglese, s/t italiano)
15:30 SALA PERLA
ORIZZONTI EVENTI
SEO-WOOL EUI UL-GUL (FACES OF SEOUL) di Gina Kim (Corea, 93’, v.o. inglese/coreano s/t italiano/inglese)
17:30 SALA PERLA
ORIZZONTI
WOMAN ON FIRE LOOKS FOR WATER di Woo Ming Jin (Malesia, Corea del Sud, 97', v.o. cinese, coreano s/t italiano, inglese)
21:00 SALA PERLA
ORIZZONTI EVENTI
THE MOVIE ORGY-ULTIMATE VERSION di Joe Dante (Usa, 280', v.o. inglese, s/t italiano)
14:30 SALA VOLPI
RETROSPETTIVA
LUCIANO (1962) di Gian Vittorio Baldi (Italia, 80', v.o. italiano s/t inglese) con Luciano Morelli, Paolo Carlini, Anna Bragaglia, Ileana Ghione
17:00 SALA VOLPI
RETROSPETTIVA
UNO TRA LA FOLLA (1946) di Ennio Cerlesi, Piero Tellini (Italia, 86', v.o. italiano s/t inglese) con Eduardo De Filippo, Titina De Filippo, Adriana Benetti
20:00 SALA VOLPI
CONTROCAMPO ITALIANO
GIUSEPPE DE SANTIS di Carlo Lizzani (Italia, 60', v.o. italiano s/t inglese)
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Michele Placido furioso durante la conferenza stampa de Il Grande Sogno
Michele Placido non le manda a dire, mai. Anni fa se la prese a morte per le ‘pernacchie’ ricevute dalla stampa durante la proiezione veneziana di Ovunque Sei. Oggi, durante la presentazione del suo ultimo attesissimo lavoro, Il Grande Sogno, si è letteralmente infuriato con una giornalista straniera che chiedeva lumi sul perchè un film sessantottino, diretto da un regista di ’sinistra’, avesse accettato di esser distribuito dalla Medusa, di Silvio Berlusconi.
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66^ Mostra del Cinema di Venezia: Michelle Hunziker in Dior
Tantissime le celebs che si susseguono con diversi (e talvolta divertenti) look sui red carpet e i photocall della 66^ Mostra del Cinema di Venezia, come abbiamo modo di vedere ogni giorno nella rubrica In&Out dell’edizione veneta del Corriere della Sera, oltre che, naturalmente qui su Fashionblog. Tra loro anche Michelle Hunziker: un nome che sintetizza simpatia e impegno civile. La presentatrice era infatti a Venezia per la presentazione di “Action For Women”, un concorso istituito per la realizzazione di video per sensibilizzare le persone contro la violenza contro le donne. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, la conduttrice ha indossato un abito bianco in crepe di seta di Christian Dior.
66^ Mostra del Cinema di Venezia: Michelle Hunziker in Dior
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66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica venezia Programma 11 Settembre
66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Direttore Marco Müller
2 > 12 settembre 2009
11 settembre
11:00 SALA GRANDE
FUORI CONCORSO
RUZHAYE SABZ (GREEN DAYS) di Hana Makhmalbaf (Iran, 87', v.o. farsi s/t italiano, inglese)
14:30 SALA GRANDEVENEZIA 66LOLA di Brillante Mendoza (Filippine, 110', v.o. tagalog s/t italiano, inglese) con Anita Linda, Rustica Carpio, Tanya Gomez, Jhong Hilario, Ketchup Eusebio17:00 SALA GRANDEVENEZIA 66MR. NOBODY di Jaco van Dormael (Francia,148’, v.o. inglese s/t italiano) con Jared Leto, Diane Kruger, Sarah Polley19:45 SALA GRANDEVENEZIA 66A SINGLE MAN di Tom Ford (Usa, 99', v.o. inglese s/t italiano) con Colin Firth, Julianne Moore, Matthew Goode22:30 SALA GRANDECERIMONIA DI PREMIAZIONE PREMIO PERSOL 3-Da seguire
FUORI CONCORSOTHE HOLE di Joe Dante (Usa, 98', v.o. inglese s/t italiano) con Chris Massoglia, Haley Bennett, Nathan, Teri Polo, Bruce Dern
13:30 PALABIENNALEVENEZIA 66AL MOSAFER (THE TRAVELLER) di Ahmed Maher (Egitto, 125', v.o. arabo s/t italiano/inglese) con Omar Sharif, Cyrine Abdelnour, Khaled El Nabawy16:00 PALABIENNALEORIZZONTIDOU NIU (COW) di Hu Guan (Cina, 105', v.o. cinese Shandong dialect s/t italiano/inglese) con Huang Bo, Yan Ni18:15 PALABIENNALEORIZZONTIKOROTKOYE ZAMYKANIYE (CRUSH) di Petr Buslov, Alexei German Jr, Boris Khlebnikov, Kirill Serebrennikov, Ivan Vrypayev (Russia, 95', v.o. russo s/t italiano/inglese) con Yuriy Chursin, Ivan Dobronravov, Alexei Filimonov, Karolina Grushka, Karim Pakachakov20:30 PALABIENNALEVENEZIA 66A SINGLE MAN di Tom Ford (Usa, 99', v.o. inglese s/t italiano) con Colin Firth, Julianne Moore, Matthew Goodea seguire
VENEZIA 66TETSUO THE BULLET MAN di Shinya Tsukamoto (Giappone, 79', v.o. inglese s/t italiano) con Eric Bossick, Akiko Monou, Shinya Tsukamoto
16:30 SALA DARSENAORIZZONTI1428 di Haibin Du (Cina, 121', v.o. cinese s/t italiano/inglese)19:00 SALA DARSENAORIZZONTITHE ONE ALL ALONE di Frank Scheffer (Olanda, 89', v.o. inglese s/t italiano)21:30 SALA DARSENAORIZZONTITRIS DI DONNE & ABITI NUZIALI di Vincenzo Terracciano (Italia, 98', v.o. italiano s/t inglese) con Martina Gedeck, Sergio Castellitto, Flavio Parenti14:30 SALA PERLAORIZZONTILA DANSE - Le Ballet de l'Opéra de Paris di Frederick Wiseman (Francia, 159', v.o.francese inglese s/t italiano/inglese)19:30 SALA PERLA
THE MARRIAGE di Peter Greenaway (Italia, Spagna, 40', v.o. inglese, s/t italiano)
20: 20 SALA PERLA
SEO-WOOL EUI UL-GUL (FACES OF SEOUL) di Gina Kim (Corea, 93’, v.o. inglese/coreano s/t italiano/inglese)12:15 SALA PERLA 2GIORNATE DEGLI AUTORI1000 GIORNI DI VITO di Elisabetta Pandimiglio (Italia, 10’, v.o. italiano s/t inglese)a seguire
GIORNATE DEGLI AUTORIPOESIA CHE MI GUARDI di Marina Spada (Italia, 50’, v.o italiano s/t inglese/italiano)14:15 SALA PERLA 2SETTIMANA DELLA CRITICACHALEH (POTHOLE) di Ali Karim (Iran, 100’, v.o. persiano s/t italiano/inglese) con Mostafa Tari, Sina Rafani17:00 SALA PERLA 2GIORNATE DEGLI AUTORITEAT BEAT OF SEX - EP. BARN di Signe Baumane (Lettonia, Italia, 2’, v.o. inglese s/t italiano)a seguire
GIORNATE DEGLI AUTORILA SANGRE Y LA LLUVIA di Jorge Navas (Argentina 100’ v.o. spagnolo s/t italiano/inglese)14:30 SALA VOLPIRETROSPETTIVANUDI PER VIVERE (1964) di Elio Montesti (Elio Petri, Giuliano Montaldo, Giulio Questi) (Italia, 90', v.o. italiano s/t inglese) con Chet Baker, Nancy Holloway, Marionette Regens, Luana Purua, Francoise Soleville17:00 SALA VOLPIRETROSPETTIVABREAK UP (1965) di Marco Ferreri (Italia, 85', v.o. italiano s/t inglese) con Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi, William BergerL’UOMO DEI CINQUE PALLONI (episodio di OGGI, DOMANI, DOPODOMANI) (1965) (Italia, Francia, 25’, v.o. italiano s/t inglese) con Marcello Mastroianni, Catherine Spaak, Ugo Tognazzi, William Berger20:00 SALA VOLPICONTROCAMPO ITALIANOPOETI di Toni D’Angelo (Italia, 69’, v.o. italiano, s/t inglese) con Biagio Propato, Salvatore Sansone22:00 SALA VOLPIRETROSPETTIVAGLI INVISIBILI (1988) di Pasquale Squitieri (Italia, 97', v.o. italiano s/t inglese) con Alfredo Rotella, Giulia Fossà, Victor Cavallo, Igor Zalewsky
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Venezia, giorno 9: Montaldo, Brass, Akin, Capotondi
Il terz'ultimo giorno di festival a Venezia è dedicato a due 'grandi vecchi' del cinema italiano (per quanto diversissimi tra loro!) e a un nome nuovo, Giuseppe Capotondi, al Lido col suo film d'esordio, 'La doppia ora' con Filippo Timi e Ksenia Rappoport.
Giuliano Montaldo e Tinto Brass non sono invece in concorso, ma le attenzioni della critica saranno anche per loro: il primo è autore di un documentario su Cuba (dopo il Venezuela di Stone, tornano i Paesi latini...), il secondo - come detto qui - è stato 'sdoganato' ed è ospite d'onore di Marco Muller.
Infine, una nota anche per il turco-tedesco Fatih Akin e il suo 'Soul Kitchen'.
11:00 SALA GRANDECONTROCAMPO ITALIANO
IL PICCOLO di Maurizio Zaccaro (Italia, 78’, v.o. italiano, s/t inglese)14:45 SALA GRANDEFUORI CONCORSOL'ORO DI CUBA di Giuliano Montaldo (Italia, 74', v.o. spagnolo s/t italiano/inglese)16:45 SALA GRANDEVENEZIA 66AL MOSAFER (THE TRAVELLER) di Ahmed Maher (Egitto, 125', v.o. arabo s/t italiano/inglese) con Omar Sharif, Cyrine Abdelnour, Khaled El Nabawy19:30 SALA GRANDEVENEZIA 66SOUL KITCHEN di Fatih Akin (Germania, 99', v.o. tedesco s/t italiano/inglese) con Adam Bousdoukos, Motitz Bleibtreu, Birol Uenel, Anna Bederke, Pheline Roggan22:00 SALA GRANDEVENEZIA 66LA DOPPIA ORA di Giuseppe Capotondi (Italia, 95’ v.o. italiano s/t inglese) con Ksenia Rappoport, Filippo Timi, Giorgio Colangeli00:30 SALA GRANDEFUORI CONCORSOGULAAL di Anurag Kashyap (India, 140', v.o. hindi s/t italiano/inglese) con K K Menon, Aditya Srivastav, Piyush Mishra, Mahi Gill13:00 PALABIENNALEVENEZIA 66ZANAN BEDOONE MARDAN (WOMEN WITHOUT MEN) di Shirin Neshat in collaborazione con Shoja Azari (Germania, 95’, v.o.persiano s/t inglese/italiano) con Pegah Ferydoni, Shabnam Tolouei, Orsi Tóth, Arita Shahrzad15:30 PALABIENNALEORIZZONTITOU XI (JUDGE) di Liu Jie (Cina, 100', v.o. cinese mandarino s/t italiano/inglese) con Dahong Ni, Ting Mei, Dao Qi18:00 PALABIENNALEORIZZONTIWAHED-SEFR (ONE-ZERO)di Kamla Abou Zekri (Egitto, 105’, v.o. arabo, s/t inglese/italiano) con Elham Shahin, Nelly Karim, Ahmed El Fishawy20:30 PALABIENNALEVENEZIA 66SOUL KITCHEN di Fatih Akin (Germania, 99', v.o. tedesco s/t italiano/inglese) con Adam Bousdoukos, Motitz Bleibtreu, Birol Uenel, Anna Bederke, Pheline Roggana seguire
VENEZIA 66LA DOPPIA ORA di Giuseppe Capotondi (Italia, 95’ v.o. italiano s/t inglese) con Ksenia Rappoport, Filippo Timi, Giorgio Colangeli16:30 SALA DARSENAORIZZONTIKOROTKOYE ZAMYKANIYE (CRUSH) di Petr Buslov, Alexei German Jr, Boris Khlebnikov, Kirill Serebrennikov, Ivan Vrypayev (Russia, 95', v.o. russo s/t italiano/inglese) con Yuriy Chursin, Ivan Dobronravov, Alexei Filimonov, Karolina Grushka, Karim Pakachakov21:30 SALA DARSENAORIZZONTIDOU NIU (COW) di Hu Guan (Cina, 105', v.o. cinese Shandong dialect s/t italiano/inglese) con Huang Bo, Yan Ni14 :30 SALA PERLARETROSPETTIVANEROSUBIANCO (1969) di Tinto Brass (Italia, 76', v.o. italiano s/t inglese) con Sanders, Terry Carter, Nino Segurini, Umberto Di GraziaTEMPO LAVORATIVO (1964) di Tinto Brass (Italia, 8’, v.o. italiano s/t inglese)TEMPO LIBERO (1964) di Tinto Brass (Italia, 8', v.o. italiano s/t inglese)HOTEL COURBET di Tinto Brass (Italia, 18’, v.o. italiano s/t inglese) con Caterina Varzi17:00 SALA PERLACORTO CORTISSIMO – FILM DI CHIUSURA, FUORI CONCORSO
THE IT.ALIENS di Clemens Klopfenstein, Lukas Klopfenstein (Italia, Svizzera, 24’, v.o. italiano s/t inglese)
CORTO CORTISSIMO - EVENTI
RADIO di Riccardo Pugliese (Usa, Italia, 6’, v.o. inglese s/t italiano)
LA SECONDA FAMIGLIA di Alberto Dall’Ara (Italia, 27’, v.o. italiano s/t inglese)
UERRA di Paolo Sassanelli (Italia, 16,’ v.o. italiano s/t inglese)
A LA LUNE MONTANTE di Annarita Zambrano (Francia, Italia, 25’, v.o. francese/italiano s/t inglese/italiano)
RECORDARE di Leonardo Carrano, Alessandro Pierattini (Italia, 7’, senza dialoghi)
LA CITTÀ NEL CIELO di Giacomo Cimini (Regno Unito, Italia, 28’, v.o. italiano s/t inglese)20:00 SALA PERLAORIZZONTIDAIMON di David Zamagni (Italia 49’ v.o. italiano s/t inglese) con Monaldo Moretti, Sara Masotti, Francesco ZanuccoliCOCK-CROW di Nadia Ranocchi, David Zamagni (Italia, 55’, v.o. italiano s/t inglese) con Sara Casotti, Monaldo Moretti, Nicolò Comini11:00 SALA PERLA 2GIORNATE DEGLI AUTORITEAT BEAT OF SEX - EP. SCOREdi Signe Baumane (Lettonia, Italia, 2’, v.o. inglese s/t italiano)a seguire
GIORNATE DEGLI AUTORIBARKING WATERdi Sterlin Harjo, (Usa, 81’, v.o inglese s/t italiano) con CaseyCamp-Horinek, RichardRayWhitman, Jon Proudstar, Aaron Riggs13:30 SALA PERLA 2SETTIMANA DELLA CRITICACAFÉ NOIR di Sung-il Jung (Corea, 197', v.o. coreano s/t italiano/inglese) con Ha-gyun Shin, Jeong-hee Mooon, Hye-na Kim17:30 SALA PERLA 2GIORNATE DEGLI AUTORITEAT BEAT OF SEX- EP. JOBdi Signe Baumane (Lettonia, Italia, 2’, v.o. inglese s/t italiano)a seguire
GIORNATE DEGLI AUTORIRAGAZZE- LA VITA TREMA di Paola Sangiovanni (Italia, 85’, v.o. italiano s/t inglese)22:00 SALA PERLA 2GIORNATE DEGLI AUTORII MAGLIARI (1959)di Francesco Rosi (Italia, 116’, v.o. italiano s/t inglese) con Alberto Sordi, Belinda Lee, Renato Salvatori, Nino Vingelli, Aldo Giuffré14:30 SALA VOLPIRETROSPETTIVAINFORMAZIONE LEITMOTIV. L'INFORMAZIONE È CIÒ CHE CONTA (1969) di Nato Frascà (Italia, 23', v.o. italiano s/t inglese) con Enzo Jannacci, Regnata Lunatia seguire
UMANO, NON UMANO (1969)di Mario Schifano (Italia, 94’, v.o. italiano s/t inglese) con Adriano Aprà, Carmelo Bene, Franco Brocani, Mick Jagger, Alberto Moravia17:00 SALA VOLPIRETROSPETTIVAUN AMORE A ROMA (1960) di Dino Risi (Italia, 105', v.o. italiano s/t inglese) con Mylène Demongeot, Peter Baldwin, Elsa Martinelli, Claudio Gora20:00 SALA VOLPICONTROCAMPO ITALIANOIL PICCOLO di Maurizio Zaccaro (Italia, 78’, v.o. italiano s/t inglese)
22:00 SALA VOLPIRETROSPETTIVACARMEN DI TRASTEVERE (1962) di Carmine Gallone (Italia, 90', v.o. italiano s/t inglese ) con Giovanna Ralli, Jacques Charrier, Dante Di Paolo
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MOSTRA DEL CINEMA VENEZIA Calendario delle proiezioni 8 settembre 2009
66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
Direttore Marco Müller
2 -12 settembre 2009
8 settembre
11:00 SALA GRANDE
CONTROCAMPO ITALIANO
IL COMPLEANNO di Marco Filiberti (Italia, 106’, v.o. italiano, s/t inglese) con Alessandro Gassman, Maria de Medeiros, Massimo Poggio, Michela Cescon, Christo Jivkov, Piera Degli Esposti, Thyago Alves
14:30 SALA GRANDE
FUORI CONCORSO
NAPOLI NAPOLI NAPOLI di Abel Ferrara (Italia, 102’, v.o. italiano/inglese, s/t inglese/italiano) con Luca Lionello, Salvatore Ruocco, Ernesto Mahieux, Shanyn Leigh, Giuseppe Lanzetta
17:00 SALA GRANDE
VENEZIA 66
LEBANON di Samuel Maoz (Israele, 92’, v.o.ebraico/arabo, s/t italiano/inglese) con Yoav Donat, Itay Tiran, Oshri Cohen
19:15 SALA GRANDE
FUORI CONCORSO
THE MEN WHO STARE AT GOATS di Grant Heslov (Usa, 90’, v.o. inglese, s/t italiano) con George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges, Kevin Spacey
21:30 SALA GRANDE
VENEZIA 66
LO SPAZIO BIANCO di Francesca Comencini (Italia, 98’, v.o. italiano, s/t inglese) con Margherita Buy, Guido Caprino, Salvatore Cantalupo
00:00 SALA GRANDE
FUORI CONCORSO
BROOKLYN'S FINEST (New version) di Antoine Fuqua (Usa, 140’, v.o. inglese, s/t italiano) con Richard Gere, Don Cheadle, Ethan Hawke, Wesley Snipes, Ellen Barkin
13:15 PALABIENNALE
FUORI CONCORSO
SOUTH OF THE BORDER di Oliver Stone (Usa, 75', v.o. inglese/spagnolo, s/t italiano/ inglese)
15:30 PALABIENNALE
ORIZZONTI
ZARTE PARASITEN (TENDER PARASITES) di Christian Becker, Oliver Schwabe (Germania, 87', v.o. tedesco, s/t italiano/inglese) con Robert Stadlober, Sylvester Groth, Maja Schöne
18:00 PALABIENNALE
ORIZZONTI
PARAISO di Héctor Gálvez(Perù, 87', v.o. spagnolo/quechua, s/t italiano/inglese) con Joaquin Ventura, Yiliana Chong, Gabriela Tello
20:30 PALABIENNALE
FUORI CONCORSO
THE MEN WHO STARE AT GOATS di Grant Heslov (Usa, 90’, v.o. inglese, s/t italiano) con George Clooney, Ewan McGregor, Jeff Bridges, Kevin Spacey
a seguire
VENEZIA 66
LO SPAZIO BIANCO di Francesca Comencini (Italia, 98’, v.o. italiano, s/t inglese) con Margherita Buy, Guido Caprino, Salvatore Cantalupo
16:30 SALA DARSENA
ORIZZONTI
VILLALOBOS di Romuald Karmakar(Germania, 110’, v.o. tedesco,
s/t inglese/italiano)
22:00 SALA DARSENA
ORIZZONTI
REPO CHICK di Alex Cox (Usa, 90’, v.o. inglese, s/t italiano) con Jaclyn Jonet, Miguel Sandoval, Chloe Webb, Karen Black, Rosanna Arquette
14:45 SALA PERLA
RETROSPETTIVA
OM AD PO (1958) di Giulio Questi (Italia, 10’, v.o. italiano, s/t inglese)
ARGINI (OMAGGIO AL TEVERE) (1954) di Giulio Questi (Italia, 9’, v.o. italiano, s/t inglese)
AVAMPOSTO (1959) di Giulio Questi (Italia, 10’, v.o. italiano, s/t inglese)
IL PASSO (episodio di AMORI PERICOLOSI) (1964) di Giulio Questi (Italia, 34’, v.o. italiano, s/t inglese)
VIAGGIO DI NOZZE (episodio di LE ITALIANE E L’AMORE) (1961) di Giulio Questi (Italia, 11’31, v.o. italiano, s/t inglese)
LOLA di Giulio Questi (Italia, 31’, v.o. italiano, s/t inglese)
17:00 SALA PERLA
CORTO CORTISSIMO
SO CHE C’È UN UOMOdi Gianclaudio Cappai (Italia 30’, v.o. italiano s/t inglese)
TO JE ZEMLJA, BRAT MOJ (THIS IS EARTH, MY BROTHER) di Jan Cvitkovic (Slovenia, 9’, v.o. sloveno s/t italiano/inglese)
JITENSHA (BYCICLE) di Dean Yamada (Giappone, 22’, v.o. giapponese s/t italiano/ inglese)
FAMILY JEWELS di Martin Stitt (Usa, 20’, v.o. inglese s/t italiano)
KINEMATOGRAF (THE KINEMATOGRAPH) di Tomek Baginski (Polonia, 12’, v.o. inglese s/t italiano)
ER REN (FOR TWO)diShijie Tan (Singapore, 17’, senza dialoghi)
GIRLLIKEME di Rowland Jobson (Gran Bretagna, 14’, v.o. inglese s/t italiano)
11:30 SALA PERLA 2
GIORNATE DEGLI AUTORI
DE LAASTE DAGEN VAN EMMA BLANK di Alex van Warmerdan (Olanda, 90’, v.o. olandese, s/t inglese/italiano)
14:00 SALA PERLA 2
SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA
TEHROUN (THE DINNER) di Takmil Homayoun Nader (Iran/Francia, 95’, v.o.farsi, s/t italiano/inglese) con Ali Ebdali, Sara Bahrami, Farzin Mohades, Missagh Zareh, Shahrzad Kamal Zadeh, Rovina Sekhavat, Attila Pessiani, Pejman Bazeghi
14:30 SALA VOLPI
RETROSPETTIVA
STORIE SULLA SABBIA (1963) Riccardo Fellini (Italia, 101’, v.o. italiano, s/t inglese) con Francesca De Seta, Anna Orso
17:00 SALA VOLPI
RETROSPETTIVA
LA RAGAZZA IN VETRINA (1961) di Luciano Emmer (Italia, 92’, v.o. italiano, s/t inglese) con Lino Ventura, Marina Vlady, Magalì Noel, Bernard Fresson
20:00 SALA VOLPI
CONTROCAMPO ITALIANO
HOLLYWOOD SUL TEVERE di Marco Spagnoli (Italia, 70', v.o. italiano, s/t inglese)
22:00 SALA VOLPI
RETROSPETTIVA
LA RIMPATRIATA(1963) di Damiano Damiani (Italia, 111’, v.o. italiano, s/t inglese) con Walter Chiari, Francisco Rabal, Dominique Boschero, Paul Guers
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