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TWITTER GUIDA GUIDE
Twitter rappresenta sicuramente il servizio di microblogging per eccellenza e sta conoscendo una fase di forte espansione tanto da configurarsi come un temibile concorrente di Facebook. I suoi punti di forza sono essenzialmente due:
- La sua notevole semplicità ed immediatezza di utilizzo
- La possibilità di integrarsi con moltissime applicazioni, grazie alle API
Rispetto a Facebook però, Twitter potrebbe sembrarvi, soprattutto all’inizio, meno intuitivo e magari anche di scasa utilità: in realtà questo servizio, all’apparenza banale nasconde delle notevoli potenzialità che per essere scoperte necessitano solo di un po’ di pazienza e magari di una guida introduttiva adeguata.
In particolare se vi state avvicinandi per la prima volta a Twitter vi consiglio di leggervi The Complete Guide to Twitter, una guida gratuita a Twitter in formato PDF di circa 50 pagine che copre i seguenti argomenti:
- overview su Twitter e sulle sue potenzialità
- come utilizzare Twitter e gestire il proprio account
- le applicazioni desktop per Twitter
- i più curiosi siti e servizi di utilità per Twitter
- come automatizzare l’inserimento dei Tweet o la ricerca di nuovi account da seguire
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Scrivere post più lunghi su Twitter: fino a 1400 CARATTERI!
Il servizio di microblogging Twitter sta riscuotendo sempre più successo anche in Italia, esistono molti servizi che permettono di condividere foto e video. Uno dei limiti maggiori, è l’impossibilità di inserire testi più lunghi di 140 caratteri, questa decisione non piace a molti utenti che alla fine decidono di optare per servizi diversi, come Facebook per esempio.
Per evitare che altri utenti si allontanino dal servizio di microblogging, sono nati servizi che permettono di aumentare la lunghezza dei messaggi, oltre i 140 caratteri di base, utilizzare più programmi per gestire le varie funzioni, può creare caos, come fare per utilizzare un solo servizio?
Basta utilizzare Tweet Mojo, unico servizio che in una sola pagina permette di condividere foto, video e i messaggi posso essere lunghi fino a 1400 caratteri.
Non serve nessuna registrazione per utilizzare Tweet Mojo, basta accedere con i propri dati e decidere quali file si vogliono condividere. Per i video, oltre a quelli disponibili sul computer, si potranno allegare anche quelli effettuati in tempo reale, magari con una web cam. Infine, per inserire un commento sono disponibile di base 140 caratteri, ma basta cliccare su “more text” per raggiungere i 1400 caratteri.
VAI a TweetMojo
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Le interviste? Ora si fanno su Twitter, con Tweeterview
In Italia è ancora piuttosto improponibile, dato il numero scarsissimo di individui presenti nell’intersezione fra gli insiemi: “persone dotate di un account Twitter” e “persone abbastanza interessanti e/o famose da poter essere intervistate da qualcuno”. Negli USA, patria di Twitter e del boom di star e starlette che tweettano, un servizio come Tweeterview si sta rivelando in qualche caso già indispensabile.
Tweeterview genera con molta facilità interviste in tempo reale, a patto che voi facciate delle domande e che qualcuno vi dia realmente una risposta. La conversazione che si viene a formare può essere disponibile a un URL permanente, e può anche essere “embeddata” su un sito web nel corso del suo svolgimento.
E’ un servizio da tenere d’occhio, e da provare non appena qualche tronista di Uomini e donne dovesse aprire un account Twitter.
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Seesmic Desktop è il migliore client di Facebook
Il client Twitter Seesmic Desktop continua a crescere, per dare il più possibile del filo da torcere al suo rivalo storico (si fa per dire) TweetDeck.
La caratteristica su cui punta maggiormente questa nuova versione, appena rilasciata, è l’integrazione ancora maggiore anche con la piattaforma Facebook. Personalmente, ritengo che la combinazione Twitter/Facebook in un solo client che liberi dai tanti fronzoli e perdite di tempo “garantite” soprattutto dalla versione web desktop di Facebook, e aiuti a focalizzare sui contenuti più interessanti di Twitter. E’ per questo che sono così dipendente da SocialScope per BlackBerry, ultimamente.
Seesmic, notizia particolarmente ghiotta per chi gestisce, più o meno professionalmente, pagine pubbliche su Facebook, ha appena aggiunto la possibilità di aggiornare gli status di tutte le pagine di cui si è amministratori dallo stesso, ricchissimo, pannello di controllo da cui si aggiorna anche il proprio profilo personale e i propri account Twitter. Ricordo che Seesmic Desktop (di cui esiste anche una versione web) è un’applicazione che gira su Adobe Air.
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Telefonate gratuite con Twitter
È il momento dei servizi di telefonia audio e video tramite VoIP. Dopo l’annuncio dell’arrivo delle chiamate vocali su Facebook, Twitter risponde proponendo un servizio di telefonia sviluppato con Jajah.
Chiamate gratuite, di due minuti, brevi come i messaggi che si possono postare sul network.
Per telefonare, sia chi chiama che chi riceve dovrà essere registrato sia su Twitter che a Jajah; inoltre chi riceve la chiamata deve essere un follower, ovvero un proprio contatto su Twitter.
Per tutelare ulteriormente la privacy, i numeri di telefono degli utenti (utilizzati da Jajah per effettuare le chiamate) rimarranno nascosti.
Per chiamare basterà digitare su Twitter @call @nomeutente.
All’inizio il servizio, battezzato @call, sarà inizialmente disponibile solo negli Stati Uniti, per un numero ristretto di beta tester; c’è da scommettere però che ben presto arriverà anche qui da noi (anche perché Jajah è in parte italiana).
Certo, due minuti sono pochi, ma abbastanza per sostituire egregiamente i messaggini, spesso fatti di nulla. Non dovremo più digitare un SMS, per esempio, per segnalare che ci siamo svegliati di cattivo umore o che la mamma ha appena scolato la pasta, ma potremo farlo via Twitter. Sono soddisfazioni.
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la O di Google rapita dagli alieni non è un messaggio ufologico
Numerosi lettori e alcuni giornali, come il Corriere, si sono interrogati sul significato del logo di Google di sabato scorso, che vedete qui accanto. Sull'account Twitter di Google era inoltre apparso l'enigmatico messaggio "1.12.12 25.15.21.18 15 1.18.5 2.5.12.15.14.7 20,15 21,19".
Non è una confessione dei legami fra Google e le potenze venusiane, né un segnale in codice per dire che i rapimenti alieni sono veri ma Google non lo può dire: è semplicemente un riferimento a un celeberrimo videogame.
Il Corriere era arrivato (su imbeccata del Telegraph) a capire che i numeri erano un semplice codice a sostituzione. Basta sostituire a ciascun numero la lettera corrispondente dell'alfabeto per ottenere "All your O are belong to us". E qui i videogiocatori d'annata hanno già capito tutto.
L'allusione, come conferma il Telegraph di ieri, è alla tragicomica, sgangherata traduzione inglese del gioco giapponese Zero Wing, famoso per la sgrammaticatissima dichiarazione "All your base are belong to us!" che compare all'inizio del gioco e che è entrata a far parte dei tormentoni di quella strana cosa chiamata umorismo informatico. Altri esempi d'uso di questa frase sono citati da Wikipedia.
Google ha semplicemente voluto commemorare il ventesimo anniversario dell'uscita di Zero Wing. Se avete creduto alle rivelazioni aliene, mi sa che è ora che usciate a comperare un po' di senso della realtà. In omaggio potreste trovarvi un campione omaggio di humor. Provatelo, potrebbe farvi bene.
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Con "Bing e Ping" condividi i risultati di ricerca su Facebook e Twitter
Per coloro che si fossero chiesti “che fine ha fatto Bing“, il nuovo motore di ricerca targato Microsoft, l’azienda di Redmond risponde con una novità che potrebbe interessare molti. Tramite la funzione “bing and ping” sarà possibile condividere i propri risultati di ricerca tramite Facebook e Twitter oppure via email.
Al momento la funzione è limitata alle ricerche che corrispondono ad “instant answers”, ovvero risposte immediate, e quindi a tutta una serie di ricerche che riguardano lo sport, il meteo, i voli aerei, azioni in borsa, film …
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Google brevetta la sua homepage: com’era alla nascita la sua pagina iniziale
Che aspetto avevano alcuni dei siti Internet più visitati oggi all’epoca del loro primo passo sul web? Se lo sono chiesto su Telegraph.co.uk ricavando grazie a waybackmachine le homepage di servizi come Google, Facebook, MySpace e compagnia bella.
Il primo che vedete qui in alto riguarda proprio l’homepage di Google lanciata nel lontano 1994, che in una cavalcata durata ben 15 anni ha portato proprio in questi giorni Big G a brevettarne l’aspetto, non senza sollevare accese polemiche tra gli addetti ai lavori.
L’operazione di Google è però sintomo di quanto la prima pagina d’accesso a un sito possa determinare o meno il suo successo: allora non ci resta che passare dopo la pausa a vedere come è stato nel corso degli anni il debutto di alcune tra le più grandi piattaforme del web 1.0 e 2.0 attualmente in circolazione.
Facebook - 2004
MySpace - 2003
Yahoo! - 1994
YouTube - 2005
Twitter - 2006
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I 20 modi per aumentare visibilità!
Una delle cose migliori del web e dei social network è la enorme quantità di informazioni che viene scritta ogni giorno.
Se sei un normale lettore di blog e incontri ottimi articoli, oppure sei un blogger e e vuoi diffondere i tuoi articoli, secondo te qual è il miglior modo per condividerli?
Fortunatamente di mezzi ce ne sono e forse anche troppi, tra blog, social networ, messaggistica instantanea, social bookmarking , editoria sociale e chi piu ne ha piu ne metta. Eccone per ora i migliori 20 :
- Usare Twitter per Tweettare e Condividere:Forse il piu veloce e efficace modo di condividere un post è attraverso twitter Un link su twitter riesce a diffondersi a velocità istantanea.
- Postare su facebook: Condividere post sul piu grande social network che esiste sulla rete .
- Postare su Myspace: Non è ai livelli di facebook , ma postare i nostri articoli su myspace fà sempre bene.
- Digg : segnalare il tuo articolo su uno dei piu grandi siti di editoria sociale se è cosi che si puo chiamare.
- Linkedln : postare anche qui il proprio articolo per condividerlo con la propria rete di affari
- Stumbling su StumbleUpon : scrivere su StumbleUpon , una rete per scoprire nuovi siti e informazioni.
- Delicious : segnalare i propri articoli e siti su delicious , uno dei piu grandi siti di bookmarking.
- Friendfeed : condividere i propri articoli nel social media aggregator FriendFeed.
- Reedit : un social network per condividere e votare articoli.
- Reblogging : ribloggare i migliori post è uno dei migliori metodi per entrare incontatto con i temi in discussione.
- Condivisione con Google Reader: Con google reader si ha la possibilità di condividere posts , dando la possibilità di aggiungere commenti e tanto altro.
- Postare su Tumblr o Posteorus: condividi attraverso immagini video o musica i tuoi post.
- TwitThat: servizio di twitter per condividere i siti e gli articoli piu interessanti , da provare.
- Ping.fm : se sei una persona molto occupata che non puo fare tutto manualmente questo sito segnala il tuo articolo su tutti i piu famosi siti.
- Email : le email sono sempre un buon modo per pubblicizzare il proprio sito
- Texing: Condividere con i dispositivi mobili come iphone ecc i propri articoli …
- IM: attraverso cambi di stato nella messaggistica instantanea.
- Parlare con amici: e per ultimo il metodo piu semplice parlarne con amici e chiedere loro consigli e aiuto.
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L'attacco a Twitter? «UNA MOSSA NELLA CYBERGUERRA RUSSO-GEORGIANA»
L'ipotesi di un'agenzia che monitora il traffico online: «Tutto è partito dal Caucaso: opera di un singolo»
All'indomani dell'attacco che ha reso irragiungibile Twitter per tre ore (e ha "degradato" alcune funzionalità di Facebook, LiveJournal e YouTube, che però hanno retto meglio), gli esperti di sicurezza avanzano le prime ipotesi sull'accaduto.CYBERGUERRA - Scartata la teoria che aveva preso piede nelle prime ore, secondo cui il blocco sarebbe stato causato da un gruppo di spammer. Secondo Bill Woodcock, direttore di un'agenzia indipendente che monitora il traffico online, l'attacco è partito da una regione del Caucaso, l'Abcasia, attualmente contesa tra Russia e Georgia. Il blocco di Twitter, Facebook e YouTube sarebbe quindi una conseguenza della cyberguerra che da mesi si sta consumando tra i due paesi dell'ex Urss. Già lo scorso anno, durante il conflitto armato, erano stati presi di mira diversi siti governativi georgiani.UN SOLO BLOGGER - Ma c'è di più. Come ha spiegato un portavoce di Facebook a Cnet, all'origine dell'attacco sembra esserci la volontà di bloccare un singolo blogger, il cui account "Cyxymu" (nome di una città georgiana) si trova su tutti i servizi che ieri hanno accusato il colpo. «Si è trattato di un attacco simultaneo su più piattaforme, per fare in modo che la sua voce non venisse sentita», ha spiegato l'esponente di Facebook. E in effetti l'ultimo post disponibile sul blog di Cyxymu (risalente allo scorso martedì) sembra confermare l'ipotesi della cyberguerra. Dopo che le sue pagine erano state rese inaccessibili, aveva scritto: «Ovviamente si tratta di un attacco mirato contro me e i georgiani» (da parte dei russi, NdR).RIVOLUZIONE? - Al di là di quale sia l'effettiva causa del blocco, resta un dato di fatto: Twitter si conferma una piattaforma estremamente vulnerabile. Sin da quando è nato, il sito risulta spesso inaccessibile perché incapace di gestire la mole di traffico (qui una lista non completa). Quanto basta perché gli esperti di sicurezza si chiedano: un servizio così fragile può davvero aiutare a fare la rivoluzione, come in tanti hanno scritto durante le ultime manifestazioni in Iran? No, risponde Evgeny Morozov di Foreign Policy: se bastano così poco per far saltare un servizio, «aspettatevi in futuro di vedere sempre più governi utilizzare la cyberguerra in alternativa alla censura: è molto più economica e soprattutto agisce su scala globale». C'è tutto il rischio, cioè, che la prossima protesta in Iran non sarà raccontata nemmeno attraverso i cinguettii di Twitter.
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Twitter e Facebook sotto Denial of Service
Twitter, Facebook, FriendFeed: i tre social network sono stati colpiti contemporaneamente da un attacco DoS di ampia portata che ha fermato le funzionalità dei siti coinvolgendo nel black-out centinaia di milioni di utenti in tutto il mondo.
Il mondo dei social network è sotto attacco. Il problema è in auge da pochi minuti ma già la situazione emerge in tutta la sua gravità. Le segnalazioni si moltiplicano, le prime conferme arrivano e la situazione va lentamente migliorando. Twitter, Facebook e FriendFeed hanno improvvisamente rallentato le proprie attività ed una moltitudine di messaggi di errore ha impedito in taluni casi la visita del sito stesso, mentre in altri casi ha soltanto limitato l’interazione con il servizio.
La contestualità dei problemi ha immediatamente lasciato ipotizzare che vi fosse qualcosa di grave a monte del problema e la conferma è giunta a breve dal blog di Twitter: «We are defending against a denial-of-service attack, and will update status again shortly». Twitter ha dunque confermato quanto si stava ipotizzando: un esteso DoS sta mettendo a dura prova i server dei social network e le disfunzioni di queste ore hanno pertanto un motivo ed una radice comune.
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