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Lega Calcio: ecco il nuovo organigramma
Ecco il nuovo organigramma della Lega calcio, deciso dalle assemblee di categoria e generale, in carica fino alla realizzazione della scissione fra serie A e B il 30 giugno 2010.
Presidente: Maurizio Beretta.
Vice presidente vicario: Rosella Sensi (Roma).
Presidenti di categoria: Adriano Galliani (Milan) per la serie A; Stefano Fantinel (Triestina) per la serie B.
Consiglieri di Lega per la serie A: Massimo Cellino (Cagliari), Giovanni Cobolli Gigli (Juventus), Aurelio De Laurentiis (Napoli), Riccardo Garrone (Sampdoria), Tommaso Ghirardi (Parma), Pietro Lo Monaco (Catania), Ernesto Paolillo (Inter) e Gino Pozzo (Udinese). Consiglieri di Lega per la serie B: Piero Camilli (Grosseto), Sergio Cassingena (Vicenza), Pasquale Foti (Reggina), Maurizio Riccardi (Piacenza) e Maurizio Stirpe (Frosinone).
Consiglieri federali in rappresentanza della LNP: Gianfranco Andreoletti (Albinoleffe), Claudio Lotito (Lazio) e Maurizio Zamparini (Palermo).
Consiglio dei revisori: Ezio Maria Simonelli presidente, Enzo Guerra e Giacinto Gaetano Sarubbi componenti effettivi, Jean Paul Baroni e Carlo Polito supplenti.
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NO DALMOLIN IERI 13 SETTEMBRE 2009 A VENEZIA: COMUNICATO STAMPA
Dal comunicato del comitato No Dal Molin: "Un centinaio di donne e uomini di Vicenza hanno contestato questa mattina il leader leghista Umberto Bossi, il cui partito rappresenta lo scarpone romano che calpesta la comunità locale berica con l'imposizione della nuova" base militare statunitense.
Alcuni striscioni con le scritte Lega serva di Roma e indipendenza dalle basi di guerra sono stati calati dal Ponte di Rialto dove in tarda mattinata è stata convocata una conferenza stampa.
da youreporter altro video
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Base di Vicenza, attivisti bloccati ai piedi del campanile di S. Marco
Alcuni giovani del Presidio No Dal Molin volevano srotolare uno striscione. Scontro con alcuni leghisti
VENEZIA - Una ventina di attivisti del Presidio No Dal Molin sono stati bloccati ai piedi del Campanile di San Marco, a Venezia. Secondo quanto riferito da fonti della Polizia, che vigilava l'area come gli altri obiettivi sensibili della città, il gruppo avrebbe avuto intenzione di introdursi dentro il campanile per srotolare dalla sua cima alcuni striscioni. Sette attivisti avevano addosso l'imbragatura per potersi calare dal campanile, numerosi fumogeni e tre striscioni, in uno dei quali la testa del leone alato, che compare nella bandiera di San Marco, era stata sostituita da quella di Marcos. I giovani sono stati accompagnati in questura per essere identificati.
SCONTRO VERBALI - I poliziotti hanno sequestrato il materiale trovato in loro possesso dei giovani. Un'altra dozzina di esponenti No Dal Molin sono stati invece identificati e rilasciati sul posto. Successivamente il gruppo - che alla fine contava oltre 100 persone - ha raggiunto il Ponte di Rialto, dove è avvenuto uno scontro - solo verbale, hanno precisato in un secondo tempo le forze dell'ordine - con alcuni simpatizzanti della Lega. I due gruppi sono stati immediatamente divisi dalla Polizia.
IL SINDACO - La protesta è avvenuta all'indomani delle dichiarazioni di Achille Variati, sindaco di Vicenza: «La base americana al Dal Molin si farà, la battaglia contro la sua realizzazione è finita, ora bisogna cominciare a pensare alle compensazioni. È stata una battaglia coraggiosa - ha aggiunto il sindaco - e non tutti hanno fatto tutto quello che si poteva fare, ma noi sì. Ora arriva il momento della responsabilità». Variati ha chiesto quindi al movimento di accettare quella che considera ormai una realtà incontrovertibile e di non proseguire con la protesta fine a se stessa. «È arrivato il momento di parlare di compensazioni e di ciò che Vicenza può ottenere in cambio del sacrificio che è chiamata a compiere».
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LEGA di BOSSI: Al via festa a Venezia,davanti al palco esposto Tricolore
Venezia, 13 settembre.Migliaia di militanti e simpatizzanti leghisti stanno ancora arrivando a Riva degli Schiavoni a Venezia dove è da poco iniziata la festa dei popoli padani, che si è aperta sulle note del 'Va' pensiero' di Giuseppe Verdi. Qui si concluderà la tre giorni iniziata venerdì al Monviso, dove Bossi, che concluderà gli interventi attorno alle 14, ha prelevato l'acqua dalle sorgenti del Po per riversarla in laguna. Sono almeno 250 i pullman giunti a Venezia dal nord Italia, mentre altre centinaia di persone sono giunte con mezzi propri. Intanto, proprio davanti al palco, è stata esposta una bandiera Tricolore, la stessa che in una edizione passata della festa dei popoli padani provocò la reazione di Bossi: "Signora, la getti nel gabinetto" disse suscitando numerose polemiche.
Cari fratelli padani, domenica 13 settembre ci ritroveremo, come ogni anno, a Venezia, sulla Riva degli Schiavoni, dove celebreremo la tradizionale Festa dei Popoli Padani.
Una festa che, anche quest’anno, si snoderà nell’arco di tre giorni, aprendosi venerdì 11, quando Umberto Bossi effettuerà il prelievo dell’acqua del Po alle sorgenti del Monviso, al Pian del Re, per poi continuare sabato 12, con la discesa lungo il Po da parte della motonave padana che solcherà le acque del nostro grande fiume da Mantova fino a Ferrara, e concludersi quindi domenica 13 a Venezia, come da consuetudine, con la celebrazione del rito dell’ampolla e con l’intervento del nostro Segretario Federale.
E’ forse persino inutile ripetere quanta importanza politica rivesta questa manifestazione per la Lega, in questa delicata fase politica, di grande mobilitazione per il nostro movimento e per il Nord.
Per tutti noi Venezia è da sempre un appuntamento sentito, una giornata particolare in vista delle battaglie politiche che ci attendono.
Per tutte queste ragioni l’appuntamento con il raduno dei Popoli Padani a Venezia avrà, quest’anno, un valore ancora maggiore: nessuno, pertanto, dovrà mancare sulla Riva degli Schiavoni.
Dovremo essere tutti presenti, per far sentire al nostro Segretario Federale la vicinanza del popolo del Nord e la sua totale adesione e disponibilità in vista delle prossime battaglie politiche che andremo ad affrontare.
Tutti a Venezia, dunque, per rivendicare l’importanza delle nostre battaglie, per far sentire la voce del Nord e per dare più forza all’azione di Umberto Bossi e della Lega.
Roberto Calderoli
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Radio Padania, gay e schifezze dopo Renzo Bossi: un ascoltatore in diretta
E' vero, Politica e Società non rispetta la par condicio. Infatti il centrodestra offre molte più occasioni succulente di dibattito di quanto faccia una sinistra già bollita nella minestra riscaldata del Congresso d'ottobre. Quindi, in attesa del risveglio di SuDario & Co., ipotesi sempre più distante dalla realtà, passiamo a parlare della destra. L'occasione ci è fornita dall'intervento di un ascoltatore a Radio Padania che parla a ruota libera commentando l'accoltellamento dei due gay di Roma, colpiti mentre si stavano scambiando effusioni all'uscita del Gay Village.
Daniele Sensi ha provveduto a pubblicare su YouTube il video della telefonata che potete sentire sopra. Il conduttore complice mentre l'ascoltatore dice indisturbato:
"Riguardo a quei culattoni…. io sono contro l’accoltellamento, che è troppo, però due persone dello stesso sesso che si baciano sono una schifezza, quindi due calci nel culo… due calci nelle palle glieli avrei dati anch'io".
Cliccate sul video, è dura a dirsi ma dovete credere alle vostre orecchie. Imperdibile anche la stroncatura dell'ascoltatore calabrese. In questo post discutevamo della forma e della sostanza della politica. Anche per questo motivo è importante che Borghezio non spruzzi il disinfettante sugli immmigrati per gioco o che Renzo Bossi non pubblichi su facebook il suo "Rimbalza il clandestino".
Perché gli elettori sono leggittimati a trasformare in sostanza la forma della politica.
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RIMBALZA IL CLANDESTINO
Mentre l'ennesima strage di migranti in mare suscita sdegno e sgomento, su Facebook gli internauti leghisti si divertono a far sparire con un clic le barche con gli immigrati a bordo. Vince chi riesce a rimandare indietro più extracomunitari. Ogni volta che un barcone viene respinto, si viene avvisati con il suono di una campanellina. Si chiama "Rimbalza il clandestino", ed è un'applicazione sviluppata all'inizio di questa estate e disponibile sulla pagina ufficiale su Facebook della Lega Nord. Da qui può essere condivisa e pubblicizzata su ogni profilo.
Ad amministrare la pagina del Carroccio è il figlio di Umberto Bossi, Renzo, classe 1988, affiancato nell'opera da Fabio Betti, un altro leghista doc. Proveniente dal movimento dei giovani padani, Betti è legato da un'amicizia non solo virtuale a Renzo, ed è stato spesso definito come l'"uomo facebook" del Carroccio. E' lui a pubblicare link, notizie e ad aggiornare la bacheca. E, all'inizio di giugno, si è presentato come l'ideatore di "Rimbalza il clandestino". "Abbiamo deciso di puntare molto sull'interattività e sulla Rete - aveva spiegato, introducendo l'applicazione interattiva - cercando di coinvolgere, scherzosamente, i giovani, e di sensibilizzarli su quello che, in reatà, è un fenomeno reale che affligge le nostre coste". E chissà se, insieme all'amico Renzo, immaginava che la realtà di questi giorni avrebbe potuto drammaticamente superare l'obiettivo del suo giochino virtuale.
L'applicazione, che ha anche una pagina di fan, è introdotta da poche righe di spiegazione: "L'obiettivo di questo gioco è mantenere il controllo dei clandestini che arrivano in Italia". Su una schermata viene raffigurata la nostra penisola, insieme a delle boe e dei salvagenti. Ovviamente nessuno riceverà mai alcun salvagente, perché l'unico scopo del giocatore è quello di far sparire la barca apparsa all'improvviso, cliccandoci sopra con il mouse, da una fino a cinque volte. I punti che si ricevono per ogni imbarcazione colpita dipendono dalle sue dimensioni: uno per quelle più piccole, fino ad un massimo di cinque. Gli sbarchi avvengono lungo tutte le coste, anche quelle della Liguria. Una barra, in alto, tiene traccia delle imbarcazioni rimandate indietro: "Se la barra sarà al massimo - spiegano le istruzioni - vorrà dire che avrai dimostrato la tua bravura e potrai passare al prossimo livello". Più si va avanti, e più i "nemici" da respingere si moltiplicano. Perde chi non riesce a far sparire abbastanza barconi. In questo caso si riceve il classico messaggio di "game over", accompagnato da un invito a ritentare la fortuna: "Prova ancora. Vedrai che la prossima volta riuscirai a dimostrare di essere un vero leghista".
Altro gioco che si inserisce nella campagna leghista dell'estate per coinvolgere i giovani internauti nelle sue iniziative virtuali è "Converti il comunista": lo scopo è quello di trasformare il "triste e logoro comunista in un felice leghista". Perché la conversione sia portata a termine, bisogna "illuminare" il comunista con il Sole delle Alpi, il simbolo racchiuso nel contrassegno della Lega Nord. Nel fare ciò, si dovrà fare attenzione ai pomodori che Veltroni e Franceschini tireranno contro la persona da convertire.
"Rimbalza il clandestino" è una delle armi, rivelatesi molto efficaci, che la Lega ha utilizzato in campagna elettorale per catturare l'attenzione dei giovani elettori. Il giochino consiste nel difendere l'Italia dagli sbarchi delle navi caiche di clandestini. Durante i vari livelli, le imbarcazioni compaiono a sorpresa sulle coste italiane, l'obiettivo è cliccare più volte sulla barca fino a farla sparire. Allo scadere del tempo, solo se l'"invasione" è bloccata si accede al livello successivo, dove le barche si moltiplicano. "Abbiamo deciso di puntare molto sull'interattività e sulla Rete - dichiara l'ideatore del gioco Fabio Betti - cercando di coinvolgere, scherzosamente, i giovani, e di sensibilizzarli su quello che, in reatà, è un fenomeno reale che affligge le nostre coste".
Ma non è finita. In rete si può trovare anche "converti il comunista", che ha lo scopo di convertire il "triste e logoro comunista in un felice leghista". Per far diventare un comunista un elettore del Carroccio, bisogna stargli il più addosso possibile con il Sole delle Alpi, il simbolo racchiuso nel contrassegno della Lega Nord, stando attenti ai pomodori che Veltroni e Franceschini tirano ai "compagni" pentiti. I due giochi di rete sono scaricabili dalla pagina di Facebook della Lega Nord Padania - Umberto Bossi, fondata dal figlio del leader leghista, Renzo Bossi. La campagna su Internet della Lega è completata da due video virali, scaricabili da YouTube: "Sono incazzato" e "Ho paura", entrambi prodotti da Elimar.
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ASSURDO L'ESAME DI DIALETTO
Ma che bell'idea! Anzichè conoscere derivate ed integrali, vediamo come conoscono il bergamasco!
Socrate, chi era costui? Ma il professore in meneghino caseula la pronuncia divinamente. Certamente la docenza meno qualificata ringrazia, qualche sacrificio della famiglia per prendere "un pezzo di carta" tra i "terun" (dove le università non brillano, ma gli asini settentrionali invece si, le frequentano, come una volta i trombati di Torino correvano a Pavia), poi però a Padova se parli veneto nessuno ti scalza, nemmeno un torinese del Politecnico, o un milanese della Bocconi. Che idea geniale! Ma che bella pensata! Facciamolo anche per medici e chirurghi!Così risolviamo il problema della spesa pensionistica: in val Brembana solo infermieri medici e chirurghi della valle, lo stesso a Chioggia e in Lunigiana! Io invece sono uno dei pochi italiani che di fronte allo scempio dell'insegnamento dell' inglese lo imporrei anche per le materie scientifiche.E' inaccettabile la proposta della lega!
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