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  • Le dichiarazioni dei protagonisti del FESTIVAL DEL CINEMA DI VENEZIA sui GIORNALI

    Tutti i quotidiani in edicola parlano di Venezia, i cronisti sono al Lido per raccogliere le testimonianze di attori e registi, per seguire le conferenze stampa e raccontare i film ai propri lettori. Cerchiamo di fare un riassunto di quanto si può trovare oggi sui giornali: Erik Gandini, Todd Solondz, Luigi Lo Cascio, Giuliano Montaldo, Viggo Mortensen e Vincent Gallo.
    Boris Sollazzo su 'Liberazione' ha raccolto le dichiarazioni di Erik Gandini in merito al suo documentario 'Videocracy'. "Si usa spesso l'espressione 'la banalità del male', adesso in Italia è 'la malvagità del banale' ad essere strumento di potere. (...) Questa tv, questa videocrazia, che ai miei amici scandinavi fa tanto ridere, cogliendone i lati grotteschi e comici, a me fa paura".  
    "Sto scoprendo che il livello di tensione in Italia è più alto di quello che io stesso pensavo mentre giravo, ormai nel nostro paese è in atto una guerra, e in ballo c'è proprio il diritto all'informazione".  

    Sul Corriere della Sera Giuseppina Manin racconta l'incontro con Todd Solondz, a Venezia con il crudo 'Life during wartime' (si parla di pedofilia come nel precedente 'Happiness'), da molti già suggerito come vincitore finale. "Da americano so che niente sarà più come prima (dopo l'11 settembre 2001, NdR). Da allora viviamo in uno stato di conflitto permanente quanto invisibile. La guerra, quella dove si muore, riguarda pochi: ad arruolarsi sono solo i poveri o i fanatici. Tutti gli altri sono protetti, isolati dalle atrocità del conflitto. Che tuttavia esiste. E ci riguarda".
    Natalia Aspesi su La Repubblica aggiunge queste parole del regista statunitense: "Immagino che questo finale (di cui non parliamo per non 'spoilerare', NdR) susciterà scandalo: mi piacerebbe invece che la gente lo accogliesse con turbamento e il bisogno di riflettere sulla natura dei sentimenti più profondi anche dove li si vuole negare".
    Su E-Polis l'incontro di Maria Di Peri con Luigi Lo Cascio, nel cast di 'Baarìa'. "Lavorare con Tornatore dà proprio la sensazione del grande cinema, quello con la cosiddetta "C" maiuscola. Ha un'attenzione ai dettagli incredibile. Sono rimasto estremamente colpito dalla scenografia".  
    Giuliano Montaldo parla con Beatrice Bertuccioli sulle pagine de La Nazione del suo documentario 'L'oro di Cuba', che suggerisce essere "l'amore che i cubani hanno per la loro terra. E questo in molti dovrebbero impararlo: l'amore per la propria patria, la propria terra, la propria gente".
    Una cosa per Montaldo non si può negare dell'esperienza cubana degli ultimi 50 anni, a prescindere dalle proprie posizioni politiche. "La medicina, la musica, l'arte, il teatro, la televisione e il cinema hanno fatto passi in avanti incredibili".
    Infine, Il Giorno con Giovanni Bogani che riporta le parole di Viggo Mortensen e di Vincent Gallo. Mortensen è il protagonista di 'The Road'. "Ho sentito vicino questo personaggio anche per la mia esperienza di padre. Ma credo che ci sia un padre in ognuno, anche senza che ci sia un figlio. (...) Ho trovato una estrema verità emotiva in questo mondo estremo". 
    Gallo, al Lido per il suo doppiaggio nel film svedese di animazione 'Metropia' di Tariq Saleh (più volte all'opera con Erika Gandini). "Il doppiaggio è fantastico, non devi preoccuparti del tuo aspetto fisico. Il cinema è dominato da quest'ossessione dell'aspetto fisico, che per me è insopportabile. La mia vita? Il cinema non è tutto".
    C'è il progetto di un nuovo lavoro da regista, che "non assomiglierà a nessun altro. Voglio fare un film come se tutto il cinema precedente non fosse esistito. Non dico che ci riuscirò, ma almeno ci provo". 

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