-
ARRIVARE a VENEZIA
Presentato il Progetto Vincitore dell’architetto Mauro Galantino per il concorso della Marittima a Venezia.
Vivere l’insularità è una prerogativa che Venezia già da tempo ha deciso di non difendere, perché, secondo molti, vivere distanti dalle grandi direttrici di comunicazione è scomodo e penalizza l’economia della città. Come ricorda Pierluigi Cervellati, in “Per un piano della città antica”, contenuto nel volume edito da Marsilio “Quale Venezia: trasformazioni urbane 1995-2005” del 2007, Venezia ha deciso di avvicinarsi alla terraferma: “l’Arsenale per secoli è stato l’epicentro economico della città. Poi il fulcro è diventato San Marco, con la sua piazza. Quindi Rialto, con la centralità del mercato. Il Tronchetto è l’ultimo avvicinamento alla terraferma. Mestre, con il petrolchimico, assorbe e diventa Venezia”. Mentre il centro antico di Venezia continua a spopolarsi e a diventare sempre meno il luogo di vita dei veneziani, si intensificano le ricerche e i progetti per la regolazione dei crescenti flussi di persone che quotidianamente frequentano la città per lavoro, studio e turismo. Se per un verso si deve prendere atto che negli ultimi decenni il centro antico di Venezia è diventato prevalentemente un luogo in cui “si viene e si va” e meno uno spazio in cui “si sta”, allora, diventa perlomeno indispensabile rendere non banali i punti fissi di attraversamento di questi flussi, ovvero le porte di accesso alla città. Su questo tema le intenzioni hanno spesso di gran lunga superato le realizzazioni ma, rispetto al passato (basti pensare a Piazzale Roma), è innegabile che esista una maggiore sensibilità e un maggior senso estetico.
Tra le realizzazioni più recenti che hanno contribuito a ridisegnare gli accessi a Venezia, ci sono sicuramente i terminal passeggeri dell’aeroporto “Marco Polo” e del porto di Venezia. Altre opere sono in fase di realizzazione, tra cui il People Mover, che collegherà il Tronchetto a Piazzale Roma e il ponte di Calatrava che renderà più comodo e veloce il passaggio da Piazzale Roma alla stazione ferroviaria. Tra i progetti realizzati e mai o non ancora attuati, ci sono i nodi di interscambio terra/acqua previsti in alcuni punti della gronda lagunare, tra cui quello di Fusina. Tra le cose da fare c’era poi la riqualificazione dell’area della Marittima per la creazione di un nodo polifunzionale di interscambio. Quello della Marittima è uno spazio di circa 40.000 mq, che si colloca tra il Tronchetto e Piazzale Roma, destinato a diventare una stazione intermedia del People Mover e ad ospitare una serie di funzione tra cui: un garage multipiano con tutte le opere connesse, aree commerciali, direzionali e ricettive e spazi aperti ad uso pubblico. Per la progettazione di quest’area è stato indetto nel 2007 un concorso di progettazione, vinto dall’architetto barese Mauro Galantino. Ai partecipanti si richiedevano soluzioni che coniugassero il riordino e il potenziamento della viabilità di accesso alla città storica e in particolare la necessità di soddisfare una domanda crescente di sosta per gli utenti della città e del porto, con la realizzazione di servizi e spazi aperti attrezzati ad uso pubblico.
Il progetto vincitore, secondo la giuria, è stato quello che meglio degli altri ha saputo unire la qualità del progetto architettonico, con l’uso di materiali e soluzioni costruttive ambientalmente sostenibili e un disegno paesaggistico attento agli spazi aperti, al loro uso e alle percezioni che essi possono creare agli utenti che li attraversano. Il progetto di Galantino è stato presentato ed esposto nella mostra allestita nell’ex chiesa di Santa Marta nel mese di febbraio 2008, insieme agli altri progetti finalisti. Aspettando di vedere potenziati i collegamenti acquei in Laguna e realizzati quelli tra città antica e terraferma, più consoni alla natura, alle peculiarità e alla bellezza di una città d’acqua come Venezia, proseguono intanto, con passo più spedito, i progetti e le realizzazioni che, secondo gli stessi progettisti vincitori del concorso della Marittima, aggiungono “un altro tassello alle infrastrutture che stanno trasformando Venezia in un’appendice della terraferma”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)




0 commenti: