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  • ANTICIPO DI SERIE A: SAMPDORIA - INTER 1- 0 VIDEO



    Sampdoria-Inter 1-0

    Sampdoria:
    Castellazzi, Stankevicius, Gastaldello, Lucchini, Ziegler, Bellucci (24' st Zauri), Poli (19' st Tissone), Palombo, Mannini (36' Franceschini), Cassano, Pazzini All. Del Neri
    Inter:
    Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Santon, Vieira (16' st Stankovic), Cambiasso (28' st Quaresma), J. Zanetti, Balotelli (16' st Chivu), Eto'o , Milito. All. Mourinho
    Arbitro: Rizzoli di Bologna
    Reti: 27' st Pazzini
    Ammoniti: Poli, Lucchini, Maicon, Gastaldello per gioco scorretto, Cassano per simulazione, Pazzini per comportamento non regolamentare


    «Non è un Inter da bocciare». Lo ha detto il presidente dell'Inter Massimo Moratti al termine della partita Sampdoria-Inter «Abbiamo perso a causa della disattenzione in occasione del gol di Pazzini». A chi gli chiedeva della sostituzione di Balotelli, Moratti ha detto: «stava andando bene». 
    Post partita polemico quello di Sampdoria-Inter, Mourinho riserva una frecciata al tecnico che oggi lo ha battuto: «Del Neri? Non è la mia bestia nera. La mia bestia nera è il mio assistente, non Del Neri che è stato esonerato dalla panchina del Porto». L'allenatore portoghese ha poi commentato il match: «Abbiamo giocato tatticamente bene. È stata una buona partita e un errore difensivo può starci. Ma la squadra ha avuto una reazione positiva che mi è piaciuta». Nessun commento sulla chiacchierata con Cassano ma i complimenti a Poli che «è venuto da me a chiedermi scusa per essersi buttato a terra in area. Un bambino con grande carattere. Mi ha chiesto scusa, è un bambino che con quel carattere può crescere tantissimo».
    Se ha veramente detto questo, era meglio se continuava a starsene zitto». La replica a Mourinho, che lo ha pungolato sull'esonero dal Porto, non si è fatta attendere da parte di Del Neri, tecnico della Samp che oggi ha sconfitto i nerazzurri. Comunque, ha proseguito l'allenatore blucerchiato, «anche se l'Inter ha fatto un'ottima gara, la Samp ha saputo lottare di più per prendere la palla ad una squadra che non ha concesso nulla. Quindi la Sampdoria ha vinto in modo meritato. Se non subisco reti da una macchina da gol vuol dire che siamo stati perfetti. Ma - ha aggiunto sorridendo - per adesso ci salviamo e basta».



    GENOVA, 26 settembre 2009 - "Non esistono partite senza storia", aveva detto Del Neri alla vigilia. E quella del Ferraris ne racconta una bellissima: la Samp c'è e abbatte la corazzata Inter con una partita tanto cuore, ma anche tanto cervello. Certo, il gol è un dono della distratta retroguardia nerazzurra, ma i liguri non rubano nulla. Con questa vittoria, i padroni di casa - in attesa della Juve - riconquistano la vetta della classifica e rinverdiscono la favola blucerchiata dopo la sconfitta di Firenze.
    SUPERMARIO & BROS — Con Muntari lasciato addirittura alla Pinetina, e Sneijder alle prese con i postumi di una botta all'anca, Mourinho rispolvera Vieira al fianco di Zanetti e Cambiasso a centrocampo (Stankovic si accomoda in panchina); davanti spazio al tridente, con Balotelli, Eto'o e Milito a mettere a dura prova la tenuta della difesa blucerchiata. A sinistra, Santon vince il ballottaggio con Chivu nell'unico dubbio di formazione della vigilia. Dell'ipotetica Samp titolare, invece, mancherebbe solo Semioli sulla destra, ma Del Neri si diverte a stupire: rispetto allo schieramento previsto, dentro Lucchini, Ziegler, Poli, Bellucci e fuori Marco Rossi, Zauri, Tissone e Padalino; davanti, ovviamente, i "nuovi gemelli del gol" Pazzini e Cassano.
    Cassano (a sin.) sfugge a Vieira e Santon. Lapresse
    Cassano (a sin.) sfugge a Vieira e Santon. Lapresse
    BATTAGLIA NAVALE — Visto che - come dice Cassano - l'Inter e' una portaerei, Del Neri s'inventa un incrociatore: Bellucci, infatti, in fase di non possesso palla si posiziona appena dietro Pazzini, nel tentativo di schermare Cambiasso e bloccare il gioco nerazzurro. Per dare un po' i numeri, la Samp si schiera con un 4-2-3-1, anche se Cassano largo a sinistra ci sta solo quando ne ha voglia, poi scorazza ovunque e, soprattutto, non torna mai. Ed è proprio sulla fascia mancina, dunque, che la retroguardia blucerchiata soffre, perché il duo Balotelli-Maicon mette in mezzo il povero Ziegler: il giovane Poli, ottima e di personalità la sua prova, tenta anche di sdoppiarsi, ma il suo stato di forma non è pari alla sua generosità, visto che dopo mezz'ora ha già le mani sui fianchi.
    POCHE MA BUONE — In un primo tempo tutto sommato gradevole, poche però le opportunità da rete: un rigore in movimento di Cambiasso respinto da Castellazzi e Palombo che - libero a centro area - buca una doppia conclusione con tutto lo specchio della porta a disposizione. Non è una vera e propria occasione, ma merita la citazione, il doppio tunnel in area avversaria di Milito (sommerso ad ogni tocco di palla dai fischi del pubblico del Ferraris che non gli perdona i quattro gol in rossoblu della passata stagione), che viene però stoppato al momento della conclusione.
    Mucchio della Samp ad abbracciare Pazzini (a sin.). Ap
    Mucchio della Samp ad abbracciare Pazzini (a sin.). Ap
    A MARE APERTO — Nel secondo tempo la partita si accende definitivamente, le squadre si allungano e Cassano a sinistra si nasconde sempre dietro a Maicon, che lo soffre maledettamente. Mou, allora, cerca di mettere un po' d'ordine: dentro Stankovic e Chivu, fuori Balotelli e Vieira. L'Inter si trasforma in un 4-3-1-2 con il serbo dietro le punte. Del Neri risponde con Tissone al posto di uno stanchissimo - ma applauditissimo - Poli e con Zauri per Bellucci. Anche il tecnico friulano ridisegna la sua squadra, che passa ad un più classico 4-4-2.
    PAZZA SAMP — Le mosse dei due tecnici hanno l'effetto di ribloccare la partita. Come spesso accade in questi casi, serve un episodio per rompere l'equilibrio: ci pensa Santon, al 27' del secondo tempo, a fare quello che qualsiasi allenatore della terra vieta - un passaggio laterale al limite dell'area con la squadra in salita - Mannini si butta in area e pesca Pazzini, l'attaccante blucerchiato scarta il regalino e lascia immobile Julio Cesar. Con tutta l'Inter sulle ginocchia, bellissimo il gesto di Eto'o che si fa 100 metri di campo per andare a consolare Santon.
    La delusione di Diego Milito. Ansa
    La delusione di Diego Milito. Ansa
    INTER TRIVELA — A questo punto, con niente da perdere, Mou inserisce anche Quaresma al posto di uno spento - e ben controllato - Cambiasso. I nerazzurri assaltano il fortino blucerchiato, cercando di attaccarlo in ampiezza. Al 39' gli ospiti troverebbero anche la via della rete, con una deviazione di Lucio su tiro sbilenco di Quaresma, ma il guardalinee spegne l'esultanza del brasiliano segnalando fuorigioco. A due minuti dalla fine, poi, un'altra protesta di Maicon per presunto fallo di mano in area, ma Rizzoli fa proseguire. Proprio al 90', infine, Castellazzi respinge un missile di Lucio su punizione. Altri quattro minuti di recupero servono solo a mettere a dura prova le coronarie dei tifosi della Samp che, però, quando Rizzoli fischia la fine, abbracciano la vittoria all'urlo di "Salutate la capolista".


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