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AUMENTATA LA PRIGIONIA ad Aung San Suu Kyi
La prigionia di Aung San Suu Kyi è stata prolungata di altri 18 mesi. Secondo quanto stabilito dall’autorità locali, la leader dell’opposizione democratica birmana avrebbe violato le norme sulla sicurezza ospitando un pacifista statunitense lo scorso maggio.
Contro la decisione presa dai giudici di Myanmar si è subito espressa l’Unione Europea. Il presidente in carica, lo svedese Fredrik Reinfeldt, ha infatti ipotizzato di incrementare le sanzioni contro il paese che nega la libertà al Premio Nobel da oltre vent’anni. Parole di condanna sono arrivate anche da Nicolas Sarkozy e Gordon Brown.
Di opinione simile anche Amnesty International secondo la quale la lettura della condanna davanti ai giornalisti, che fino ad oggi non hanno potuto seguire direttamente le vicende della donna, permette al mondo di vedere la maschera del governo locale.
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