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GIARDINI ACCESSIBILI a TUTTI
Succede spesso, purtroppo anche recentemente, che pure professionisti altamente impegnati nel servizio pubblico, cadano in dichiarazioni superficiali del tipo "stanno meglio i cani dei bambini"
riferendosi, per esempio, alla fruizione di parchi e giardini cittadini. A prescindere dalla falsità di tale affermazione, cosa si pretenderebbe di fare, oltre ad esserci appropriati di tutto il territorio a nostro uso e consumo, di condannare i nostri migliori amici alla eterna catena e
all'ora d'aria sul balcone? Il fatto che accadano degli spiacevoli incidenti, dalla pupù sotto le suole al morso, è da imputare unicamente ai proprietari dell'animale e alla cattiva gestione del rapporto educativo, ma questo succede anche fra gli umani, genitori disattenti e figli irrispettosi delle regole, che c'entrano le graduatorie generaliste della serie A e B? Una visione civile contemplerebbe il rispetto del diritto agli spazi vitali per tutti, bambini e cani compresi, entrambi bisognosi di verde.
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